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Il Papa, all’Angelus, ha espresso il suo “grato apprezzamento a tutti coloro che nelle aree di conflitto lavorano per il dialogo e per i negoziati. Preghiamo perche’ su ogni fronte cessino i combattimenti e si punti decisamente alla pace e alla riconciliazione”. Il Pontefice ancora una volta ha pensato con dolore \”alla martoriata Ucraina, a Gaza, Israele, Myanmar, Kivu e ai tanti popoli in guerra. Ho visto filmati e fotografie della distruzione che fa la guerra. Fratelli, sorelle, la guerra distrugge sempre, e’ sempre una sconfitta\”.
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Bergoglio ha ringraziato “per tutte le iniziative di preghiera e per la pace promosse in ogni parte del mondo dalle comunità diocesane e parrocchiali, dalle associazioni, dai movimenti, dai gruppi ecclesiali come la marcia per la pace che si è svolta ieri a Pesaro. Saluti i partecipanti alla manifestazione ‘Pace in tutte le terre’ organizzata da S. Egidio in diversi paesi e saluto la comunità”.
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Il bilancio dei morti a Gaza dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas è salito a quota 45.553. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 108.379, secondo la stessa fonte, scrive Al Jazeera.
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Il Papa, all’Angelus, ha espresso il suo “grato apprezzamento a tutti coloro che nelle aree di conflitto lavorano per il dialogo e per i negoziati. Preghiamo perche’ su ogni fronte cessino i combattimenti e si punti decisamente alla pace e alla riconciliazione”. Il Pontefice ancora una volta ha pensato con dolore \”alla martoriata Ucraina, a Gaza, Israele, Myanmar, Kivu e ai tanti popoli in guerra. Ho visto filmati e fotografie della distruzione che fa la guerra. Fratelli, sorelle, la guerra distrugge sempre, e’ sempre una sconfitta\”.
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Le nuove autorità siriane si impegneranno a garantire ”libertà di stampa e di espressione” nel Paese dopo la deposizione del regime di Bashar al-Assad. Parola del nuovo ministro dell’Informazione ad interim, Mohamed al-Omar, che in una intervista all’Afp ha spiegato che \”stiamo lavorando per consolidare le libertà di stampa e di espressione che erano gravemente limitate\” nelle aree controllate dall’ex governo di Assad. \”C’era una forte restrizione alla libertà di stampa e di espressione sotto il regime che praticava la censura. Nel prossimo futuro stiamo lavorando alla ricostruzione di un panorama mediatico che sia libero, obiettivo e professionale\”, ha detto Omar. \”Non vogliamo continuare ad avere un solo media ufficiale il cui scopo è quello di migliorare l’immagine del potere al potere\”, ha aggiunto il ministro.
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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è ”esausto” ed è tornato in ospedale dal quale era uscito, ieri, contro il parere dei medici dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico alla prostata. Lo riferiscono fonti ben informate citate dal Times of Israel. Netanyahu non verrà dimesso oggi dall’ospedale di Hadassah Ein Kerem di Gerusalemme, hanno aggiunto le fonti. Il premier israeliano era uscito ieri per poter partecipare a un voto in Parlamento sul bilancio. Il Times of Israel ha scritto che il premier è apparso in aula pallido e stanco.
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L’Iran terrà colloqui sul suo programma nucleare con Francia, Germania e Regno Unito a Ginevra il 13 gennaio, dopo i precedenti colloqui in Svizzera alla fine di novembre. Lo hanno riferito i media iraniani spiegando che si tratterà di un \”dialogo\” e di \”una consultazione\” ma \”non di negoziati\”, ha dichiarato il diplomatico iraniano Kazem Gharibabadi, inviato di Teheran al precedente incontro di Ginevra, citato dall’agenzia di stampa iraniana Isna.
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\”La Siria appartiene al popolo siriano e coloro che hanno recentemente aggredito la Siria devono sapere che un giorno dovranno indietreggiare di fronte alla gioventù siriana e saranno schiacciati sotto i piedi dei credenti\”: lo ha detto oggi il leader iraniano Ali Khamenei, durante una cerimonia in onore del comandante della Forza Qods delle Guardie Rivoluzionarie, Ghassem Soleimani, ucciso in un attacco statunitense a Baghdad il tre gennaio 2020. \”Se qualche Paese commette un errore e allontana i giovani credenti (della resistenza), avrà lo stesso destino della Siria\”, ha sottolineato Khamenei, citato dalla tv di Stato. \”I combattenti in Yemen (gli Houthi sostenuti dall’Iran, ndr) e in Libano (gli Hezbollah sostenuti dall’Iran, ndr) sono il simbolo della resistenza e otterranno la vittoria finale\”, ha aggiunto.
