NAPOLI. Parla del 2025 e degli anni a venire come quelli nei quali «completeremo la rivoluzione democratica in Campania». Vincenzo De Luca traccia un bilancio delle attività della Regione nel 2024 con lo sguardo già rivolto al futuro.
LE DUE BATTAGLIE SU AUTONOMIA DIFFERENZIATA E FONDI DI COESIONE. Non senza avere prima ricordato quelle che definisce «le due grandi battaglie che abbiamo vinto: quelle contro l’autonomia differenziata e per l’accordo di coesione. Per quanto riguarda la legge Calderoli, c’è stata una grande distrazione, anche da parte dell’opposizione impegnata più nella politica politicante che nell’attenzione verso la povera gente. E invece abbiamo girato il Nord spiegando la nostra idea e questo alla fine ha pagato. Sull’accordo di coesione, abbiamo ottenuto sei miliardi di euro dopo una lunga vertenza che ci ha visto a Roma a febbraio assieme ad altri 550 sindaci campani malgrado volessero impedirci di manifestare fin sotto il ministero anche per l’autonomia differenziata. Purtroppo abbiamo perso un anno e mezzo di tempo e a questo punto non possiamo perdere nemmeno un minuto per utilizzare le risorse disponibili e aprire i cantieri e creare lavoro. Per me la politica è lavorare per la gente. Tutto il resto è fumo. E noia…».
IL BILANCIO DEL 2024. Tracciando un bilancio dell’anno che sta per chiudersi, il numero di Palazzo Santa Lucia ricorda «gli investimenti sulle politiche sociali, la legge sulla famiglia, le sedi per l’autismo, il trasporto gratuito per gli studenti, il voucher per l’attività sportiva per i bambini fino a 15 anni. Senza contare quello che è stato fatto nei campi della sanità, del trasporto pubblico locale e dell’ambiente. Quello che abbiamo fatto in Campania è superiore a qualsiasi altra istituzione comunale, provinciale, regionale, nazionale».
LO SGUARDO SUL FUTURO: LA SANITÀ E LE INFRASTRUTTURE. Ma De Luca ribadisce di voler guardare avanti («altrimenti se dovessi dire tutto quello che abbiamo fatto quest’anno staremmo fino a Capodanno…» scherza): «Siamo impegnati in obiettivi importanti. Stiamo realizzando, unica regione in Italia, dieci nuovi ospedali a cominciare dal nuovo Santobono, al Ruggi d’Aragona, dagli Incurabili, dal San Paolo, Castellammare di Stabia, Sessa Aurunca, Giugliano. Il tutto con un investimento di tre miliardi per arrivare anche, tra marzo e aprile, a essere la regione d’Italia per i tempi più brevi nelle liste di attesa». E ancora: «Per quel che concerne lo stadio Collana, a gennaio inauguriamo la piscina e partiranno subito i lavori di ristrutturazione generale e di realizzazione del parcheggio interrato di 200 posti auto».
GLI OBIETTIVI STRATEGICI PER IL 2025. Tra gli obiettivi strategici, De Luca indica anche quello «dell’autonomia idrica, dobbiamo realizzare 16 invasi collinari per essere tranquilli negli anni futuri, per le forniture di acqua potabile, per l’agricoltura e per l’industria. Inoltre, completeremo il programma di acquisto dei mezzi per il trasporto pubblico locale, con i primi treni nuovi in servizio sulla linea Napoli-Sorrento». Ma non finisce qui: «Dal punto di vista urbanistico avremo la riqualificazione completa di tutta piazza Garibaldi, con l’interramento del fascio binari dell’Eav, e la costruzione della nuova sede della Regione. Su quest’ultimo punto, a gennaio avremo il vincitore del progetto tra i cinque arrivati all’ultima selezione. Inoltre, sono in programma la realizzazione di un parco pubblico a via Ferraris e la riqualificazione San Pietro a Majella, un conservatorio di valore mondiale che cade a pezzi, con un finanziamento regionale di 15 milioni. Poi ci saranno i lavori a Città della Scienza, che senza il nostro sostegno sarebbe già chiusa da tempo, e quelli per il compostaggio di Napoli Est. Possiamo guardare a un 2025 nel quale avremo risultati straordinari».
LA ZAVORRA DEL PASSATO. Tutto questo senza dimenticare,puntualizza il presidente della Regione, che «quando ci siamo insediati abbiamo trovato debiti per dieci miliardi e ogni anno dobbiamo pagare 470 milioni di euro, 200 solo per la sanità e 270 per altri debiti. Insomma, noi gestiamo la Regione Campania buttando a mare ogni anno mezzo miliardo di euro per eredità del passato. Sarei davvero curioso di vedere altri colleghi governare con questo peso sulle spalle».
LA MANIFESTAZIONE PER LA PACE A FEBBRAIO. Infine, De Luca ricorda che «il primo febbraio faremo una manifestazione per la pace nel Duomo di Napoli. E di questo ringrazio il cardinale Domenico Battaglia. Siamo sulla linea di Papa Francesco. Mi è capitato di ascoltare proteste sui missili della Russia a Natale in Ucraina, cosa ignobile, ma non ricordo nessuno aver parlato dei quattro bambini morti di freddo a Gaza. Tranne il Papa che ha il coraggio di parlare un linguaggio di verità. Cercheremo di coinvolgere soprattutto i ragazzi, perché quello che sta succedendo nel mondo è sconvolgente e ha ricadute che noi ancora non valutiamo sulle giovani generazioni che si stanno abituando alle immagini di morte, dei massacri, dei bombardamenti come se fossero cose normali. Dovremmo vergognarci, ma nessuno ne ha parlato in Occidente tranne Macron. Per questo faremo una manifestazione per svegliare le coscienze, con un appello al cessate il fuoco immediato. Cosa, quest’ultima, che abbiamo fatto, prima regione in Italia, il 28 ottobre di due anni fa. Se ci avessero ascoltato allora avremmo centinaia di migliaia di morti in meno».
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