Resistenza antimicrobica, dalla Finanziaria 100 milioni di euro per gli antibiotici innovativi

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Soddisfazione da parte della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali per l’emendamento che stanzia un fondo per combattere i germi resistenti agli antibiotici. Coronati gli sforzi di ricerca e di collaborazione con le istituzioni. Altra notizia confortante il rinnovo dei fondi per gli screening dell’Epatite C

Roma, 30 dicembre 2024 – Grazie all’emendamento all’articolo 49 della Legge di Bilancio, dal 2025 gli antibiotici “reserve”, cioè quei farmaci di riserva, di nuova generazione, per il trattamento delle infezioni da germi multiresistenti che non rispondono agli antimicrobici comunemente disponibili, potranno accedere al Fondo di cento milioni per il rimborso delle spese sostenute per questi farmaci innovativi.

Con questa decisione si è compiuto un passo importante nella lotta a una delle principali emergenze sanitarie. La Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali esprime grande soddisfazione per il provvedimento, in cui vede coronati gli sforzi profusi nel dialogo con le istituzioni, soprattutto con l’Intergruppo parlamentare per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive e tropicali, presieduto dal Sen. Fausto Orsomarso. Altra novità positiva il rinnovo dei fondi fino al 31 dicembre 2025 degli screening per l’Epatite C.

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La soddisfazione di SIMIT

In Italia, il fenomeno delle infezioni ospedaliere dovute a germi resistenti ha assunto dimensioni particolarmente preoccupanti, con oltre 12mila decessi annui attribuibili a queste infezioni.

Dott. Roberto Parrella

“L’emendamento all’articolo 49 della legge di bilancio che permette agli antibiotici “reserve” di accedere al fondo di rimborso di cento milioni annui delle regioni costituisce una decisione molto importante – sottolinea Roberto Parrella, Presidente SIMIT – Si dà un forte impulso alla lotta all’antimicrobico resistenza e si applica quanto dichiarato al G7 Salute dal ministro prof. Orazio Schillaci. Sulla necessità di adottare misure coraggiose che contrastino l’epidemia silenziosa dell’antimicrobico resistenza, la SIMIT si è spesa molto in questi anni, con varie iniziative di formazione e sensibilizzazione. Questo emendamento è stato auspicato e sostenuto dalla nostra società scientifica, grazie anche alla costante collaborazione del Direttore Scientifico Prof. Massimo Andreoni. Lo accogliamo quindi con grande entusiasmo e soddisfazione”.

Dopo i fondi, serve la formazione

Tra le principali attività sviluppate dalla SIMIT in questo ambito vi è la piattaforma clinica Resistimit, un registro dinamico nazionale per la raccolta di dati e la condivisione digitale, e la stretta collaborazione con l’Intergruppo parlamentare per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive e tropicali. Tuttavia, resta ancora molto da fare.

“Lo stanziamento di fondi per il finanziamento dei nuovi antibiotici rappresenta un’ottima notizia, per la quale ringraziamo il lavoro di analisi e dibattito sollevato dall’Integruppo – evidenzia il prof. Marco Falcone, Consigliere SIMIT e responsabile progetto Resistimit – Tuttavia, l’Italia deve guardare a un obiettivo più ambizioso, quale la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza dovute a germi resistenti attraverso la condivisione di linee guida sull’uso appropriato di nuovi antibiotici. Questi ultimi ora saranno più facilmente reperibili, ma è fondamentale mantenerne l’appropriatezza d’uso per prevenire la resistenza. Per perseguire tale scopo continueremo con progetti come Resistimit e con la fattiva collaborazione con l’Intergruppo al fine di definire documenti di indirizzo per il corretto utilizzo degli antibiotici. Un appuntamento fondamentale per affrontare gli ultimi progressi e per un rinnovato confronto tra istituzioni e comunità scientifica avverrà a Venezia dal 3 al 5 aprile con la seconda edizione del convegno internazionale ‘Top 5 in Infectious Diseases’”.

Il ruolo dell’Intergruppo

“Quello attuale è il primo governo che nella manovra finanziaria stanzia un fondo destinato agli antibiotici “reserve”, peraltro con una cifra importante come cento milioni, che avrà un grosso impatto sulla possibilità per tutti gli ospedali di prescrivere questi farmaci – sottolinea il sen. Fausto Orsomarso, presidente dell’Intergruppo parlamentare per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive e tropicali – Siamo orgogliosi del supporto dato alla comunità scientifica e del lavoro svolto dalle istituzioni, a partire dalla 10a Commissione del Senato (Affari Sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale) guidata dal Sen. Francesco Zaffini. Si è dato seguito all’impegno preso dal ministro Schillaci al G7 di promuovere incentivi pull per rendere il mercato attrattivo e incoraggiare le aziende a investire in ricerca attraverso meccanismi che consentano un ritorno finanziario dopo l’approvazione e l’ingresso di questi farmaci sul mercato; abbiamo poi implementato le raccomandazioni dell’OMS. L’emendamento, inoltre, prevede che l’incentivo coinvolga anche i farmaci non ancora presenti nel prontuario farmaceutico nazionale, ma che potranno esserlo in un momento successivo, incentivando così la ricerca e lo sviluppo di tali farmaci”.

Rinnovati anche i fondi per gli screening dell’Epatite C

Un’altra decisione importante riguarda la proroga del fondo per l’Epatite C al 31 dicembre 2025. “Attraverso il fondo già stanziato per effettuare gli screening nelle coorti d’età nate tra il 1969 e il 1989, sono stati diagnosticati più di 15mila casi di infezione attiva – spiega il Presidente SIMIT Roberto Parrella – Con la proroga del termine sancita dalla Conferenza Stato-Regioni si potrà continuare nell’attività di ricerca del sommerso dell’HCV, un processo molto importante in quanto grazie ai nuovi farmaci antivirali ad azione diretta questo virus si può eradicare in maniera definitiva dall’organismo, senza effetti collaterali, in poche settimane. Anche in questo caso la SIMIT è stata molto attiva nel sollecitare le istituzioni sull’argomento e si congratula per questo passo importante”.



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