Dal brindisi alla realtà: perché i propositi di inizio anno falliscono?

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Dal brindisi alla realtà: perché i propositi di inizio anno falliscono?

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C’è aria di festa e alcune tradizioni non cambiano mai.

Alzi la mano chi, in questo periodo, non si sente più autorizzato a lasciarsi andare, tra antipasti, bis di primi e dolci a volontà. C’è chi ha pensato “Parla proprio di me” e chi mente.

La dieta, dopo tutto, ci attende al varco del nuovo anno, che pare essere stato creato proprio per questo: accogliere i “buoni propositi” più creativi che ci vengono in mente. Quando li annunciamo ad amici o parenti, tutto sembra possibile. Poi, però, tocca svegliarsi. A contraddistinguere i buoni propositi, infatti, è la constatazione che, così come sono nati, con altrettanta velocità tendono a fallire. È tempo allora di riflettere: perché, nella gran parte dei casi, non riusciamo a mantenerli? Quali strategie possiamo applicare per farli durare nel tempo? Allacciate le cinture e restate con me fino alla fine.

Quando ci troviamo a stilare una lista di buoni propositi, rispondiamo a una spinta interiore: la volontà di realizzare dei cambiamenti positivi nella nostra vita. La ricerca di un cambiamento, infatti, va a braccetto con i momenti di passaggio – come la fine di un anno – tra bilanci e riflessioni personali. Tra i buoni propositi più gettonati, se la giocano: rimettersi in forma, ridurre i dolci, praticare più sport, smettere di fumare, ritagliarsi più tempo libero, ridurre lo stress. Alcuni più ambiziosi di altri, i buoni propositi sono il riflesso di un progetto ideale in cui riversiamo le aspettative e le aspirazioni che abbiamo per noi stessi. Tutto molto lodevole, dunque. Perlomeno, fino a quando non arriva il dieci di gennaio, di nuovo imprigionati nelle solite vecchie abitudini.

Perché ci ritroviamo a fallire?

Quando ci mettiamo in testa di mettere in atto un cambiamento, un’inspiegabile euforia divampa dentro di noi. Quello che però non teniamo in considerazione è che questo slancio produce emozioni temporanee, ben lontane da una pianificazione strutturata che tenga conto della realtà. Ecco quali sono le principali cause che determinano la mancata riuscita dei nostri propositi.

  1. Abitudini radicate

Quando dal tepore ovattato delle vacanze si fa ritorno alla vita vera, tocca fare i conti con le nostre abitudini, le quali non si radicano in giorni, bensì in anni, fino a che non ci ritroviamo a svolgerle in modo del tutto inconsapevole. Proprio per questo sono così difficili da cambiare: per modificarle servono impegno, gradualità e un grande sforzo cognitivo, dato che il cervello umano è programmato per resistere ai cambiamenti e rifugiarsi in ciò che gli è familiare.

  1. Tentazioni: piccoli sabotatori quotidiani

Tornare a lavoro dopo la fine delle vacanze rappresenta uno di quei momenti ideali per organizzare cene di rito con i colleghi. Gli inviti a “sgarrare” pullulano: “Ma su, anche se salti un giorno, cosa vuoi che succeda?” Questo spesso innesca un corto circuito: la trappola del “tutto” o “niente”. Trovandoci infatti nella fase iniziale, si ha la sensazione che mancando anche solo una volta nel nostro obiettivo, tutta quanta la motivazione sia destinata a dissolversi, mandando all’aria i piani.

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  1. Il miraggio del cambiamento immediato

Quando siamo preda dell’euforia iniziale, ci aspettiamo che i risultati arrivino da un giorno all’altro, il che è impensabile. La società frenetica in cui siamo immersi, in questo non aiuta: ciò che non porta a una gratificazione immediata e richiede dispendio di tempo ed energie, viene subito a noia, come un giocattolo nuovo di cui ci si stanca e che si butta via.

  1. Obiettivi confusi

Obiettivi come “Da lunedì mi metto a dieta” oppure “Da domani smetto di fumare”, sono molto vaghi e poco concretistici. Quando un proposito è confuso e appare in tutta la sua mole, è più facile che non sia mantenuto a lungo termine.

