Il dipartimento generale dei Media Esteri del ministero della Cultura e dell’orientamento islamico dell’Iran ha confermato in una nota l’arresto di Cecilia Sala \”per aver violato le leggi della Repubblica islamica dell’Iran\”. Lo scrive l’agenzia Irna. \”La cittadina italiana è arrivata in Iran il 13 dicembre con un visto giornalistico ed è stata arrestata il 19 per aver violato la legge della Repubblica islamica dell’Iran. Il suo caso è sotto inchiesta. L’arresto è stato eseguito secondo la normativa vigente e l’ambasciata italiana è stata informata. Le è stato garantito l’accesso consolare ed il contatto telefonico con la famiglia\”.
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Il dossier nucleare resta centrale per l’Iran che tuttavia \”non è alla ricerca\” dell’arma atomica. Per questo, chiede agli interlocutori internazionali di proseguire i negoziati, in modo da superare il regime di sanzioni. Lo ha detto il viceministro degli Esteri di Teheran Majid Takht-Ravanchi a Radio Radicale.
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L’Idf ha reso noto che decine di terroristi sono stati uccisi in raid notturni a Jabalya, nel nord di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l’esercito israeliano le truppe hanno individuato e ucciso \”molte decine di terroristi\” a Jabalya con colpi di arma da fuoco e bombardamenti. Le forze di difesa israeliane affermano che le truppe della 401/a Brigata corazzata, della Brigata di fanteria Givati ;;e dell’unità d’élite Multidomain Unit erano rimaste in agguato durante la notte, in seguito alle informazioni raccolte sui piani degli agenti di fuggire dalla zona. \”Molte squadre terroristiche sono state eliminate in imboscate dall’Idf, dopo essere state viste fuggire con le armi in mano\”, afferma l’esercito, diffondendo filmati che mostrano agenti armati in fuga.
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Le nuove autorità siriane hanno annunciato oggi la nomina di Maysaa Sabrine a governatrice della Banca centrale siriana, la prima donna a ricoprire questo incarico nella storia della banca. In precedenza, Sabrine ha ricoperto diverse posizioni di rilievo all’interno della Banca centrale, tra cui quella di primo vicegovernatore e di direttore della vigilanza. È stata anche a capo del Dipartimento di Supervisione. Oltre ai suoi ruoli all’interno della Banca centrale, Sabrine è membro del Consiglio di amministrazione della Borsa di Damasco dal 2018, in rappresentanza della Banca centrale.
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Benjamin Netanyahu si sta riprendendo dopo l’intervento alla prostata a cui è stato sottoposto ieri, ha reso noto l’ospedale Hadassah Ein Kerem di Gerusalemme. \”Sta bene e le sue condizioni continuano a migliorare\”, si legge in un comunicato. Il Premier israeliano è stato trasferito in un reparto sotterraneo dell’ospedale, si precisa.
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Abu Safia, direttore dell’ospedale di Gaza Kamal Adwan arrestato dalle forze israeliane durante un raid al complesso medico, è detenuto presso la controversa base militare di Sde Teiman, che è anche un noto campo di detenzione. Lo ha rivelato la Cnn citando ex prigionieri recentemente rilasciati dalla struttura. “Due prigionieri palestinesi rilasciati questo fine settimana dalla struttura hanno detto di aver visto Abu Safia nella prigione e un altro ex detenuto ha detto di aver sentito leggere il nome di Abu Safia”, si legge sulla Cnn. L’Oms e le autorità di Gaza hanno dichiarato di aver perso i contatti con Abu Safia dopo il raid, che ha visto l’Idf espellere decine di membri del personale medico e pazienti e chiudere l’unico ospedale parzialmente funzionante nel nord di Gaza.
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L’esercito israeliano ha confermato sabato di aver arrestato il direttore perché “sospettato di essere un agente terrorista di Hamas” e perché l’ospedale era usato come “centro di comando e controllo”.
