“Con il 2025 – spiega il MEF – si rinnova il programma Carta acquisti dedicato ai cittadini di età pari o superiore ai 65 anni e ai genitori di bambini di età inferiore ai tre anni che potranno ricevere un contributo di 80 euro ogni due mesi per le spese alimentari, sanitarie e per il pagamento delle bollette di luce e gas”.
La Carta Acquisti non è altro che una normale carta di pagamento elettronico, del tutto uguale a quelle ampiamente diffuse, ma con una sostanziale differenza: le spese, invece di essere addebitate al titolare della Carta, sono saldate direttamente dallo Stato. Completamente gratuita, funziona come una normale carta di pagamento elettronica e ogni due mesi viene ricaricata dallo Stato senza ulteriori formalità o richieste per un valore pari a 40 euro al mese, sulla base degli stanziamenti disponibili.
La Carta potrà essere utilizzata per acquisti in tutti i negozi alimentari, nelle farmacie e nelle parafarmacie abilitate al circuito Mastercard: i negozi che espongono il simbolo, inoltre, daranno sconti aggiuntivi alle normali promozioni.
I criteri per ottenerla sono stringenti per focalizzare l’aiuto su chi ne realmente necessità, anche se i limiti dell’Isee sono stati aggiornati: dal 1° gennaio di quest’anno, il limite massimo dell’indicatore e dell’importo complessivo dei redditi percepiti sono fissati a 8.117.17 euro per gli anziani tra i 65 e i 70 anni, e per le famiglie con bambini inferiori ai 3 anni. Il limite cambia sopra i 70 anni: l’Isee rimane a 8.117,17 euro, il reddito complessivo invece dev’essere inferiore a 10.822,90 euro. Limiti specifici sono poi previsti per il possesso di immobili (o di quote di immobili) e dell’intestazione di utenze elettriche.
La domanda per ottenerla è completamente gratuita per gli aventi diritto e potrà essere presentata presso gli Uffici Postali dopo aver compilato i moduli pubblicati nelle scorse ore sul sito del MEF. I quadri vanno compilati indicando tutte le informazioni richieste, ma in caso di problemi fisici che rendano difficoltoso uscire di casa, è possibile richiedere l’intestazione ad una persona di fiducia, che diverrà il titolare a tutti gli effetti: nel caso, è necessario compilare il quadro 4 riportando le generalità della persona da scelta come titolare.
L’Ufficio Postale, dopo la verifica della documentazione, rilascerà una copia della richiesta: se la domanda è accettata, è necessario recarsi presso un Ufficio Postale abilitato per il ritiro della Carta Acquisti, che sarà utilizzabile dopo aver ricevuto per posta il codice di sicurezza (PIN).
Oltre all’età, per ottenere la Carta Acquisti è necessario essere in possesso della cittadinanza italiana o di uno Stato UE, o familiare di cittadino italiano privo di cittadinanza di uno Stato UE, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o ancora familiare di cittadino comunitario senza cittadinanza di uno Stato UE, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE di lungo periodo, rifugiato politico o titolare di posizione sussidiaria.
Tra i requisiti, è anche necessario essere regolarmente iscritti nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale), avere trattamenti pensionistici o assistenziali che, cumulati ai redditi, sono di importo inferiore a 8.117,17 euro all’anno o a 10.822,90 euro all’anno, se di età pari o superiore a 70 anni. Avere un ISEE in corso di validità inferiore a 8.117,17 euro, e non essere, da solo o insieme al coniuge indicato, intestatario/i di più di una utenza elettrica domestica, di utenze elettriche non domestiche di più di una utenza del gas, proprietario/i di più di un autoveicolo e di più di un immobile ad uso abitativo con una quota superiore o uguale al 25%, o con una quota superiore o uguale al 10% di immobili non ad uso abitativo, inclusi quelli al di fuori del Territorio italiano o di categoria catastale C7, titolare/i di un patrimonio mobiliare superiore a 15mila euro ovvero, se detenuto all’estero e non già indicato nella dichiarazione ISEE, non superiore alla medesima soglia una volta convertito in Euro al cambio vigente al 31 dicembre dell’anno precedente la presentazione della dichiarazione ISEE. Non fruire di vitto assicurato dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni in quanto ricoverato in istituto di cura di lunga degenza o detenuto in istituto di pena.
Una serie di regole e norme che non valgono per chi già percepisce il contributo e conserva i requisiti previsti, che continuerà a ricevere ogni bimestre l’accredito di 80 euro sulla carta elettronica senza bisogno di alcuna nuova richiesta.
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