ANCONA – Cultura, fondi europei, sanità ed edilizia ospedaliera, turismo, aeroporto, porto e interporto, linee ferroviarie, fondi post sisma e alluvione, infrastrutture, lavoro e sviluppo economico. Tutto nella conferenza di fine anno, il tradizionale incontro con la stampa del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha permesso al governatore di passare in rassegna tutto l’anno che sta per concludersi, in relazione a quelli precedenti dell’attuale legislatura, e di tracciare un quadro più che positivo delle Marche. La conferenza stampa di fine anno è stata organizzata dall’Ordine dei giornalisti delle Marche e nel suo intervento il presidente dei giornalisti, Franco Elisei, ha chiesto anche al presidente di impegnarsi nei confronti della categoria, portando al governo Meloni la richiesta di cambiare la legge elettorale dell’Ordine, innovando la legge professionale con «una riforma attesa da troppo tempo». Il presidente Acquaroli ha parlato di 2024, dunque, ma affacciandosi al 2025 con la consapevolezza che saranno anche i numeri elencati in conferenza a sostenere la sua prossima candidatura alle Regionali del 2025.
«Un’occasione che è diventata abitudine, importante per noi e per gli organi di informazione per un confronto su quello che è stato fatto e per capire dove sta andando la nostra regione» ha detto il presidente Acquaroli, che ha accolto l’invito di Elisei per portare il messaggio del presidente dei giornalisti a Roma. Poi ha passato in rassegna l’operato del suo governo, sostenuto da numeri, «numeri che dopo quattro anni rappresentano ciò che è stato fatto durante questa legislatura, una costruzione in divenire della nostra regione per come l’abbiamo immaginata e come la vorremmo nei prossimi anni». Acquaroli ha ricordato la visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Pesaro, capitale italiana della cultura 2024, e ha ricordato anche lo svolgimento ad Ancona del G7 Salute «altra circostanza in cui la nostra regione è stata protagonista. Abbiamo avuto e continuiamo ad avere dei riscontri molto positivi sul gradimento rispetto a questa occasione. Quella di Ancona e quella di Pesaro sono state due circostanze in cui la nostra regione ha avuto l’opportunità di farsi conoscere, di mostrare la sua dinamicità e la sua crescita anche in termini di appeal».
Quindi il capitolo dei fondi europei 2021-2027, con le Marche al primo posto in Italia per i pagamenti del Fse+ e al terzo posto per impegni Fesr, «un grande obiettivo che non rappresenta qualcosa che capita casualmente – ha detto ancora Acquaroli –. Questa programmazione europea è stata frutto di un’approfondita programmazione messa in campo durante la pandemia, che ha portato la maggioranza a individuare asset strategici su cui investire. Scelte condivise con il territorio. Nel 2021 non potevamo immaginare tutto quello che sarebbe successo negli anni successivi, guerre, inflazione, crisi energetica. Con il bilancio attuale garantiamo un cofinanziamento di altri 77 milioni di euro».
Sul tema sanità Acquaroli s’è soffermato a lungo, ricordando lo stop agli ospedali unici, la riforma degli enti con la creazione delle Ast provinciali e l’approvazione del piano socio-sanitario basato sugli studi dei fabbisogni: «Le difficoltà che ha la sanità, in questo periodo, sono sotto gli occhi di tutti, dopo la pandemia la domanda è cresciuta del 30% ed è diminuita la risposta delle prestazione che vengono erogate, nonostante nel settore ospedaliero il numero dei medici impiegati sia cresciuto. E’ il quadro di una sanità nazionale che soffre, il governo nazionale nei primi due anni più volte è dovuto tornare con provvedimenti ad hoc sulla sanità. Dopo tanti anni finalmente si torna a parlare di aumento del finanziamento della sanità. Oggi, finalmente, anche la nostra regione, grazie al trend invertito dal governo nazionale, avrà un cospicuo aumento delle risorse, l’anno prossimo anche di più, che ci consentirà di riprogrammare Ast, Ospedali riuniti e Inrca».
