Il 2024 sarà ricordato come l’anno del tracollo per l’industria automobilistica europea e globale. In soli dodici mesi, il settore ha registrato oltre 150.000 licenziamenti, con un’ondata di chiusure di stabilimenti e fallimenti che hanno travolto sia i giganti del mercato come Volkswagen e Stellantis, sia l’indotto rappresentato da fornitori storici come Bosch e Continental. La crisi della domanda ha portato a un accumulo record di oltre 500.000 veicoli invenduti, stoccati nei piazzali delle fabbriche. Mentre l’Europa vacilla sotto il peso della transizione verso l’elettrico e della concorrenza cinese, i produttori cinesi come BYD investono in nuovi stabilimenti e conquistano quote insolenti di mercato. Ma nel panorama cupo del 2024, c’è un’eccezione che brilla: DR Automobiles, il marchio molisano continua a registrare una meritata crescita.
Inverno 2024
* Stellantis annuncia il prossimo avvio dei lavori per la conversione dello stabilimento di Termoli in una Gigafactory per batterie elettriche, con un investimento previsto di 2 miliardi di euro e un supporto del PNRR di circa 400 milioni.
* DR Automobiles rilascia risultati particolarmente positivi, indicando di aver registrato nel 2023 32.657 immatricolazioni in Italia, segnando una crescita del 32,5% rispetto all’anno precedente. E crescono di pari passo fatturato e utili.
* Volkswagen ha segnalato difficoltà produttive in Europa, annunciando una revisione della sua strategia per ridurre i costi, con un potenziale impatto sul numero di posti di lavoro.
* BOSCH, leader nella produzione di componenti automobilistici, ha annunciato un piano di licenziamenti per 5.000 dipendenti nei suoi stabilimenti europei, a causa del calo della domanda per motori termici.
Primavera 2024
* Stellantis ha presentato un rapporto che evidenzia una riduzione dei margini di profitto in Europa, con una flessione del 4% nelle vendite di veicoli rispetto all’anno precedente.
* DR Automobiles ha presentato nuovi modelli durante il Dealer Day 2024, ampliando la gamma dei suoi brand.
* Stellantis affronta scioperi negli Stati Uniti, con i lavoratori che protestano contro le decisioni del CEO Carlos Tavares, chiedendo il rispetto delle promesse fatte riguardo agli investimenti e alle condizioni di lavoro.
* BOSCH e altri fornitori come Continental hanno riportato perdite significative, con licenziamenti di massa in Europa, colpendo duramente l’indotto del settore automobilistico.
* L’industria automobilistica europea ha subito un duro colpo, con una riduzione del 12% delle immatricolazioni rispetto all’anno precedente, evidenziando una contrazione generale del mercato.
* I risultati negativi di Stellantis iniziano a far temere un cambiamento di rotta del progetto di Gigafactory a Termoli, attribuendo il problema alla crescente concorrenza della Cina nel settore delle batterie.
Estate 2024
* Volkswagen ha proseguito con i licenziamenti in Europa, aggiungendo altri 8.000 posti di lavoro a rischio, mentre rivede la sua presenza nei mercati internazionali.
* L’accumulo di risultati deludenti di Stellantis conferma i dubbi sulla Gigafactory di Termoli, suscitando preoccupazione tra lavoratori e istituzioni regionali e locali.
* BOSCH ha annunciato la chiusura definitiva di uno stabilimento in Francia, con 1.500 dipendenti licenziati, aggravando la crisi dell’indotto automobilistico.
* Carlos Tavares visita gli Stati Uniti per sviluppare una strategia volta a risolvere i problemi operativi e migliorare la redditività dell’azienda nel mercato nordamericano.
* Stellantis riconosce fallimenti nelle operazioni statunitensi e si prepara a competere direttamente con i produttori cinesi di veicoli elettrici, adottando una strategia multi-energia che include veicoli elettrici e ibridi.
* Un pranzo all’Eliseo di Parigi, tra i vertici del governo francese e figure di spicco del mondo imprenditoriale, tra cui Elon Musk, CEO di Tesla, Bernard Arnault di LVMH e vari altri amministratori di grandi gruppi francesi, solleva interrogativi sull’allocazione a favore della Francia degli investimenti nel comparto delle batterie per veicoli elettrici, con un impatto potenziale negativo per la Gigafactory di Termoli.
* Volkswagen ha ridotto ulteriormente la sua produzione in Europa, con una perdita stimata di 1 miliardo di euro nel secondo trimestre.
* Si conferma il disinteresse della generazione dei Millenials urbani per l’acquisto di una macchina, termica o elettrica che sia; una trasformazione culturale che butta ombre cupe sul futuro dell’industria automobilistica globale.
