Più risorse ai mercati ambulanti: patrimonio della tradizione in Lombardia

Più di 20mila imprese in oltre 1500 piazze su tutta la Lombardia: ecco i numeri dei mercati della regione ai quali la Lega ha chiesto e ottenuto di dedicare risorse del bilancio lombardo. La richiesta avanzata dal partito di Salvini, con un ordine del giorno del capogruppo Alessandro Corbetta, è stata approvata nel bilancio di previsione 2025-2027 della Lombardia, passaggio che apre le porte al reperimento delle risorse necessarie. Lo ha comunicato con soddisfazione lo stesso Corbetta, capogruppo, dichiarando: “Regione Lombardia si impegna a trovare le risorse per sostenere gli enti locali nell’elettrificazione delle zone destinate ai mercati, con particolare attenzione a quelli riconosciuti come storici. L’obiettivo della richiesta della Lega, approvata nel bilancio di previsione 2025-2027, è quello di favorire i progetti di valorizzazione di questo tipo di attività tradizionali migliorando il lavoro dei nostri ambulanti”.

L’obiettivo principale è quello di facilitare il lavoro, spesso pesante, degli ambulanti, sostenendo le tantissime piccole aziende che ci sono dietro l’attività mercatale. Ma le ricadute positive della riqualificazione delle aree comunali di mercato, se l’impegno di Regione Lombardia verrà mantenuto, si manifesteranno su più fronti. Innanzitutto, mercati più ordinati ed efficienti offrono un servizio migliore all’utenza, inoltre l’elettrificazione mirata delle piazze garantisce maggior sicurezza generale, perché consente di “rottamare” i generatori di corrente a combustibile che molti banchi ancora sono costretti a usare. In particolar modo quelli di vendita del pesce. E, proprio l’eliminazione dei generatori costituisce anche un grosso vantaggio dal punto di vista ambientale e per l’inquinamento acustico.

Su questo fronte, il principale impegno è generalmente quello dei Comuni, proprietari delle aree pubbliche sulle quali si svolge il mercato. Numerose le amministrazioni comunali che hanno riqualificato o hanno messo a bilancio interventi per i prossimi mesi destinati proprio a razionalizzare e valorizzare le aree mercatali cittadine in Brianza. Brugherio ha impegnato un milione e mezzo per una riqualificazione radicale della zona del mercato del sabato mattina, a due passi dal centro. Arcore sta lavorando alla progettazione. Villasanta ha rigenerato la piazza qualche anno fa.

Un tipo di attenzione che per gli ambulanti è fondamentale. Lo conferma Giacomo Errico, presidente Fiva Confcommercio che definisce la Provincia di Monza e Brianza “una buona piazza”, rispetto alla vitalità dei mercati e sottolinea l’importanza di servizi di supporto. “Ringraziamo il consigliere Corbetta – premette – anche se sappiamo che un ordine del giorno deve poi concretizzarsi. Se sarà così, non posso che considerare positivo il supporto di Regione Lombardia. Già 20 anni fa ricordo le battaglie compiute su Milano, con l’allora assessore Franco Nicolini Cristiani per l’elettrificazione del mercato di via Fauchè. Ci guadagnano la sicurezza, l’ambiente e il benessere degli ambulanti. Soprattutto nei banchi come le gastronomie o il girarrosto: alla sera, dopo ore con il generatore, torni a casa che sei una marmitta più che una persona”.

Ben venga allora la sensibilità delle istituzioni verso questi bisogni, dice Errico, anche perché per la Lombardia il mercato è una tradizione viva e importante: “Ci davano per morti 30 anni fa per via della grande distribuzione – ha ricordato – e invece siamo qui. Le città, se il commercio si risolvesse nei grandi centri commerciali, diventerebbero aride senza i mercati che assumono anche un valore sociale: noi siamo la vita vera”.  Una vita che, per dare qualche dato, gestisce il 12% della distribuzione in Italia e che permette ancora al cliente di “comprare un frutto raccolto al massimo 24 ore prima – precisa Errico – e quindi maturato sul suo albero e non in una cella frigorifera”. Dietro a questa opportunità c’è il lavoro degli ambulanti che come maghi di piazza racchiudono in loro almeno 5 professioni, rivendica il presidente Fiva: “facchino, autista, venditore, compratore, ragioniere”.