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Un cittadino israeliano di 29 anni di Petah Tikva è stato arrestato con l’accusa di spionaggio per l’Iran. Lo hanno annunciato lo Shin Bet e la polizia dello Stato ebraico, precisando che il sospettato si chiama Alexander Gernovsky. E’ accusato di aver incendiato otto auto nel corso di questo mese, di aver raccolto informazioni sulle infrastrutture e sulla residenza del deputato e leader di Unità nazionale, Benny Gantz, e di aver dipinto graffiti. Inoltre, avrebbe anche chiesto informazioni sui prezzi delle armi e inviato video ai suoi responsabili in Iran. Secondo una fonte della polizia citata dalla stampa israeliana, il sospettato, che ha precedenti penali, ha espresso la volontà ai suoi reclutatori a Teheran di svolgere molti compiti, tra cui sparare ai veicoli, ma si è rifiutato di uccidere e ha espresso esitazione nell’incendiare un’auto della polizia. Durante l’interrogatorio, Gernovsky ha affermato di sapere chi erano i suoi responsabili e ha ammesso che le sue azioni avrebbero potuto danneggiare la sicurezza dello Stato.
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L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L’APPROFONDIMENTO
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L’Idf ha reso noto che decine di terroristi sono stati uccisi in raid notturni a Jabalya, nel nord di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l’esercito israeliano le truppe hanno individuato e ucciso \”molte decine di terroristi\” a Jabalya con colpi di arma da fuoco e bombardamenti. Le forze di difesa israeliane affermano che le truppe della 401/a Brigata corazzata, della Brigata di fanteria Givati ;;e dell’unità d’élite Multidomain Unit erano rimaste in agguato durante la notte, in seguito alle informazioni raccolte sui piani degli agenti di fuggire dalla zona. \”Molte squadre terroristiche sono state eliminate in imboscate dall’Idf, dopo essere state viste fuggire con le armi in mano\”, afferma l’esercito, diffondendo filmati che mostrano agenti armati in fuga.
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Continua la distribuzione di alimentari e medicinali alla popolazione palestinese con l’iniziativa del Governo italiano ‘Food for Gaza’. Il 27 e il 28 dicembre – si legge in una nota della Farnesina – sono state distribuite alla popolazione di Gaza, a cura di Rahma Worldwide, 19 tonnellate di aiuti alimentari italiani, donati da aziende italiane aderenti a Coldiretti e Confagricoltura. Gli aiuti sono arrivati in aereo ad Amman. Il ministro Antonio Tajani ha ringraziato chi partecipa al progetto della Farnesina assieme alle organizzazioni della società civile italiana: \”L’Italia vuole essere protagonista di solidarietà, per alleviare le sofferenze di chi soffre per questa guerra. Continueremo con la nostra assistenza alla popolazione civile mentre invitiamo le parti a raggiungere un accordo che permetta di liberare gli ostaggi ad aiutare massicciamente chi è stato colpito in questi mesi dalle operazioni militari\”.
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Il legale di Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino iraniano bloccato a Malpensa il 16 dicembre scorso su ordine della giustizia americana, sta per depositare un’istanza alla Corte d’Appello di Milano per chiedere gli arresti domiciliari del suo assistito. A dirlo all’AdnKronos è l’avvocato Alfredo De Francesco.
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Con la distribuzione, in questi giorni, degli aiuti alimentari italiani alla popolazione di Gaza si è chiuso il secondo ciclo di donazioni da parte delle aziende agricole del nostro Paese. Confagricoltura, insieme alla Onlus Senior-L’Età della Saggezza, si conferma il principale contribuente all’iniziativa umanitaria del ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale in questo progetto, con 14 tonnellate di cibo su un totale di 19 inviate. Si tratta, in particolare, di riso, conserve e farina di grano. L’iniziativa ha preso il via lo scorso marzo su iniziativa del Maeci, in collaborazione con Onu, Croce Rossa, Mezzaluna Rossa e World Food Program. Già nell’estate scorsa le imprese di Confagricoltura avevano raccolto il quantitativo più rilevante, con 31 tonnellate di derrate alimentari su un totale di 45 distribuite.