Autunno 2024
* DR Automobiles lancia nuovi SUV, posizionandosi come un’alternativa a costo contenuto alle grandi case automobilistiche europee, con la volontà di conquistare nuovi clienti in Italia e all’estero (Francia, Bulgaria, Spagna).
* Volkswagen annuncia l’intenzione di chiudere almeno tre stabilimenti in Germania, mettendo a rischio decine di migliaia di posti di lavoro, a causa del calo delle vendite e delle difficoltà nella transizione verso l’elettrico.
* BOSCH e altre aziende dell’indotto annunciano una perdita complessiva di 20.000 posti di lavoro in tutta Europa, sottolineando la profondità della crisi del settore.
* L’impianto Stellantis di Mirafiori registra un calo produttivo del 68,4%, e Melfi una flessione del 61,9% nei primi nove mesi del 2024.
* Al Salone dell’Auto di Parigi, l’industria automobilistica europea mostra divisioni riguardo alle future normative sulle emissioni e alla transizione ecologica, evidenziando le sfide nel raggiungere gli obiettivi climatici.
* Stellantis e CATL confermano l’investimento per la costruzione di un impianto di batterie in Spagna, rafforzando la loro collaborazione strategica per il futuro delle batterie in Europa.
* Stellantis continua a ridurre la forza lavoro negli Stati Uniti, con ulteriori tagli che riguardano 1.100 posti di lavoro, in risposta alle sfide del mercato e alla necessità di ristrutturazione.
* Un “weekend nero” per l’industria automobilistica europea a ottobre vede l’annuncio di oltre 60.000 licenziamenti, evidenziando la gravità della crisi nel settore.
* L’accumulo di veicoli invenduti raggiunge livelli record, con oltre 500.000 unità stoccate nei piazzali dei produttori europei, indicando una domanda in forte calo.
* Carlos Tavares, CEO di Stellantis, rassegna le dimissioni con effetto immediato, lasciando l’azienda in una fase critica e incassando una liquidazione (non confermata) di 100 milioni di euro.
* Suzuki celebra la produzione del quattro milionesimo veicolo presso il suo stabilimento ungherese, consolidando la posizione del paese come centro nevralgico per l’industria automobilistica.
* BYD, il più grande produttore di auto elettriche al mondo, annuncia la costruzione del suo primo stabilimento europeo a Szeged, in Ungheria, con l’obiettivo di produrre veicoli elettrici destinati al mercato europeo, creando migliaia di posti di lavoro e beneficiando i fornitori locali.
* Sulla scia delle serie difficoltà affrontate da Nissan, Honda e Nissan confermano di aver avviato negoziati per una fusione da realizzare entro il 2026, con l’obiettivo di creare il terzo più grande polo automobilistico mondiale (dopo Toyota a VW) per affrontare meglio la crescente concorrenza dei produttori cinesi sul mercato dei veicoli elettrici –ma anche per salvare Nissan dall’interesse della taiwanese Foxconn. E’ previsto che anche Mitsubishi Motors, già partecipata di Nissan, faccia parte della fusione.
La situazione dei posti di lavoro nel 2024
Si può stimare che il numero totale di licenziamenti annunciati nell’industria automobilistica e nell’indotto per il 2024 superi ampiamente i 100.000 posti di lavoro. Ecco un riepilogo delle principali cifre:
* Stellantis: fino a 45.000 posti di lavoro a rischio nella filiera.
* Volkswagen: circa 30.000 tagli di posti di lavoro solo in Germania.
* Ford: 4.000 licenziamenti annunciati in Europa entro il 2027.
* Nissan: 9.000 tagli di posti di lavoro a livello globale.
* Fornitori auto europei: oltre 50.000 licenziamenti previsti solo nel primo semestre 2024.
Considerando anche i licenziamenti non quantificati precisamente presso altre case automobilistiche e nell’indotto, è ragionevole stimare che il numero totale di posti di lavoro a rischio o già tagliati nel settore automotive per il 2024 si avvicini o superi i 150.000 a livello globale, con un impatto particolarmente significativo in Europa. È importante notare che questa stima potrebbe essere conservativa, dato che la crisi del settore è in continua evoluzione e potrebbero essere annunciati ulteriori tagli. Inoltre, l’impatto indiretto sull’occupazione in settori correlati potrebbe far aumentare ulteriormente questo numero.
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Molisano d’origine, Salvino A. Salvaggio, PhD, è un esperto nella gestione di grandi progetti e investimenti nel settore dell’innovazione. Ex capo di gabinetto per Ricerca, Sviluppo e Innovazione, nonché direttore esecutivo del più grande hub per l’innovazione del Medio Oriente, è autore di un manuale di riferimento sulla gestione degli enti culturali e di un secondo volume dedicato alla trasformazione digitale di prossima pubblicazione. Nel 2007, è stato insignito dell’onorificenza di Commendatore dal Presidente della Repubblica.
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