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\”L’Italia, che ha nel ripudio della guerra, nel rifiuto della pena di morte, nel riconoscimento dei diritti e delle libertà fondamentali, e nel perseguimento di pace e giustizia tra le Nazioni i capisaldi della sua Carta costituzionale, non potrà che contribuire a favorire la soluzione pacifica dei conflitti in atto e l’individuazione di percorsi di crescita equa e sostenibile, con lo sguardo rivolto soprattutto alle più giovani generazioni. Senza di esse, infatti, sarebbe illusorio l’esercizio stesso della speranza\”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato a Papa Francesco.
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E’ salito ad almeno 17 vittime il bilancio dei raid aerei israeliani di questa mattina all’alba sul campo profughi di al-Bureij e sulla città di Jabalia, nella Striscia di Gaza centrale e settentrionale: lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo un corrispondente dell’agenzia, i caccia israeliani hanno preso di mira una casa a Jabalia causando la morte di almeno 15 civili palestinesi, per lo più bambini, e hanno bombardato una casa nel campo profughi di al-Bureij, uccidendo due civili.
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Il comandante della forza d’élite Nukhba di Hamas, che ha guidato l’attacco al kibbutz Nir Oz il 7 ottobre 2023, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano nella parte occidentale di Khan Yunis. Lo ha riferito l’Idf, le forze di difese israeliane. Per tutta la durata della guerra, l’Idf riferisce che Abd al-Hadi Sabah ha guidato e portato avanti numerosi attacchi terroristici contro le truppe dell’Idf.
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\”Quali saranno le sfide più importanti per l’Italia in politica estera nel 2025? Le ha indicate il presidente della Repubblica, la pace in Medio Oriente e in Ucraina e poi rafforzare le relazioni transatlantiche, un lavoro con la nuova amministrazione\”. Lo ha detto ai microfoni di Radio Radicale il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. \”Naturalmente per noi diventa di fondamentale importanza tutta l’area del Mediterraneo, l’Africa e i Balcani dove contiamo di essere sempre protagonisti grazie anche alla presenza delle nostre forze armate che sono strumento di pace, non di guerra come qualcuno vuol fare credere. Ma sono uno strumento di politica estera fondamentale proprio per realizzare il nostro progetto che è sempre un progetto di pace. Per quanto mi riguarda, continuerò a lavorare per incrementare le esportazioni\”, ha aggiunto.
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Israele ha bombardato la Striscia di Gaza dopo che nella notte due razzi erano stati sparati dal centro dell’enclave palestinese sullo Stato ebraico, con l’emittente araba Al Jazeera che parla di un bilancio di almeno 10 morti tra Jabalia e il campo profughi di Bureij. Prima dei raid aerei le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno diramato un avviso d’evacuazione ai residenti di Bureij, informano le stesse Idf citate dai media locali. \”Le organizzazioni terroristiche stanno di nuovo lanciando razzi da quest’area: per la vostra sicurezza spostatevi immediatamente nella zona umanitaria\”, aveva avvertito il portavoce militare in lingua araba Avichai Adraee.
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L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L’APPROFONDIMENTO
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Tra i protagonisti dell’escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo – dal 1992 – Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L’ANALISI
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Dopo l’ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall’invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO
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Non è ancora chiaro quale sarebbe l’ipotesi di reato commesso dalla giornalista romana, fermata il 19 dicembre nella capitale iraniana. Intanto continuano le voci secondo cui la Repubblica islamica starebbe cercando di fare leva sull’incarcerazione della reporter italiana per ottenere la liberazione del cittadino iraniano arrestato in Italia su mandato Usa. Piantedosi: \”Non è il momento di fare congetture né è opportuno farle\”. Abedini dal carcere: sono un accademico non un terrorista. LEGGI L’ARTICOLO
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Israele ha bombardato la Striscia di Gaza dopo che nella notte due razzi erano stati sparati dal centro dell’enclave palestinese sullo Stato ebraico, con l’emittente araba Al Jazeera che parla di un bilancio di almeno 17 morti tra Jabalia e il campo profughi di Bureij. Prima dei raid aerei le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno diramato un avviso d’evacuazione ai residenti di Bureij, informano le stesse Idf citate dai media locali. È emergenza sanitaria a Gaza con sei neonati morti per il freddo in una settimana. Il dipartimento generale dei Media Esteri del ministero della Cultura e dell’orientamento islamico dell’Iran ha confermato in una nota l’arresto di Cecilia Sala “per aver violato le leggi della Repubblica islamica dell’Iran. Il suo caso è sotto inchiesta”. Stamani in Vaticano la messa di papa Francesco in occasione della Giornata mondiale per la pace.