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Il difensore di Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino iraniano bloccato il 16 dicembre scorso su ordine della giustizia americana all’aeroporto milanese di Malpensa, presenta istanza per chiedere gli arresti domiciliari. L’avvocato Alfredo De Francesco pone all’attenzione dei giudici della Corte d’Appello di Milano l’atto con cui sollecita un affievolimento della misura cautelare fornendo anche il luogo, una abitazione in Italia, dove eventualmente trasferire Abedini.
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\”Riteniamo l’occupazione sionista pienamente responsabile della sicurezza del dottor Hussam Abu Safia e di tutti gli infermieri e paramedici che hanno affrontato lo stesso destino sconosciuto dopo essere stati rapiti dalle forze di occupazione\”. Lo ha dichiarato Hamas in un comunicato, condannando l’arresto del dottor Abu Safia durante un raid israeliano all’ospedale Kamal Adwan. \”Questo avviene tra le notizie di maltrattamenti e abusi a cui sono stati sottoposti\”, conclude.
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L’ Osservatorio per i diritti umani in Siria ha affermato che 31 miliziani sarebbero stati uccisi nelle ultime ore in una serie di scontri in corso tra gruppi sostenuti dalla Turchia e forze guidate dai curdi. Zone della Siria settentrionale sono controllate da un’amministrazione guidata dai curdi il cui esercito de facto, le Forze democratiche siriane (Sdf), ha guidato la lotta che ha contribuito a sconfiggere l’Isis nel 2019 con il sostegno degli Stati Uniti. La Turchia accusa la componente principale delle Sdf, le Unità di protezione popolare (Ypg), di essere affiliata al militante Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), che sia Washington che Ankara considerano un gruppo terroristico. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha affermato che 7 combattenti filo-turchi sono stati uccisi negli scontri di oggi nella regione nord-orientale di Manbij, nella provincia di Aleppo, dove i combattenti delle Sdf si erano infiltrati dopo che era stata riconquistata da gruppi sostenuti da Ankara all’inizio di questo mese. Altri 6 combattenti filo-turchi e 3 membri delle Sdf sono stati uccisi ieri nella stessa zona. Le Sdf hanno detto di aver effettuato oggi attacchi in altre parti della provincia che hanno distrutto \”due radar, un sistema di disturbo e un carro armato dell’occupazione turca\” vicino a un ponte strategico sull’Eufrate. Secondo l’Osservatorio, 13 membri delle fazioni filo-turche e due membri delle Sdf \”sono stati uccisi a seguito di battaglie accese\” vicino al ponte e alla diga di Tishreen. L’Osservatorio, che ha sede in Gran Bretagna e una fitta rete di contatti in Siria, ha affermato che gli scontri nella zona sono in corso da circa tre settimane \”mentre entrambe le parti cercano di avanzare\”.
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L’Iran ha confermato l’arresto della giornalista italiana, Cecilia Sala. Lo riferiscono i media di Stato. \”Cecilia Sala, cittadina italiana, si è recata in Iran il 13 dicembre 2024 con un visto da giornalista ed è stata arrestata il 19 dicembre 2024 per violazione della legge della Repubblica islamica dell’Iran\”, ha affermato l’agenzia di stampa ufficiale Irna, citando una dichiarazione del ministero della cultura. \”La politica del ministero è sempre stata quella di accogliere le visite e le attività legali dei giornalisti stranieri, aumentare il numero di media stranieri nel Paese e preservare i loro diritti legali\”, prosegue il comunicato, citato da Irna. \”È stato aperto un fascicolo sulla cittadina italiana Cecilia Sala, e sono attualmente in corso le indagini. Il suo arresto è avvenuto in base alla normativa vigente. Saranno forniti ulteriori dettagli se la magistratura lo riterrà necessario\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”98f23fba-136d-4c75-8174-33f28d23b472″},{“timestamp”:”2024-12-30T11:23:00.166Z”,”timestampUtcIt”:”2024-12-30T12:23:00+0100″,”image”:{“imgSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/469cc3ec79eecf28e9ec8998dc43588719886673/skytg24/it/mondo/2024/12/09/abu-mohammad-al-jolani-siria-chi-e/IPA_Agency_IPA52243324.jpg”,”imgAlt”:”Al-Jawlani”,”imgCredits”:”©IPA/Fotogramma”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Sybiha in visita non annunciata a Damasco per incontrare al-Jawlani”,”content”:”
Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, è arrivato senza preavviso a Damasco per incontrare il capo del gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (Hts) e leader de facto della Siria, Abu Mohammed al-Jawlani. A dare la notizia è Ukrinform, che cita Arab News e Syrian Television.
