Gli angeli (senz’ali) della logistica, così prende piede l’era post-umana nei magazzini europei della Gdo

Lo sentite il ronzio? Dovrete abituarvene. È un rumore in sottofondo: sordo, continuo e vibrante. È un rumore che assomiglia molto a quello dei droni che poco alla volta (e per la verità non senza difficoltà) incominciano a popolare a vario titolo, militare e non, i nostri cieli, dato che la recente serie di avvistamenti nel New Jersey è solo la punta di un iceberg che ridisegna il trend futuro della logistica commerciale, anche in Italia dato che proprio nei giorni scorsi a San Salvo in Abruzzo Amazon, con l’autorizzazione di Enac, ha consegnato con successo i suoi primi pacchi volanti.

Assomiglia, appunto, a quel ronzio. Ma è cosa diversa, e proviene esattamente dall’altro capo della complessa e in continua evoluzione catena del valore della logistica. Migliaia di scatole, imballaggi, confezioni e pacchi di forma e volumi differenti in uscita 24/7/365 dai quartier generali della produzione globale per raggiungere gli hub regionali di stoccaggio ed esser rimbalzati di nuovo verso le destinazioni finali nel minor tempo possibile — Harder, Better, Faster, Stronger per dirla con i Daft Punk. Obiettivo: soddisfare a qualunque costo una clientela volubile, tendenzialmente infedele, certamente sempre più viziata dal modello Prime.

A qualunque costo: e quindi, se a valle della supply chain l’ultimo miglio delle consegne appare ancora un far west popolato da camioncini che congestionano le arterie cittadine e parcheggiano in doppia fila davanti all’uscio di casa, come sottolineato in una ricerca di McKinsey dal titolo «The State of Last-Mile Delivery», è forse la logistica di magazzino — quella che si occupa cioè nel back office dei nostri desideri di consumo, dell’organizzazione delle scorte e della tempistica delle forniture — a sperimentare (facendo tesoro delle esperienze lean e di automazione intelligente già introdotte nei settori industriali dell’automotive) le soluzioni più all’avanguardia per semplificare, ottimizzare e provare a rendere di nuovo generatrice di margini un business ad alta pressione.

Ne è un esempio ciò che sta accadendo in Lussemburgo, e per la precisione a Dudelange, un sobborgo a mezz’ora di autostrada dalla capitale eponima. Qui il grande magazzino di Auchan Retail sta sperimentando fra i primi il sistema Skypod, sviluppato dalla francese Exotec. La società, un ex unicorno che secondo il Financial Times è all’ottavo posto tra le mille aziende europee a più rapida crescita, progetta infatti robotica mirata per la logistica, con dispositivi autonomi che navigano nei corridoi del magazzino, selezionando gli articoli con velocità e precisione. Fra cui, appunto, gli Skypod, un sistema di prelievo ordini per il settore retail, e-commerce e industriale con robot in grado di scalare scaffalature fino a 12 metri di altezza e recuperare in modo autonomo le cassette contenenti i prodotti per poi consegnarle alle stazioni di prelievo, che possono essere gestite da personale addetto oppure in modo automatico. Praticamente un sistema di logistica post-umana. 

D’altronde, per abbassare i costi unitari, tagliare drasticamente i lead time (ovvero il tempo che intercorre tra l’inizio e la fine di un processo) e fare della precisione il proprio marchio di fabbrica, i rivenditori continuano ad aumentare gli investimenti in sistemi di magazzino automatizzati di anno in anno. Secondo Grand View Research, per dare una grandezza, questi raggiungeranno i 51,12 miliardi di dollari entro il 2030. «In un contesto di incertezza economica globale, prolungata carenza di manodopera e crescenti aspettative dei consumatori, l’automazione dei magazzini emerge come un’interessante opportunità di mercato» ragiona Christian Resch, partner della divisione Growth Equity di Goldman Sachs Asset Management.
 
Exotec in Lussemburgo ha così installato 37 robot (tecnicamente sono degli Agv, acronimo che sta per Automated Guided Vehicle) per automatizzare l’evasione degli ordini: una rete di scaffalature alte un metro in cui gli Skypod (assomigliano a dei Roomba, solo che sono quadrati e molto più veloci) manovrano in modo autonomo ed efficiente in tutte le direzioni per estrarre i prodotti da 15.300 contenitori. 

Quindi li portano in una delle tre stazioni di picking, dove completano l’ordine. I sistemi automatizzati aumentano la produttività del magazzino fino a 915 ordini all’ora. Droni senz’ali, in pratica, che scorrazzano ronzanti senza sosta in uno spazio dove l’uomo è solo il supervisore finale. In totale, dal magazzino di Dudelange vengono preparati 160 mila ordini all’anno, che vengono consegnati attraverso punti di distribuzione in tutto il Lussemburgo. 

E, in un’epoca dove tutto è misurabile, i risultati della svolta hi-tech di Auchan in Lussemburgo sono netti: «Il sistema Skypod che abbiamo appena installato occupa solo 749 metri quadrati di superficie, mentre il nostro sistema precedente occupava 2.200 metri quadrati di spazio — afferma Nicolas Gueuzurian, direttore marketing e e-commerce di Auchan Retail Luxembourg —. Dopo un mese e mezzo di transizione, il numero di prodotti disponibili nell’Auchan Drive è aumentato del 17%, portandone il totale a più di 13 mila, migliorando ulteriormente l’esperienza di acquisto per i nostri clienti. Grazie a questo blocco funzionale, già a settembre abbiamo potuto aprire due nuove filiali, servendo così ancora meglio il territorio lussemburghese».

Una tecnologia che, malgrado la sua giovane età, si è dimostrata così affidabile da convincere anche, fra gli altri, Decathlon, Cdiscount, Leclerc e Carrefour, da Ups Healthcare, Savio Macchine Tessili, Tannico e Odpiù. Una tecnologia che da pochi mesi è infatti sbarcata anche in Italia grazie a una partnership fra la società con sede a Lille e l’italiana Errevi Automation: «Stiamo crescendo rapidamente, sia in Francia che a livello internazionale, specialmente in Europa — spiega Rémy Malchirand, Evp Sales Western Europe di Exotec —. In Italia, un Paese in cui siamo orgogliosi di aver già collaborato con diversi clienti e brand noti, siamo convinti che i nostri sistemi scalabili, flessibili, ad alta intensità di stoccaggio ed elevate prestazioni possano soddisfare le esigenze di molti attori della logistica».