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Papa: il mio apprezzamento a chi lavora per dialogo e negoziati, la guerra distrugge
Il Papa, all’Angelus, ha espresso il suo “grato apprezzamento a tutti coloro che nelle aree di conflitto lavorano per il dialogo e per i negoziati. Preghiamo perche’ su ogni fronte cessino i combattimenti e si punti decisamente alla pace e alla riconciliazione”. Il Pontefice ancora una volta ha pensato con dolore “alla martoriata Ucraina, a Gaza, Israele, Myanmar, Kivu e ai tanti popoli in guerra. Ho visto filmati e fotografie della distruzione che fa la guerra. Fratelli, sorelle, la guerra distrugge sempre, e’ sempre una sconfitta”.
Bergoglio ha ringraziato “per tutte le iniziative di preghiera e per la pace promosse in ogni parte del mondo dalle comunità diocesane e parrocchiali, dalle associazioni, dai movimenti, dai gruppi ecclesiali come la marcia per la pace che si è svolta ieri a Pesaro. Saluti i partecipanti alla manifestazione ‘Pace in tutte le terre’ organizzata da S. Egidio in diversi paesi e saluto la comunità”.
Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza sono 45.553
Il bilancio dei morti a Gaza dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas è salito a quota 45.553. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 108.379, secondo la stessa fonte, scrive Al Jazeera.
Papa: “Il mio apprezzamento a chi lavora per dialogo e negoziati, la guerra distrugge”
Il Papa, all’Angelus, ha espresso il suo “grato apprezzamento a tutti coloro che nelle aree di conflitto lavorano per il dialogo e per i negoziati. Preghiamo perche’ su ogni fronte cessino i combattimenti e si punti decisamente alla pace e alla riconciliazione”. Il Pontefice ancora una volta ha pensato con dolore “alla martoriata Ucraina, a Gaza, Israele, Myanmar, Kivu e ai tanti popoli in guerra. Ho visto filmati e fotografie della distruzione che fa la guerra. Fratelli, sorelle, la guerra distrugge sempre, e’ sempre una sconfitta”.
Siria, neo ministro Informazione: “Garantiremo libertà espressione e stampa”
Le nuove autorità siriane si impegneranno a garantire ”libertà di stampa e di espressione” nel Paese dopo la deposizione del regime di Bashar al-Assad. Parola del nuovo ministro dell’Informazione ad interim, Mohamed al-Omar, che in una intervista all’Afp ha spiegato che “stiamo lavorando per consolidare le libertà di stampa e di espressione che erano gravemente limitate” nelle aree controllate dall’ex governo di Assad. “C’era una forte restrizione alla libertà di stampa e di espressione sotto il regime che praticava la censura. Nel prossimo futuro stiamo lavorando alla ricostruzione di un panorama mediatico che sia libero, obiettivo e professionale”, ha detto Omar. “Non vogliamo continuare ad avere un solo media ufficiale il cui scopo è quello di migliorare l’immagine del potere al potere”, ha aggiunto il ministro.
Netanyahu torna in ospedale, era uscito contro parere medici
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è ”esausto” ed è tornato in ospedale dal quale era uscito, ieri, contro il parere dei medici dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico alla prostata. Lo riferiscono fonti ben informate citate dal Times of Israel. Netanyahu non verrà dimesso oggi dall’ospedale di Hadassah Ein Kerem di Gerusalemme, hanno aggiunto le fonti. Il premier israeliano era uscito ieri per poter partecipare a un voto in Parlamento sul bilancio. Il Times of Israel ha scritto che il premier è apparso in aula pallido e stanco.
Teheran terrà colloqui su programma nucleare con Francia Germania e Gb il 13 a Ginevra
L’Iran terrà colloqui sul suo programma nucleare con Francia, Germania e Regno Unito a Ginevra il 13 gennaio, dopo i precedenti colloqui in Svizzera alla fine di novembre. Lo hanno riferito i media iraniani spiegando che si tratterà di un “dialogo” e di “una consultazione” ma “non di negoziati”, ha dichiarato il diplomatico iraniano Kazem Gharibabadi, inviato di Teheran al precedente incontro di Ginevra, citato dall’agenzia di stampa iraniana Isna.
Iran, “gli aggressori in Siria dovranno indietreggiare”
“La Siria appartiene al popolo siriano e coloro che hanno recentemente aggredito la Siria devono sapere che un giorno dovranno indietreggiare di fronte alla gioventù siriana e saranno schiacciati sotto i piedi dei credenti”: lo ha detto oggi il leader iraniano Ali Khamenei, durante una cerimonia in onore del comandante della Forza Qods delle Guardie Rivoluzionarie, Ghassem Soleimani, ucciso in un attacco statunitense a Baghdad il tre gennaio 2020. “Se qualche Paese commette un errore e allontana i giovani credenti (della resistenza), avrà lo stesso destino della Siria”, ha sottolineato Khamenei, citato dalla tv di Stato. “I combattenti in Yemen (gli Houthi sostenuti dall’Iran, ndr) e in Libano (gli Hezbollah sostenuti dall’Iran, ndr) sono il simbolo della resistenza e otterranno la vittoria finale”, ha aggiunto.