  1. Il proposito non è davvero tuo

Quando un’intenzione non nasce da un’autentica esigenza personale ma è imposta da standard sociali, è come costruire un castello sulla sabbia: manca quel fondamento emotivo e motivazionale che ci fa essere costanti. Con la conseguenza che, al primo ostacolo che ci troviamo di fronte, molliamo. Un obiettivo autentico, invece, risuona profondamente con la nostra identità e i nostri desideri, dandoci la forza di perseverare. Domandati sempre: “Questo cambiamento è per me o per gli altri?”

Il peso delle aspettative infrante

Il risultato? Eccoci di nuovo al punto di partenza, ripiombati nella vita di prima che eravamo decisi a salutare. Ma c’è di più: quella vita che ci eravamo promessi di lasciarci alle spalle non solo torna, ma sembra anche sottolineare la nostra incapacità di evolverci. Questo innesca inevitabilmente un ciclo emotivo negativo: ansia, vergogna, frustrazione, senso di inadeguatezza, che rischiano di scoraggiare futuri tentativi di cambiamento radicandoci ancora di più in una zona di comfort.

Propositi che resistono: come farli durare nel tempo

Se sei arrivato fino a questo punto dell’articolo, hai già dato prova di una grande volontà di automiglioramento. Congratulati con te stesso! A questo punto, meriti una ricompensa. Di seguito ti propongo alcune strategie pratiche per far sì che il prossimo anno non vada come il precedente.

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  1. Poniti obiettivi concreti e realizzabili

Per prima cosa, parti da un’analisi della realtà: quali sono le tue capacità e qual è il grado di fattibilità dell’obiettivo che ti proponi? Sulla base dello stile di vita che hai condotto finora, quanto sarebbe drastico da attuare il cambiamento che hai in mente? Quali sono i principali ostacoli che potrebbero presentarsi sul tuo cammino e come potresti arginarli? Iniziare con queste domande ti aiuta a tenere in considerazione quegli aspetti che nell’entusiasmo iniziale si tende a tralasciare.

  1. Prepara un piano d’azione

Poiché è risaputo che si presenteranno momenti di vacillamento, poter contare su una precedente pianificazione può fare la differenza. Per esempio, piuttosto che pensare genericamente “Da lunedì inizio la dieta”, fissa un appuntamento con un nutrizionista, così da farti aiutare nella definizione di obiettivi concreti a partire dalla tua situazione attuale.

  1. Crea un ambiente favorevole

Nessuno ti conosce meglio di te stesso: se sai di non riuscire a trattenerti di fronte alle tentazioni, evita, per esempio, di avere a portata di mano snack e merendine oppure sigarette di riserva nascoste in qualche cassetto.

  1. Adotta un approccio flessibile

Metti in conto che potrebbero verificarsi occasioni di sgarro. Accetta anche queste situazioni e considerale “normali”. Non viverle con sensi di colpa, ma come parte del percorso. Un approccio troppo rigido, al contrario, potrebbe essere controproducente e portarti a una chiusura, spingendoti a mollare in preda allo scoraggiamento.

  1. Fai il tifo per te

Escogita strategie per motivarti: tieni nota su un quaderno dei tuoi progressi, condividi i tuoi miglioramenti con amici o familiari, frequenta ambienti di persone che hanno i tuoi stessi obiettivi. Il supporto è la chiave per farcela. Ricordati sempre di celebrare ogni piccolo traguardo, ti farà sentire gratificato.

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Abbiamo visto che per portare avanti nel tempo un nuovo proposito occorrono pazienza e una buona dose di resilienza di fronte ai primi cedimenti. Le tre parole d’ordine da tenere sempre a mente sono: concretezza, flessibilità e gentilezza. La motivazione certo è il motore che spinge verso il cambiamento, ma da sola non è sufficiente. Fare in modo che una nuova abitudine diventi parte della tua quotidianità richiede molto di più, e in particolare la tenacia di non lasciarsi abbattere dalle difficoltà che si presenteranno. In questo senso, contemplarle fin dal principio, può cambiare le sorti della riuscita nel tuo scopo.

Ora che hai tutte le risorse che ti occorrono, prendi pure carta e penna e inizia a stilare la tua lista. Quali sono i tuoi buoni propositi di quest’anno?

Giulia Tardio

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

Stampa Parlamento

Fonti:

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https://psicologataglianipaola.com/blog/buoni-propositi/

https://www.chiaraventuri.it/come-mantenere-i-buoni-propositi/

https://online-psicologo.eu/self-help-auto-aiuto-e-crescita-personale/mantenere-i-buoni-propositi/



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