Lo rende noto Arera precisando che “nonostante gli aumenti, la spesa annuale il regime di Maggior Tutela si attesterà a 523 euro.
Roma – Aumenti in arrivo per le bollette della luce tra crisi economica, tensioni geopolitiche e aumento dei prezzi. Nel primo trimestre del 2025, la bolletta elettrica per il ‘cliente tipo’ vulnerabile servito in Maggior Tutela aumenterà del 18,2%. Lo rende noto Arera in un comunicato precisando che “nonostante gli aumenti, la spesa annuale per l’utente tipo vulnerabile in regime di Maggior Tutela si attesterà a 523 euro nel periodo compreso tra il 1° aprile 2024 e il 31 marzo 2025. Tale valore rimane inferiore del 2,1% rispetto ai 534 euro registrati nel periodo precedente (1° aprile 2023 – 31 marzo 2024)”.
Il servizio di Maggior Tutela serve circa 3,4 milioni di clienti. Tutti coloro che sono vulnerabili, anche quelli attualmente nel mercato libero, hanno il diritto di passare alla Maggior Tutela. Si tratta di cittadini di oltre 75 anni, percettori di bonus sociale, soggetti disabili, residenti in moduli abitativi di emergenza o in isole minori, utilizzatori di apparecchiature salva-vita. Se il cliente non risulta già identificato come vulnerabile, dovrà attestare la propria condizione compilando un modulo di autocertificazione. Vulnerabili e fragili, considerando questi ultimi come coloro che versano in condizioni di particolare disagio economico e fisico.
L’aumento per il prossimo trimestre è riconducibile a diversi fattori: il perdurare delle tensioni geopolitiche in alcune aree strategiche e il rialzo stagionale dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica, correlato alle quotazioni del gas naturale in vista della stagione invernale. L’analisi delle singole componenti evidenzia che l’aumento della spesa è principalmente dovuto ai costi di acquisto dell’energia elettrica e alle relative perequazioni (complessivamente +16%) e ai costi di dispacciamento (+2,4%). Le variazioni delle altre voci si compensano sostanzialmente tra loro: gli oneri generali di sistema registrano una diminuzione del 2,7%, mentre la spesa per il trasporto e gestione del contatore segna un aumento del 2,5%.
Un recente studio di Ecco, think tank dedicato al cambiamento climatico ha evidenziato che le bollette del gas per la stagione fredda appena iniziata saranno le più care di sempre. A Milano per esempio, tra novembre ed aprile, una famiglia di tre persone spenderà 1.403 euro per riscaldare un’abitazione di 70 metri quadri, cioè il 20% in più rispetto al picco della crisi energetica e il 68% in più rispetto all’ultimo inverno pre-Covid (2019-2020). Rincari simili anche a Roma, dove una famiglia di tre persone arriverà a 1.398 euro. Saranno invece un po’ più contenuti a Palermo, dove la bolletta salirà a 828 euro.
Ecco ha anche analizza le cause dei rincari. La prima è la risalita dei prezzi all’ingrosso del gas naturale in Europa, in aumento negli ultimi mesi per le diffuse tensioni geopolitiche e oggi a 48 euro al Megawattora, prezzo più che doppio rispetto a quelli storici. La seconda ragione è legata al fatto che dallo scorso anno il governo italiano ha cancellato tutte le misure introdotte durante l’emergenza per calmierare i prezzi, dallo sconto sull’Iva all’azzeramento degli oneri di sistema. Resta solo il bonus sociale per le famiglie con Isee basso.
Sulle bollette di luce e gas, Arera ha approvato alcune norme relative ai contratti, che entreranno in vigore dal primo gennaio 2025. Nello specifico, si prevede che i fornitori seguano alcune procedure specifiche con cui comunicare eventuali modifiche dei prezzi. Le nuove regole sono inserite nella delibera 395/2024/R/com e puntano a diffondere una maggiore consapevolezza fra i consumatori. Eventuali aumenti devono essere comunicati con un preavviso non inferiore a tre mesi dalla loro entrata in vigore. Se il prezzo applicato al cliente invece si riduce, può bastare un preavviso di un mese. Questi tempi si applicano alla variazione unilaterale e al rinnovo, non alle evoluzioni automatiche di prezzo.
In questo caso i clienti saranno già informati sulle modifiche dei prezzi, che sono stabilite “in automatico”. Spesso infatti i fornitori del mercato libero di luce e gas specificano il tipo di prezzo applicato dal 13esimo mese già al momento della sottoscrizione. Se i cambiamenti delle condizioni contrattuali o i rinnovi con aumento del prezzo non vengono comunicati nei tempi e nei modi previsti, questi non potranno essere applicati. La fornitura deve perciò continuare alle condizioni precedenti. Il cliente ha inoltre diritto a un indennizzo automatico di 30 euro in caso di variazione comunicata in ritardo.
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