Si è tenuta stamattina, lunedì 30 dicembre, in frazione Villar di Bagnolo la commemorazione dei caduti dell’eccidio perpetrato dai nazifascisti il 30 dicembre 1943. L’atroce evento portò alla morte di ventidue partigiani e lasciò decine di famiglie senza nulla a causa di saccheggi e incendi che distrussero case e fienili.
La cerimonia tenutasi stamattina, organizzata dal Comitato Provinciale dell’associazione Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra, in collaborazione con il Comitato Intercomunale per la Valorizzazione della Resistenza e il Comune di Bagnolo Piemonte, è iniziata con il ritrovo al cippo in località San Rocco, a un chilometro da Villar.
Il monumento sorge nel luogo dove, il 30 dicembre 1943, furono trucidati ventidue partigiani durante la Guerra di Liberazione. Un omaggio floreale con alloro e garofani rossi è stato deposto sia presso il cippo sia alla lapide dei caduti bagnolesi della Seconda Guerra Mondiale, situata alla base del campanile della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. Alle 10 si è celebrata una messa officiata dal parroco don Osvaldo Malerba.
Alla fine della funzione religiosa, il presidente provinciale dell’associazione Famiglie dei Caduti, Chiaffredo Maurino, che è anche vicesindaco di Bagnolo, ha portato i suoi saluti. In assenza del sindaco Roberto Baldi, è intervenuta a nome dell’amministrazione comunale l’assessora Roberta Castagno.
Tra i presenti alla cerimonia: il vicepresidente del Consiglio Regionale Franco Graglia, che ha tenuto l’orazione ufficiale in chiesa, Paolo Allemano, presidente dell’ANPI, e i rappresentanti dei Comuni aderenti al Comitato della Resistenza di Montoso: Barge, Bibiana, Bricherasio, Cavour, Campiglione Fenile, Garzigliana, Lusernetta, Luserna San Giovanni e Villafranca Piemonte.
Romina Bruno Franco, vicepresidente del Comitato Intercomunale della Resistenza e assessora del Comune di Barge, è intervenuta per portare i saluti del sodalizio. A seguire, Chiaffredo Maurino, in qualità di organizzatore dell’evento e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra, ha condiviso alcune riflessioni, affiancato da Luigi Becchio, consigliere nazionale dell’associazione e presidente dell’associazione Orfani di Guerra di Torino. Un momento particolarmente toccante è stato il racconto di Chiaffredo Maurino, omonimo del vicesindaco e ultimo sopravvissuto all’eccidio.
All’età di 99 anni, Maurino ha ricordato come riuscì a fuggire dai nazisti: “Dopo l’8 settembre ero fuggito dalla chiamata alla leva e lavoravo per un calzolaio, Battista Chiappero, il cui nome è inciso su quella lapide. Quando arrivarono i tedeschi, mi allarmai subito perché ero considerato un disertore. Riuscii a fuggire abbattendo una porta e nascondendomi in un fosso. I tedeschi iniziarono a sparare, uccidendo i ventidue uomini i cui nomi oggi sono sul cippo. Io ebbi la fortuna di salvarmi”.
[Chiaffredo Maurino 99 anni unico sopravvissuto all’eccidio di Villar di Bagnolo]
Il Comune di Bagnolo, insignito nel 2017 della medaglia d’oro al merito per i militari e i civili caduti all’epoca, ha visto la presenza di tre orfani di guerra nati poco prima dell’eccidio. Ventuno associazioni civili e militari hanno preso parte alla commemorazione con i rispettivi gonfaloni. Tra i partecipanti, anche il maresciallo Davide Martilla della stazione locale dei Carabinieri e rappresentanti delle forze armate.
Una curiosità: ha partecipato anche la presidente della sezione Caduti di Tradate, in provincia di Varese, insieme ai presidenti delle sezioni cuneesi. La cerimonia si è conclusa con un rinfresco conviviale nel salone parrocchiale.
Nel corso dell’evento, il vicesindaco Chiaffredo Maurino ha illustrato un’iniziativa che prenderà il via nel nuovo anno: “Abbiamo avviato, in collaborazione con i Comuni del Comitato Intercomunale della Resistenza, un progetto scolastico che partirà a gennaio. Lo storico Giorgio Di Francesco di Barge terrà una lezione sulla Guerra di Liberazione per gli studenti delle classi terze medie dei sette comuni aderenti. Le lezioni, che proseguiranno fino al 25 aprile, offriranno ai giovani un’occasione preziosa di approfondimento storico e culturale”.
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