“Racconto sui social la vita in campagna. L’azienda del nonno è 4.0”

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di Laura Valdesi

SIENA

“Tradizione toscana e innovazione con lo sguardo al futuro, cerco di amalgamarle traendone il meglio. La prima me l’ha insegnata il nonno, che ha fondato l’azienda dal nulla. La seconda è frutto della mia inventiva”, sintetizza Paolo Nenci che adesso gestisce l’attività con il nome di famiglia. “Il contadino digitale”, è stato battezzato dal ’Gambero rosso’ per l’agricoltura divulgata sui social. “Un vulcano di idee”, si definisce lui, 33 anni, di Chiusi. Una passione esagerata per il lavoro nei campi che, a suo avviso, deve però essere fatto conoscere e valorizzato. “Adesso ho 23mila follower su Instagram, oltre 8mila su facebook, quasi 3mila su Linkedin e circa 5 mila su Tik Tok”, declina le cifre con un pizzico di orgoglio. E l’ambizione di tagliare nuovi traguardi, a maggior ragione dopo l’assegnazione nel novembre scorso, all’AgriNext Awards a Dubai, del premio ’Excellence in Agriculture – Companies – Excellence in Olive Oil Production’. Qui ha poi tenuto una conferenza parlando di ’Consumer Trends and the Future of Food & Agriculture’. “Lavoro e passione alla fine ripagano sempre”, dice Nenci.

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Di strada ne ha fatta quel bambino con le idee chiare su cosa fare da grande.

“Avevo 9 anni, dissi ai genitori che volevo studiare agraria e portare avanti l’azienda del nonno. Dopo la terza media decisi di frequentare l’istituto tecnico ’Le Capezzine’ a Cortona. Una volta diplomato volevano che facessi l’università, agraria. Ma puntai i piedi, non era quello che desideravo quanto mettermi subito alla prova”.

Come andò?

“Nonno diventò il datore di lavoro, non fu semplice. Ero cresciuto con loro ma giustamente mi trattava come un dipendente. Soprattutto aveva un modo di fare agricoltura per me troppo antico in base agli studi fatti. Un anno sono rimasto, dal 2011 ho lasciato lavorando in varie aziende del Nobile di Montepulciano con successo”.

La svolta a fine 2016.

“Nonno, che è classe 1934, avvertiva il peso dell’attività. Io lo informai che mi avrebbero assunto dove lavoravo a tempo indeterminato e non sarei più potuto andare ad aiutarlo. La faccio breve. Facemmo una riunione di famiglia e mi dissero che avrei avuto più libertà. Nonno è rimasto proprietario, io adesso gestisco l’azienda”.

Così inizia a fare le dirette social.

“Fra il 2016 e il 2017 comprai un cavalletto ad altezza uomo per raccontare su facebook la mia giornata tipo. Spiegavo come crescono i grappoli d’uva, mostravo la potatura. Mi ero accorto che le persone nel fare acquisti al supermercato non sapevano quanto sacrificio c’era dietro ciò che compravano. Una vita diversa dai ragazzi della mia età, avevo 25 anni, che finì però per incuriosire. E nel 2019 arrivò la sorpresa”.

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’Il Gambero rosso’…

“Mi scrissero che mi aveva dedicato un’intera pagina, andai a vedere. Scoprii di essere stato definito ’primo contadino digitale’. Mi piacque”.

Da allora, tassello dopo tassello, l’azienda è cambiata.

“Dal 2020, grazie a partner tra i quali Fondazione Mps, segretariato di Prima, Siena Food Lab e Agricolus srl di Perugia, ho una stazione meteo. Ed un software interno che dà accesso a vari satelliti con foto in diretta della produzione che mi consentono di intervenire in modo mirato. Dando, per esempio, il concime nel punto in cui c’è necessità. Agricoltura di precisione, per intendersi. Ma le dimensioni dell’attività non consentono quella 5.0, preferisco far lavorare le persone invece delle macchine”.

Chi l’aiuta nell’azienda?

“Da un anno e mezzo la mia compagna Sharon Mazzeo che è esperta di informatica e anche mio padre Marco, da quando è andato in pensione”.

Adesso il nonno Franco cosa dice alla luce dei tanti successi?

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“E’ felice perché mi vede soddisfatto ma certo questo scorcio di Toscana che considerava il suo feudo, un po’ il paradiso terrestre privato, è molto cambiato. Vengono anche a fare dei tour gli stranieri soprattutto nella bella stagione”.

Il sogno nel cassetto?

“Sono stato molto impegnato dal progetto agricamper, spero che possa consentire di ingrandirmi e assumere quella persona fissa interna di cui ho bisogno, fino al 2022 ho fatto tutto da solo. Niente cinema, né amici, non dormivo neppure per occuparmi della parte social. Quanto al sogno 2025…. Una piattaforma on line accessibile per fare formazione a cui possono accedere tutti guardando video-lezioni sull’agricoltura, in particolare su olio e vino a cui avevo già lavorato anni fa”.



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