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Lo scorso 27 dicembre il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino, Heorhii Tykhyi, aveva rivelato che l’Ucraina aveva già stabilito contatti con le nuove autorità siriane ed era pronta a ripristinare le relazioni diplomatiche se il nuovo governo avesse revocato il riconoscimento della violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina da parte del regime caduto di Bashar al-Assad.
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Le truppe delle Forze di difesa israeliane che operano nel sud della Siria sarebbero avanzate nella città di Madinat al-Baath, nel governatorato di Quneitra. I media locali siriani affermano che le forze israeliane sono entrate in diversi edifici governativi della città per perlustrarli. L’Idf non ha rilasciato alcun commento al momento. Madinat al-Baath – scrive il Times of Israel’, che riporta la notizia – si trova all’interno della zona cuscinetto tra Israele e Siria, nella quale l’Idf è entrato dopo la caduta del regime di Assad.
“,”postId”:”8efd5ea5-9c98-4efc-a286-cff42c73215e”},{“timestamp”:”2024-12-30T10:44:49.807Z”,”timestampUtcIt”:”2024-12-30T11:44:49+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas, 45.541 morti a Gaza: 27 nelle ultime 24 ore”,”content”:”
Dall’inizio della guerra a Gaza sono morti 45.541 palestinesi e 108.338 sono rimasti feriti. Lo ha riferito il ministero della Salute della Striscia, gestito da Hamas, precisando che nelle ultime 24 ore in 27 hanno perso la vita.
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In un messaggio stringato, apparentemente dal suo letto d’ospedale, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha inviato le condoglianze del governo al popolo americano e alla famiglia Carter per la morte dell’ex presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter, morto ieri all’età di 100 anni. \”Ricorderemo sempre il ruolo del presidente Carter nel forgiare il primo trattato di pace arabo-israeliano firmato dal primo ministro israeliano Menachem Begin e dal presidente egiziano Anwar Sadat, un trattato di pace che ha retto per quasi mezzo secolo e che offre speranza alle generazioni future\”, scrive Netanyahu su X. Netanyahu si sta riprendendo in ospedale dopo l’intervento di rimozione della prostata effettuato ieri all’Hadassah Medical Center di Gerusalemme.
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Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato, in una conferenza stampa con il ministro degli Esteri omanita Badr al-Busaidi in visita a Teheran, che l’Iran sollecita la formazione di un governo inclusivo in Siria. \”L’Iran sottolinea la necessità della preservazione dell’integrità territoriale e dell’unità della Siria, nel rispetto di tutti i gruppi etnici e le religioni di quel Paese\”, ha aggiunto. Araghchi ha anche accennato a uno scambio di messaggi con gli Stati Uniti e ha affermato: \”L’Iran continuerà a inviare i messaggi necessari agli Stati Uniti tramite l’ambasciata svizzera a Teheran. Tuttavia, nessun messaggio è stato consegnato durante l’attuale visita del ministro degli Esteri omanita\”. Secondo l’IRNA, Busaidi ha affermato che il suo Paese sostiene l’indipendenza della Siria e ritiene che nessun Paese debba interferire negli affari di questo Paese.
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Il piccolo Ali Al-Batran non ce l’ha fatta. Il bimbo di appena un mese, gemello di Juma, morto ieri a Gaza, è deceduto anche lui a causa del freddo in una tenda nel campo profughi di Deir Al-Balah, nel centro della Striscia. Lo scrive l’agenzia palestinese Wafa citando fonti mediche. Si tratta del sesto neonato morto per il freddo in una settimana. Pochi giorni fa, quattro bimbi di età compresa tra i 4 e i 21 giorni sono morti a causa delle basse temperature e del forte freddo.
