Imu e Tari a Cecina, il Comune a caccia di evasori: «Quasi due milioni di euro da recuperare»

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CECINA. Nessun aumento delle imposte con la prospettiva di incassare un milione e 700mila euro dal recupero dell’evasione fiscale di Imu e Tari. Così da non dover accendere nuovi mutui per effettuare gli investimenti necessari, tra le altre cose, a riqualificare edifici e sistemare strade. Il tutto anche grazie alle entrate garantite dal piano di alienazioni. Ecco il cuore dei due documenti programmatici approvati sabato mattina dal consiglio comunale con dieci voti favorevoli e cinque contrari: il bilancio di previsione e il documento unico di programmazione. E se l’assessora Elena Benedetti ha esposto minuziosamente in sala consiliare cifre e previsioni, secondo il consigliere d’opposizione Federico Pazzaglia «questo è solo un bilancio di sopravvivenza con cui l’amministrazione fa propri gli aumenti stabiliti dalla commissaria». E i consiglieri d’opposizione hanno incalzato sindaca e assessori su piscina e bocciodromo. Ma andiamo con ordine.

Le imposte

Lato entrate, Benedetti, nell’illustrare il bilancio di previsione, ha spiegato che «Imu, Irpef e imposta di soggiorno rimangono invariate. La stessa cosa vale per le tariffe di mense, asili e trasporto scolastico». Su questo punto Pazzaglia, facendo riferimento di nuovo alla gestione commissariale, ha sottolineato che «a differenza dell’addizionale Irpef, gli aumenti ci sono stati eccome non essendoci ritocchi». Le previsioni di entrate lato tributi, comunque, rimangono uguali allo scorso anno. Con la previsione di incassare un milione e 100mila euro dal recupero dell’Imu evasa e 600mila euro dai crediti legati alla Tari. Per il resto nella lista delle entrate figurano, tra le altre, quelle previste dalle multe (un milione e 200mila euro) dai parcheggi (279mila euro), dal canone unico (813mila euro).

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Le spese

Tra le previsioni di spesa, invece, ci sono quelle relative agli asili (960mila euro), al sociale (256mila euro), al verde pubblico (334mila euro), alla biblioteca (224mila euro «con la previsione di prolungare l’orario di apertura») e al teatro De Filippo (114mila euro «con previsione di una nuova direzione»). E tra le spese andranno annoverate anche quelle che saranno necessarie per portare a termine gli interventi previsti nel documento unico di programmazione. Qualche esempio: riqualificazione di Terrazza dei Tirreni, manutenzione del teatro, accessibilità delle spiagge, manutenzione della viabilità che sarà riorganizzata, lavori in piazza dei Mille, villa Guerrazzi, sede comunale di piazza della Libertà, lungomare delle Gorette. E, tasto dolente, la costruzione della piscina su cui «sono stati spesi soldi che poi si sono rivelati inutili – ha incalzato Pazzaglia – perciò mi riservo di fare dei passi per capire se ci stato un danno erariale».

La piscina

Nel documento unico di programmazione ci sono cinque milioni e 400mila euro, previsti nel 2025, per la costruzione della nuova piscina comunale, ma sull’intervento aleggiano ancora parecchi interrogativi. Nel senso che in realtà per il momento non è stato deciso se costruire una nuova piscina sulle ceneri di quella vecchia o se, invece, tirarne su una nuova insieme al Comune di Rosignano in un luogo ancora da definire. Come ha detto in consiglio Salvatore Giangrande, «bisogna ancora capire quali siano le intenzioni». «Un primo approccio – ha risposto la sindaca Lia Burgalassi – è stato ragionare su una sola piscina con Rosignano. Va capito dove sia possibile realizzarla e se sia più o meno economica, tra spese di costruzione e costi di manutenzione, rispetto a un impianto solo cecinese». Insomma, il tema piscina è ancora da approfondire.

La votazione

Alla fine della discussione in aula, comunque, arriva l’ok del consiglio comunale ai documenti previsti all’ordine del giorno tra cui «un bilancio che contiene gli impegni presi dall’amministrazione durante la campagna elettorale», ha affermato Lia Burgalassi, che in coda all’assemblea ha poi risposto ai singoli appunti sparsi sollevati via via dai vari consiglieri comunali. «Per quanto riguarda il bocciodromo – ha detto la sindaca – c’è bisogno di investimenti importanti e parteciperemo ai prossimi bandi per la riqualificazione. Poi, dal primo gennaio probabilmente arriverà un secondo giudice di pace e a Marina è necessario sviluppare impianti sportivi: sarà una scelta da collocare nel piano operativo comunale». Ma questa è un’altra storia.
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