Mattarella: “L’Italia contribuirà alla soluzione dei conflitti”
“L’Italia, che ha nel ripudio della guerra, nel rifiuto della pena di morte, nel riconoscimento dei diritti e delle libertà fondamentali, e nel perseguimento di pace e giustizia tra le Nazioni i capisaldi della sua Carta costituzionale, non potrà che contribuire a favorire la soluzione pacifica dei conflitti in atto e l’individuazione di percorsi di crescita equa e sostenibile, con lo sguardo rivolto soprattutto alle più giovani generazioni. Senza di esse, infatti, sarebbe illusorio l’esercizio stesso della speranza”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato a Papa Francesco.
Wafa, “raid israeliani a Jabalia e Bureij, i morti sono 17”
E’ salito ad almeno 17 vittime il bilancio dei raid aerei israeliani di questa mattina all’alba sul campo profughi di al-Bureij e sulla città di Jabalia, nella Striscia di Gaza centrale e settentrionale: lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo un corrispondente dell’agenzia, i caccia israeliani hanno preso di mira una casa a Jabalia causando la morte di almeno 15 civili palestinesi, per lo più bambini, e hanno bombardato una casa nel campo profughi di al-Bureij, uccidendo due civili.
Idf, ucciso comandante di Hamas che ha guidato attacco a Nir Oz
Il comandante della forza d’élite Nukhba di Hamas, che ha guidato l’attacco al kibbutz Nir Oz il 7 ottobre 2023, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano nella parte occidentale di Khan Yunis. Lo ha riferito l’Idf, le forze di difese israeliane. Per tutta la durata della guerra, l’Idf riferisce che Abd al-Hadi Sabah ha guidato e portato avanti numerosi attacchi terroristici contro le truppe dell’Idf.
Tajani: “Le sfide del 2025? La pace in Medio Oriente e in Ucraina”
“Quali saranno le sfide più importanti per l’Italia in politica estera nel 2025? Le ha indicate il presidente della Repubblica, la pace in Medio Oriente e in Ucraina e poi rafforzare le relazioni transatlantiche, un lavoro con la nuova amministrazione”. Lo ha detto ai microfoni di Radio Radicale il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Naturalmente per noi diventa di fondamentale importanza tutta l’area del Mediterraneo, l’Africa e i Balcani dove contiamo di essere sempre protagonisti grazie anche alla presenza delle nostre forze armate che sono strumento di pace, non di guerra come qualcuno vuol fare credere. Ma sono uno strumento di politica estera fondamentale proprio per realizzare il nostro progetto che è sempre un progetto di pace. Per quanto mi riguarda, continuerò a lavorare per incrementare le esportazioni”, ha aggiunto.
Raid di Israele su Gaza, “almeno 10 morti tra Jabalia e Bureij”
Israele ha bombardato la Striscia di Gaza dopo che nella notte due razzi erano stati sparati dal centro dell’enclave palestinese sullo Stato ebraico, con l’emittente araba Al Jazeera che parla di un bilancio di almeno 10 morti tra Jabalia e il campo profughi di Bureij. Prima dei raid aerei le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno diramato un avviso d’evacuazione ai residenti di Bureij, informano le stesse Idf citate dai media locali. “Le organizzazioni terroristiche stanno di nuovo lanciando razzi da quest’area: per la vostra sicurezza spostatevi immediatamente nella zona umanitaria”, aveva avvertito il portavoce militare in lingua araba Avichai Adraee.
La questione israelo palestinese, cos’è e come è nata
L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L’APPROFONDIMENTO
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell’escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo – dal 1992 – Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L’ANALISI
Bashar al-Assad, il ritratto dell’ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti
Dopo l’ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall’invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO
Cecilia Sala, Iran: “Ha violato la legge islamica. Il suo caso è sotto inchiesta”
Non è ancora chiaro quale sarebbe l’ipotesi di reato commesso dalla giornalista romana, fermata il 19 dicembre nella capitale iraniana. Intanto continuano le voci secondo cui la Repubblica islamica starebbe cercando di fare leva sull’incarcerazione della reporter italiana per ottenere la liberazione del cittadino iraniano arrestato in Italia su mandato Usa. Piantedosi: “Non è il momento di fare congetture né è opportuno farle”. Abedini dal carcere: sono un accademico non un terrorista. LEGGI L’ARTICOLO
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