Il dipartimento generale dei Media Esteri del ministero della Cultura e dell’orientamento islamico dell’Iran ha confermato in una nota l’arresto di Cecilia Sala “per aver violato le leggi della Repubblica islamica dell’Iran”. Lo scrive l’agenzia Irna. “La cittadina italiana è arrivata in Iran il 13 dicembre con un visto giornalistico ed è stata arrestata il 19 per aver violato la legge della Repubblica islamica dell’Iran. Il suo caso è sotto inchiesta. L’arresto è stato eseguito secondo la normativa vigente e l’ambasciata italiana è stata informata. Le è stato garantito l’accesso consolare ed il contatto telefonico con la famiglia”.
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Teheran: non vogliamo l’atomica, revocare le sanzioni
Il dossier nucleare resta centrale per l’Iran che tuttavia “non è alla ricerca” dell’arma atomica. Per questo, chiede agli interlocutori internazionali di proseguire i negoziati, in modo da superare il regime di sanzioni. Lo ha detto il viceministro degli Esteri di Teheran Majid Takht-Ravanchi a Radio Radicale.
Idf, ‘decine di terroristi uccisi in raid notturni a Jabalya’
L’Idf ha reso noto che decine di terroristi sono stati uccisi in raid notturni a Jabalya, nel nord di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l’esercito israeliano le truppe hanno individuato e ucciso “molte decine di terroristi” a Jabalya con colpi di arma da fuoco e bombardamenti. Le forze di difesa israeliane affermano che le truppe della 401/a Brigata corazzata, della Brigata di fanteria Givati ;;e dell’unità d’élite Multidomain Unit erano rimaste in agguato durante la notte, in seguito alle informazioni raccolte sui piani degli agenti di fuggire dalla zona. “Molte squadre terroristiche sono state eliminate in imboscate dall’Idf, dopo essere state viste fuggire con le armi in mano”, afferma l’esercito, diffondendo filmati che mostrano agenti armati in fuga.
Siria, una donna ai vertici della Banca centrale
Le nuove autorità siriane hanno annunciato oggi la nomina di Maysaa Sabrine a governatrice della Banca centrale siriana, la prima donna a ricoprire questo incarico nella storia della banca. In precedenza, Sabrine ha ricoperto diverse posizioni di rilievo all’interno della Banca centrale, tra cui quella di primo vicegovernatore e di direttore della vigilanza. È stata anche a capo del Dipartimento di Supervisione. Oltre ai suoi ruoli all’interno della Banca centrale, Sabrine è membro del Consiglio di amministrazione della Borsa di Damasco dal 2018, in rappresentanza della Banca centrale.
Netanyahu in recupero dopo intervento prostata: ‘Sta bene, condizioni in miglioramento’
Benjamin Netanyahu si sta riprendendo dopo l’intervento alla prostata a cui è stato sottoposto ieri, ha reso noto l’ospedale Hadassah Ein Kerem di Gerusalemme. “Sta bene e le sue condizioni continuano a migliorare”, si legge in un comunicato. Il Premier israeliano è stato trasferito in un reparto sotterraneo dell’ospedale, si precisa.
Cnn: direttore ospedale di Gaza detenuto in base militare Sde Teiman
Abu Safia, direttore dell’ospedale di Gaza Kamal Adwan arrestato dalle forze israeliane durante un raid al complesso medico, è detenuto presso la controversa base militare di Sde Teiman, che è anche un noto campo di detenzione. Lo ha rivelato la Cnn citando ex prigionieri recentemente rilasciati dalla struttura. “Due prigionieri palestinesi rilasciati questo fine settimana dalla struttura hanno detto di aver visto Abu Safia nella prigione e un altro ex detenuto ha detto di aver sentito leggere il nome di Abu Safia”, si legge sulla Cnn. L’Oms e le autorità di Gaza hanno dichiarato di aver perso i contatti con Abu Safia dopo il raid, che ha visto l’Idf espellere decine di membri del personale medico e pazienti e chiudere l’unico ospedale parzialmente funzionante nel nord di Gaza.