Acquaroli ha ricordato anche che l’azienda Torrette di Ancona per il terzo anno consecutivo è stata confermata da Agenas come il miglior ospedale pubblico d’Italia, che le Marche sono state confermate tra le prime cinque regioni benchmark e tra le prime cinque per garanzia dei livelli essenziali di assistenza. Quindi l’edilizia ospedaliera, con l’ospedale di Amandola inaugurato il 14 dicembre, quello di Pesaro, in fase di progettazione della gara, per 204 milioni di euro, quello di Macerata, allo stesso punto, per 185 milioni, quello di San Benedetto, quello di Campiglione di Fermo, e poi il nuovo Salesi a Torrette (avviata la fase di edificazione), il nuovo Inrca di Ancona, l’avvio dell’edificazione di quello di Tolentino, la ristrutturazione completa della Rsa di San Ginesio, i lavori avviati a Cagli, e i nuovi poli di emergenza-urgenza a Urbino, Fano, Pergola, Senigallia, Fabriano e Civitanova Marche, per 151 milioni di euro complessivi.
Acquaroli è passato quindi a parlare di turismo, ricordando che nel 2024 come pure nei due anni precedenti si sono superati i numeri di turisti del periodo di pre-pandemia, cioè quelli riferiti all’anno 2019, che aveva fatto registrare 10 milioni circa di presenze. Record superato nel 2022, nel 2023 e anche nel 2024: «continuiamo ad avere numeri in crescita, anche quelli riferiti al turismo straniero, che conferma l’idea che la nostra regione è in fortissima crescita di appeal e su questa direzione dobbiamo continuare. La nostra è la regione dei borghi, ambiente unico che crea attrattività importante» ha ricordato ancora il presidente citando l’attuazione della legge sui borghi con l’impiego di 100 milioni di euro grazie al bando Borgo Accogliente. Acquaroli ha ricordato i numeri dell’aeroporto di Ancona, con 600mila passeggeri nei 2024, molto vicino al record di 606mila presenze, primo anno storico di margine operativo lordo positivo, con nuove destinazioni europee come Atene e barcellona, e con l’attivazione della seconda rotta mattutina su Monaco di Baviera. E ha ricordato anche come il governo, in collaborazione con la Regione, abbia stanziato nella finanziaria 2025 il cofinanziamento di 6 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni per la continuità territoriale.
Quindi il porto di Ancona «infrastruttura fondamentale per passeggeri, competitività economica, cantieristica, posti di lavoro, eccellenza della nostra regione», con la futura realizzazione della penisola, ma anche la ristrutturazione e la riqualificazione di numerose banchine, gli investimenti destinati ai porti di Pesaro, San Benedetto, Numana, Civitanova e Porto San Giorgio. L’interporto e l’insediamento nel 2025 di Amazon «mille posti di lavoro più tutto l’indotto, nei prossimi mesi». E il nuovo collegamento ferroviario da Monaco di Baviera, che dal 2025 si fermerà nelle Marche con fermate intermedie a Pesaro e Senigallia e con tappa finale ad Ancona.
Non da ultimo Acquaroli ha ricordato il miliardo e mezzo di euro liquidato nel 2024 per la ricostruzione privata e pubblica post-sisma, le procedure definite per la ricostruzione del sisma di Ancona 2022, e per l’alluvione 2022 le somme per le urgenze e per gli interventi sul territorio, pari a 135 milioni per 1470 interventi approvati, 32 milioni per gli interventi del genio civile Marche nord, e 31 milioni per i ristori a privati e imprese, ma anche il piano del commissario delle opere strutturali e infrastrutturali per 130 milioni di euro. Lungo anche l’elenco dei lavori che riguardano le infrastrutture del territorio marchigiano come quello dei numeri relativi allo sviluppo economico, al lavoro e all’accesso al credito. Acquaroli ha concluso sulle Marche prima regione d’Italia per spesa sociale pro capite per la disabilità e sulla protezione civile, con l’approvazione in giunta dopo oltre 22 anni della proposta di legge riguardante il sistema Marche di protezione civile.
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