Pista da Bob a Cortina, la Regione investe 3 milioni

La Regione, in sintesi, metterà sul piatto un milione di euro l’anno nel triennio 2025-2027 per supportare lo sviluppo del business dello Sliding centre. Gli oneri correnti (500 mila euro) verranno utilizzati per sostenere le spese dell’impianto. Gli oneri in conto capitale (500 mila euro) – utilizzabili solo per costruire o acquistare materiali – potrebbero essere utilizzati per acquisire i bob che saranno usati durante la pre-omolgazione di marzo 2025 o comunque per il futuro servizio di taxi bob.

La Regione concorrerà al finanziamento delle spese per la gestione delle opere sportive del Comune di Cortina connesse allo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici Milano Cortina 2026.

Il collegato, al punto 2, informa che “Agli oneri correnti derivanti dall’applicazione del presente articolo, quantificati in euro 500.000,00 per ciascuno degli esercizi 2025, 2026 e 2027, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 06 Politiche Giovanili, sport e tempo libero, Programma 01 Sport e Tempo Libero, Titolo 1 Spesa corrente del bilancio di previsione 2025-2027”.

Al punto 3, poi, aggiunge: “Agli oneri in conto capitale – che possono essere utilizzati solo per la costruzione o l’acquisto dei materiali – derivanti dall’applicazione del presente articolo, quantificati in euro 500.000,00 per ciascuno degli esercizi 2025, 2026 e 2027, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 06 Politiche Giovanili, sport e tempo libero, Programma 01 Sport e Tempo Libero, Titolo 2 Spesa in conto capitale del bilancio di previsione 2025-2027”.

Lo stanziamento di tali fondi era stato anticipato a parole dall’assessore al Bilancio della Regione Veneto, Francesco Calzavara, durante lo Sport Business Forum: «La Regione, nel corso del prossimo bilancio, farà un collegato alla legge di stabilità, per stanziare un milione di euro per la legacy delle Olimpiadi», aveva detto Francesco Calzavara. «È noto che le piste da Bob non producono grande economia o sostenibilità, hanno almeno per un periodo la necessità di un supporto di carattere pubblico. È inutile nascondersi. Ma se questo ci crea un indotto economico per la località, è chiaro che quello che investo per mantenere la pista da Bob genera un’economia positiva».

L’assessore al bilancio, contattato il 27 dicembre, ha confermato quando affermato nei mesi scorsi: «La grande preoccupazione di tutti, terminati i Giochi, è che cali l’attenzione, ma non sarà così», dice Calzavara. «Le infrastrutture che resteranno, come la pista da bob, dovranno avere un supporto di carattere economico che possa dare continuità e la possibilità di sfruttare al meglio questa risorsa. Cosa da fare in collaborazione con le Federazioni e con gli enti preposti, che dovranno dare supporto dal punto di vista degli eventi».

La relazione interna al collegato conferma quanto sostenuto dall’assessore: “La presente norma è finalizzata a rispettare gli impegni assunti in fase di candidatura, e, in particolare, a garantire l’utilizzabilità delle opere olimpiche anche dopo la conclusione dei Giochi, in linea con lo spirito dell’Agenda olimpica 2020 che è quello di realizzare i Giochi di Milano Cortina 2026, all’insegna della sostenibilità e della legacy per le generazioni future, predisponendo fin da subito gli strumenti per porre in essere le azioni a tal fine necessarie”.

“In particolare, si intende contribuire al finanziamento della valorizzazione e della gestione delle opere sportive site nel Comune di Cortina connesse ai Giochi, tenendo presente che è prevista la pre- omologazione delle stesse nell’anno 2025. Pertanto, a partire da tale data, occorre che gli impianti dispongano di tutto quanto necessario al loro funzionamento e utilizzo non solo per lo svolgimento dei succitati Giochi, ma, in ogni caso, anche per il loro impiego nel periodo immediatamente successivo alla conclusione dell’evento olimpico”.

“Si rappresenta, inoltre, che assicurare la valorizzazione e il corretto funzionamento delle suddette opere anche dopo la conclusione dei Giochi contribuisce non solo alla diffusione della pratica sportiva, ma concorre a favorire l’impatto positivo su tutto il territorio veneto e, in particolare, bellunese”.