L’esercito israeliano ha confermato sabato di aver arrestato il direttore perché “sospettato di essere un agente terrorista di Hamas” e perché l’ospedale era usato come “centro di comando e controllo”.
Arrestato israeliano, accusato di spiare per Iran
Un cittadino israeliano di 29 anni di Petah Tikva è stato arrestato con l’accusa di spionaggio per l’Iran. Lo hanno annunciato lo Shin Bet e la polizia dello Stato ebraico, precisando che il sospettato si chiama Alexander Gernovsky. E’ accusato di aver incendiato otto auto nel corso di questo mese, di aver raccolto informazioni sulle infrastrutture e sulla residenza del deputato e leader di Unità nazionale, Benny Gantz, e di aver dipinto graffiti. Inoltre, avrebbe anche chiesto informazioni sui prezzi delle armi e inviato video ai suoi responsabili in Iran. Secondo una fonte della polizia citata dalla stampa israeliana, il sospettato, che ha precedenti penali, ha espresso la volontà ai suoi reclutatori a Teheran di svolgere molti compiti, tra cui sparare ai veicoli, ma si è rifiutato di uccidere e ha espresso esitazione nell’incendiare un’auto della polizia. Durante l’interrogatorio, Gernovsky ha affermato di sapere chi erano i suoi responsabili e ha ammesso che le sue azioni avrebbero potuto danneggiare la sicurezza dello Stato.
La questione israelo palestinese, cos’è e come è nata
L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L’APPROFONDIMENTO
Idf: ‘Decine di terroristi uccisi in raid notturni a Jabalya’
L’Idf ha reso noto che decine di terroristi sono stati uccisi in raid notturni a Jabalya, nel nord di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l’esercito israeliano le truppe hanno individuato e ucciso “molte decine di terroristi” a Jabalya con colpi di arma da fuoco e bombardamenti. Le forze di difesa israeliane affermano che le truppe della 401/a Brigata corazzata, della Brigata di fanteria Givati ;;e dell’unità d’élite Multidomain Unit erano rimaste in agguato durante la notte, in seguito alle informazioni raccolte sui piani degli agenti di fuggire dalla zona. “Molte squadre terroristiche sono state eliminate in imboscate dall’Idf, dopo essere state viste fuggire con le armi in mano”, afferma l’esercito, diffondendo filmati che mostrano agenti armati in fuga.
Food for Gaza: nuova distribuzione aiuti italiani nella Striscia
Continua la distribuzione di alimentari e medicinali alla popolazione palestinese con l’iniziativa del Governo italiano ‘Food for Gaza’. Il 27 e il 28 dicembre – si legge in una nota della Farnesina – sono state distribuite alla popolazione di Gaza, a cura di Rahma Worldwide, 19 tonnellate di aiuti alimentari italiani, donati da aziende italiane aderenti a Coldiretti e Confagricoltura. Gli aiuti sono arrivati in aereo ad Amman. Il ministro Antonio Tajani ha ringraziato chi partecipa al progetto della Farnesina assieme alle organizzazioni della società civile italiana: “L’Italia vuole essere protagonista di solidarietà, per alleviare le sofferenze di chi soffre per questa guerra. Continueremo con la nostra assistenza alla popolazione civile mentre invitiamo le parti a raggiungere un accordo che permetta di liberare gli ostaggi ad aiutare massicciamente chi è stato colpito in questi mesi dalle operazioni militari”.
Legale iraniano arrestato chiede i domiciliari
Il legale di Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino iraniano bloccato a Malpensa il 16 dicembre scorso su ordine della giustizia americana, sta per depositare un’istanza alla Corte d’Appello di Milano per chiedere gli arresti domiciliari del suo assistito. A dirlo all’AdnKronos è l’avvocato Alfredo De Francesco.
