La Fiorida: un’azienda agricola unica nel suo genere, non soltanto in Italia

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Una realtà unica nel suo genere, non solo in Italia ma anche in Europa: La Fiorida è una vera fattoria in cui la tradizione ispira e distingue ogni gesto, per un’unicità che si percepisce immediatamente ad ogni visita.

Ogni giorno le materie prime vengono lavorate nel caseificio e nel macello interni all’azienda; i prodotti finiti ossia formaggi, carni e salumi, sono poi venduti nello Spaccio Vendita e nello shop-online oppure impiegati per la preparazione dei piatti proposti agli ospiti dei ristoranti e dell’agriturismo.

Tutto ciò dà vita a una realtà produttiva la cui filiera di qualità si racchiude in pochi metri ma sa anche aprirsi tanto alle grandi eccellenze, quanto alle piccole produzioni più caratteristiche del territorio.

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Le origini

La storia di questa azienda agricola è legata alla passione per gli animali del fondatore Plinio Vanini: cresciuto a diretto contatto con allevatori anche negli alpeggi estivi, fa tesoro degli insegnamenti ricevuti dal nonno Elia Ciapponi e dall’amico Camillo Bottà, per concretizzare nel 1983 il sogno di un piccolo allevamento a Sacco, in Val Gerola, che presto crescerà e si sposterà nel fondo valle.

Qui matura la scelta di crescere e di dar vita a un progetto strutturato e organizzato in modo moderno, fondando appunto La Fiorida. Una realtà che crescerà esponenzialmente negli anni: dalla stalla con le vacche di razza Bruna al caseificio, dal macello allo Spaccio Vendita, dall’ospitalità al Ristorante Quattro Stagioni fino ad arrivare al ristorante stellato La Preséf e al titolo di Bike Hotel.

Passaggio generazionale

A spingere ulteriormente verso il futuro è stato l’ingresso in azienda di Viola Vanini, figlia di Plinio, avvenuto nel 2020 una volta completati i suoi studi con la laurea in Biotecnologie Veterinarie.

Da piccola aspettava solo la domenica o le vacanze scolastiche per essere “premiata” e seguire suo padre mentre accudiva le vacche. A 29 anni ha preso in mano le redini dell’allevamento, accompagnata da un team di giovani cresciuti come lei in fattoria, e rappresenta la seconda generazione de La Fiorida. Nella storia de La Fiorida, il 2022 sarà ricordato per l’inaugurazione della “Stalla Nuova”: La Fiorida, in occasione del suo “ventennale”, ha rinnovato il proprio impegno nel garantire la qualità dei prodotti a partire dalle materie prime e, nel caso della filiera lattiero-casearia, elevati standard di benessere alle vacche allevate.

La nuova realizzazione, infatti, si sviluppa su 6.500 metri quadri (più di tre volte della precedente stalla) e ospita il medesimo numero di capi (220 vacche di razza Bruna), a cui sono dedicate tutte le più moderne tecnologie d’allevamento: da un’alimentazione controllata e personalizzata mediante robotizzazione, sino alla mungitura automatica “spontanea”, in grado di assecondare il ritmo naturale dei singoli capi, uscendo dallo schema fisso delle due mungiture giornaliere. Una struttura che, grazie all’aumento dell’estensione di pannelli fotovoltaici e all’integrazione con un nuovo impianto di biogas che sfrutta la raccolta delle deiezioni dell’allevamento, contribuisce al raggiungimento dell’autosufficienza energetica del fabbisogno giornaliero globale de La Fiorida.

L’azienda nel suo complesso può definirsi sostenibile anche sotto questo aspetto, grazie a pannelli solari per un totale valore nominale di 450 kW; alla caldaia a cippato alimentata per il 100% da scarti di segheria e che produce acqua calda sanitaria e per il riscaldamento, così come quella fredda usata per il raffrescamento delle camere e degli ambienti comuni; e al già citato impianto di biogas, dotato di due motori da 22 kW alimentati con i gas provenienti dagli scarti della stalla per la produzione di energia.

Una questione di alta qualità

Nel 2013 La Fiorida ha ottenuto il riconoscimento della stella Guida Michelin per il Ristorante La Présef, grazie alla quotidiana valorizzazione dei prodotti “a chilometro zero” dell’azienda agricola e del territorio nelle creazioni dello chef Gianni Tarabini. Questo riconoscimento è stato riconfermato ininterrottamente sino ad oggi.

Inoltre dal 2021 la Guida Michelin attribuisce a La Preséf anche la Stella Verde, riconoscimento con cui identifica i ristoranti all’avanguardia nel campo della sostenibilità, che si fanno carico delle conseguenze etiche e ambientali della loro attività e che lavorano con produttori e fornitori sostenibili per evitare sprechi e azzerare l’impronta della loro filiera, rapportandosi in modo etico e inclusivo con i produttori locali.

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A ottobre 2015, in occasione della presentazione della guida Ristoranti d’Italia 2016 de Il Gambero Rosso, La Présef è stata anche insignita del premio speciale “Gusto e Salute” con la motivazione “quando la sostenibilità è forma e sostanza. Valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti attraverso una cucina naturale e sana, nel pieno rispetto della terra, dell’ambiente e dell’uomo”.

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