La Pallacanestro Trieste alla prova derby. Christian: “Lavorare bene a rimbalzo”

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Alle 18.30 di oggi, domenica 29 dicembre, il PalaTrieste ospita uno dei match clou della 13° Giornata della Regular Season della LBA, il derby tra la Pallacanestro Trieste e la Reyer Venezia. Reyer Venezia che, secondo quanto riporta il sito ufficiale del club biancorosso, arriva in città dopo tre sconfitte e solamente all’undicesimo posto in classifica, ma non è assolutamente una squadra da sottovalutare.

Nonostante le sole quattro vittorie ottenute in LBA, ha un roster allestito per giocare l’Eurocup ma a causa dei tanti infortuni non ha mai trovato il ritmo giusto sia a livello di gioco che a livello di risultati. Da segnalare in particolare l’avvicendamento tra Munford, grande colpo estivo finito sotto i ferri già a inizio stagione, e McGruder, ex Olimpia Milano che lo ha sostituito. 

La Reyer di Spahija

Gli avversari (Fonte Ufficio Stampa Pallacanestro Trieste) – Il gruppo agli ordini di Coach Neven Spahija è fisicamente e atleticamente dominante, mentre per ora a mancare sono state l’intesa in campo tra i giocatori e la continuità: Venezia vive sul talento individuale dei giocatori perimetrali e sullo strapotere degli interni, situazione che la rende sì battibile, ma allo stesso tempo temibilissima e capace di battere chiunque.

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Tyler Ennis è la cosiddetta “testa del serpente”: primo per punti (16,3) e anche per assist (6,5), dal play canadese passa tanto della produzione offensiva veneziana. Preferisce attaccare il pitturato dal palleggio per segnare o servire un compagno piuttosto che tirare da lontano, ma in questa stagione si sta dimostrando affidabilissimo anche da tre con un convincente 50% seppur con poco più di due tentativi di media a partita. Davide Moretti è chiamato a dare ordine all’attacco dalla panchina, tuttavia ha saltato le ultime partite per infortunio e così la palla è finita spesso nelle mani di Davide Casarin, non sempre affidabile nel ruolo ma di ottima stazza e fisicità.

Rodney McGruder dovrebbe essere il principale pericolo sul perimetro nel ruolo di guardia e porta alla causa un importante volume di tiro da tre, però l’impressione è che il suo impatto non sia sufficiente per rimpiazzare quello che la squadra si aspettava da Munford. Il reparto guardie è completato dall’ex più atteso della giornata: Juan “Lobito” Fernandez, che a Trieste non ha certo bisogno di presentazioni anche se è ormai nella fase finale della carriera.

Jordan Parks interpreta il ruolo di ala a modo suo, ovvero cercando ad ogni costo di avvicinarsi al canestro con intenzioni bellicose: anche in questo elemento chiave del roster veneziano a spiccare sono le doti atletiche e fisiche, mentre la precisione dall’arco scarseggia così come la capacità di coinvolgere i compagni. Carl Wheatle, arrivato dopo una stagione da rivelazione a Pistoia, dovrebbe replicare in scala ridotta dalla panchina le doti migliori di Parks e dare qualcosa in più al tiro, ma al momento sta litigando con il canestro.

Kyle Wiltjer è grande e grosso e soprattutto non ha paura di prendersi tanti tiri da fuori nonostante giochi da “numero quattro”: Coach Spahija lo sfrutta spesso e volentieri per aprire il campo ma, anche se sulla carta dovrebbe essere il complemento ideale per il centro Kabengele, per adesso un rendimento individuale fatto di alti e bassi non si sta traducendo in risultati di squadra. Aamir Simms viaggia a poco più di venti minuti di media e chiude un reparto ali in cui il minutaggio è ben distribuito ma nessuno sta riuscendo a portare quello che serve per far decollare la stagione della Reyer.

Mfiondu Kabengele è probabilmente il centro più dotato fisicamente del campionato, e nei dintorni del ferro non ha eguali: viaggia con una doppia doppia abbondante di media ed è difficilissimo da fermare quando riceve nel pitturato. Amedeo Tessitori, sicuramente meno dirompente a livello atletico ma con grande esperienza in LBA, dà fiato al collega per poco più di dieci minuti a partita, che riesce spesso a convertire in qualche canestro ad alta percentuale da vicino. 

Alla vigilia del match coach Jamion Christian ha parlato in conferenza stampa, ecco la sua analisi.

Christian: “Ci piacerebbe arrivare in Coppa Italia”

“Questo gruppo vive e gioca con una gioia incredibile. Quindi, questa settimana non è stata difficile. Erano entusiasti di avere un giorno libero per Natale, ma anche di tornare ad allenarsi.

Hanno riconosciuto il percorso che stiamo facendo e la qualità della squadra che affronteremo domenica, quindi erano ansiosi di tornare al lavoro. Venezia è una squadra che, per tutto l’anno, ha affrontato un’enorme quantità di difficoltà, tra infortuni e acciacchi.

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Non possiamo controllare ciò che succede a loro. Anche noi abbiamo avuto la nostra dose di difficoltà, quindi non possiamo preoccuparci di quello che accade agli altri. L’unica cosa che possiamo controllare è il nostro impegno, la nostra concentrazione e la nostra costanza domenica. Siamo consapevoli che Venezia è una squadra molto forte e che da anni è ai vertici in questo campionato.

Sono ben allenati, hanno giocatori di altissimo livello, ma penso che anche noi abbiamo giocatori eccellenti, che stanno mostrando un livello di fame e determinazione davvero eccezionale in questo momento. La nostra fisicità sarà molto importante.

Entrambe le squadre sono eccezionali a rimbalzo, sia in attacco che in difesa. Entrambe sono davvero solide nella difesa a metà campo, quindi sarà fondamentale lavorare bene a rimbalzo e in difesa, assicurandoci che, in attacco, riusciamo a trovare gli spazi necessari per creare opportunità facili per noi. Sono la miglior squadra del campionato nel difendere i tiri da due, credo con una percentuale del 46%, un dato straordinario.

Questa percentuale potrebbe essere una delle migliori al mondo nel difendere il tiro da due. Dovremo essere pazienti, muovere il pallone nel modo giusto e coinvolgere tutti. La forza della nostra squadra è sempre nei cinque giocatori in campo che giocano insieme come una cosa sola e trovano il modo di restare nel ritmo giusto.

Quello che è interessante del basket europeo sono i momenti chiave durante la stagione, e la Coppa Italia è ovviamente uno di questi. Ogni squadra, all’inizio dell’anno, la segna come un obiettivo da raggiungere. Quindi, la possibilità di qualificarci è chiaramente molto importante per noi. So che ci sono molti ragazzi nello spogliatoio entusiasti per questa opportunità, ma anche per il lavoro necessario questa settimana in allenamento, consapevoli della sfida che ci aspetta domenica.

La Coppa Italia è un grande torneo, con squadre molto competitive e grandi allenatori. Ci piacerebbe farne parte. Abbiamo ancora un po’ di lavoro da fare prima di arrivarci.”

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