Consegnati gli aiuti di Food for Gaza, Confagri contribuente n.1
Con la distribuzione, in questi giorni, degli aiuti alimentari italiani alla popolazione di Gaza si è chiuso il secondo ciclo di donazioni da parte delle aziende agricole del nostro Paese. Confagricoltura, insieme alla Onlus Senior-L’Età della Saggezza, si conferma il principale contribuente all’iniziativa umanitaria del ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale in questo progetto, con 14 tonnellate di cibo su un totale di 19 inviate. Si tratta, in particolare, di riso, conserve e farina di grano. L’iniziativa ha preso il via lo scorso marzo su iniziativa del Maeci, in collaborazione con Onu, Croce Rossa, Mezzaluna Rossa e World Food Program. Già nell’estate scorsa le imprese di Confagricoltura avevano raccolto il quantitativo più rilevante, con 31 tonnellate di derrate alimentari su un totale di 45 distribuite.
Iraniano arrestato, legale chiede arresti domiciliari
Il difensore di Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino iraniano bloccato il 16 dicembre scorso su ordine della giustizia americana all’aeroporto milanese di Malpensa, presenta istanza per chiedere gli arresti domiciliari. L’avvocato Alfredo De Francesco pone all’attenzione dei giudici della Corte d’Appello di Milano l’atto con cui sollecita un affievolimento della misura cautelare fornendo anche il luogo, una abitazione in Italia, dove eventualmente trasferire Abedini.
Hamas: “Israele responsabile per la sicurezza del direttore dell’ospedale arrestato”
“Riteniamo l’occupazione sionista pienamente responsabile della sicurezza del dottor Hussam Abu Safia e di tutti gli infermieri e paramedici che hanno affrontato lo stesso destino sconosciuto dopo essere stati rapiti dalle forze di occupazione”. Lo ha dichiarato Hamas in un comunicato, condannando l’arresto del dottor Abu Safia durante un raid israeliano all’ospedale Kamal Adwan. “Questo avviene tra le notizie di maltrattamenti e abusi a cui sono stati sottoposti”, conclude.
Siria, 31 morti in scontri tra milizie curde e filo-turche
L’ Osservatorio per i diritti umani in Siria ha affermato che 31 miliziani sarebbero stati uccisi nelle ultime ore in una serie di scontri in corso tra gruppi sostenuti dalla Turchia e forze guidate dai curdi. Zone della Siria settentrionale sono controllate da un’amministrazione guidata dai curdi il cui esercito de facto, le Forze democratiche siriane (Sdf), ha guidato la lotta che ha contribuito a sconfiggere l’Isis nel 2019 con il sostegno degli Stati Uniti. La Turchia accusa la componente principale delle Sdf, le Unità di protezione popolare (Ypg), di essere affiliata al militante Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), che sia Washington che Ankara considerano un gruppo terroristico. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha affermato che 7 combattenti filo-turchi sono stati uccisi negli scontri di oggi nella regione nord-orientale di Manbij, nella provincia di Aleppo, dove i combattenti delle Sdf si erano infiltrati dopo che era stata riconquistata da gruppi sostenuti da Ankara all’inizio di questo mese. Altri 6 combattenti filo-turchi e 3 membri delle Sdf sono stati uccisi ieri nella stessa zona. Le Sdf hanno detto di aver effettuato oggi attacchi in altre parti della provincia che hanno distrutto “due radar, un sistema di disturbo e un carro armato dell’occupazione turca” vicino a un ponte strategico sull’Eufrate. Secondo l’Osservatorio, 13 membri delle fazioni filo-turche e due membri delle Sdf “sono stati uccisi a seguito di battaglie accese” vicino al ponte e alla diga di Tishreen. L’Osservatorio, che ha sede in Gran Bretagna e una fitta rete di contatti in Siria, ha affermato che gli scontri nella zona sono in corso da circa tre settimane “mentre entrambe le parti cercano di avanzare”.
Media, l’Iran conferma l’arresto di Cecilia Sala
L’Iran ha confermato l’arresto della giornalista italiana, Cecilia Sala. Lo riferiscono i media di Stato. “Cecilia Sala, cittadina italiana, si è recata in Iran il 13 dicembre 2024 con un visto da giornalista ed è stata arrestata il 19 dicembre 2024 per violazione della legge della Repubblica islamica dell’Iran”, ha affermato l’agenzia di stampa ufficiale Irna, citando una dichiarazione del ministero della cultura. “La politica del ministero è sempre stata quella di accogliere le visite e le attività legali dei giornalisti stranieri, aumentare il numero di media stranieri nel Paese e preservare i loro diritti legali”, prosegue il comunicato, citato da Irna. “È stato aperto un fascicolo sulla cittadina italiana Cecilia Sala, e sono attualmente in corso le indagini. Il suo arresto è avvenuto in base alla normativa vigente. Saranno forniti ulteriori dettagli se la magistratura lo riterrà necessario”, ha aggiunto.
Sybiha in visita non annunciata a Damasco per incontrare al-Jawlani
Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, è arrivato senza preavviso a Damasco per incontrare il capo del gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (Hts) e leader de facto della Siria, Abu Mohammed al-Jawlani. A dare la notizia è Ukrinform, che cita Arab News e Syrian Television.
Lo scorso 27 dicembre il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino, Heorhii Tykhyi, aveva rivelato che l’Ucraina aveva già stabilito contatti con le nuove autorità siriane ed era pronta a ripristinare le relazioni diplomatiche se il nuovo governo avesse revocato il riconoscimento della violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina da parte del regime caduto di Bashar al-Assad.
Siria, le unità dell’Idf avanzano nella zona cuscinetto: perquisiti edifici governativi a Madinat-al-Baath
Le truppe delle Forze di difesa israeliane che operano nel sud della Siria sarebbero avanzate nella città di Madinat al-Baath, nel governatorato di Quneitra. I media locali siriani affermano che le forze israeliane sono entrate in diversi edifici governativi della città per perlustrarli. L’Idf non ha rilasciato alcun commento al momento. Madinat al-Baath – scrive il Times of Israel’, che riporta la notizia – si trova all’interno della zona cuscinetto tra Israele e Siria, nella quale l’Idf è entrato dopo la caduta del regime di Assad.
Hamas, 45.541 morti a Gaza: 27 nelle ultime 24 ore
Dall’inizio della guerra a Gaza sono morti 45.541 palestinesi e 108.338 sono rimasti feriti. Lo ha riferito il ministero della Salute della Striscia, gestito da Hamas, precisando che nelle ultime 24 ore in 27 hanno perso la vita.
Netanyahu: “Ricorderemo sempre Carter per il primo trattato di pace”
In un messaggio stringato, apparentemente dal suo letto d’ospedale, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha inviato le condoglianze del governo al popolo americano e alla famiglia Carter per la morte dell’ex presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter, morto ieri all’età di 100 anni. “Ricorderemo sempre il ruolo del presidente Carter nel forgiare il primo trattato di pace arabo-israeliano firmato dal primo ministro israeliano Menachem Begin e dal presidente egiziano Anwar Sadat, un trattato di pace che ha retto per quasi mezzo secolo e che offre speranza alle generazioni future”, scrive Netanyahu su X. Netanyahu si sta riprendendo in ospedale dopo l’intervento di rimozione della prostata effettuato ieri all’Hadassah Medical Center di Gerusalemme.
Iran: “In Siria un governo inclusivo che preservi l’unità del Paese”
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato, in una conferenza stampa con il ministro degli Esteri omanita Badr al-Busaidi in visita a Teheran, che l’Iran sollecita la formazione di un governo inclusivo in Siria. “L’Iran sottolinea la necessità della preservazione dell’integrità territoriale e dell’unità della Siria, nel rispetto di tutti i gruppi etnici e le religioni di quel Paese”, ha aggiunto. Araghchi ha anche accennato a uno scambio di messaggi con gli Stati Uniti e ha affermato: “L’Iran continuerà a inviare i messaggi necessari agli Stati Uniti tramite l’ambasciata svizzera a Teheran. Tuttavia, nessun messaggio è stato consegnato durante l’attuale visita del ministro degli Esteri omanita”. Secondo l’IRNA, Busaidi ha affermato che il suo Paese sostiene l’indipendenza della Siria e ritiene che nessun Paese debba interferire negli affari di questo Paese.
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