La Pallacanestro Varese affronta domani, sabato 28 dicembre alle ore 20:30, in casa nell’anticipo di campionato Napoli dopo la trasferta di Reggio Emilia dove i biancorossi hanno resistito 20′ prima di arrendersi ai lunghi reggiani. Voglia di riscatto da mettere subito in campo contro una Napoli reduce dal primo successo in campionato al supplementare con Scafati.
Nel roster della formazione affidata a Giorgio Valli dopo la separazione avvenuta a metà novembre con il coach della passata annata Milicic, sono avvenuti vari cambiamenti per cercare di ristabilire la rotta verso la salvezza. Via Copeland, a Verona nello scambio con Pullen, via Dreznjak, andato a Cremona, via Manning Jr e Hall per portare dentro Ben Bentil, l’altro cavallo di ritorno Zubcic e Erick Green. Partiamo da Ben Bentil che è sicuramente uno dei nomi più di spicco del roster napoletano. Lungo già visto in Italia con la maglia dell’Olimpia, il centro di passaporto ghanese vanta un fisico imponente che ne fa un baluardo vicino a canestro. Bentil è anche un ottimo attaccante con 17,8 punti di media in questa serie A uniti ad una mano educata dall’arco: 34% dalla linea dei tre punti.
E’ un giocatore cui non va dato spazio. In coppia con Pangos può formare un asse play pivot cui fare molta attenzione. Il regista canadese ha vissuto un inizio di stagione viziato dagli infortuni che ne hanno limitato le presenze: ora, però, pare recuperato e anche i numeri sono di tutto rispetto con 13 punti e ben 6,9 assist di media a gara. Due nomi che già da soli non valgono certo l’ultimo posto in classifica. Zubcic è un’ala forte dotata di centimetri, ma anche di una mano molto educata dall’arco. Lo conosciamo già come giocatore capace di mettere insieme notevoli bottini di punti e anche lui porta esperienza ad alti livelli. Erick Green è un altro nome noto in Italia. Dopo aver esordito nella nostra serie A come professionista con la maglia di Siena ed aver disputato un’ottima stagione che gli è valsa la chiamata in Nba con i Denver Nuggets, ha vissuto una carriera di alti e bassi senza avere grande costanza, ma rimane un attaccante di pregevole fattura. Tanti giocatori capaci di creare soluzioni per se e gli altri in questa Napoli 2.0 dove i nostri Giovanni De Nicolao e Woldetensae fanno da equilibratori. 16′ di media per il regista veneto con 3,5 punti e 2,7 assist a gara e tanta difesa mentre Woldetensae ha ritrovato il feeling con il tiro pesante dopo aver vissuto una annata travagliata la scorsa stagione sotto il Sacro Monte: 36,7% da 3 per lui.
Nel roster partenopeo occhio anche alla crescita di Kaspar Treier: 8,1 punti di media per il cestista estone visto agli esordi con la maglia di PMS Basketball. Qualche spazio lo ha avuto anche il giovane classe 2006 Stefano Saccoccia così come qualche scampolo lo ha avuto il lunghissimo Andrea Mabor Dut Biar. Fra i giocatori di rotazione da segnalare manca solo Leonardo Totè, lungo azzurro che sta dando continuità alla buona annata vissuta a Pesaro. 11,8 punti in 23′ per lui conditi da 4,3 rimbalzi.
Occhio a…Jacob Pullen
Alle volte ritornano. Oppure certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano. In sostanza, l’eroe della vittoria della Coppa Italia 2024. In quel mitico 72-77 con cui i partenopei vinsero la coccarda tricolore c’era pesantemente lo zampino di Pullen, americano di passaporto georgiano. Dopo il divorzio nella scorsa estate, Pullen aveva firmato in A2 con Verona salvo poi divorziare proprio in questi giorni per tornare in quel di Napoli. 35 anni compiuti a novembre, Pullen porta ovviamente esperienza, ma anche capacità di segnare in svariati modi: da un raggio di tiro che arriva fino agli 8 metri ed un tiro pesante molto affidabile ad un primo passo che ancora gli permette di fare assalti vincenti al ferro. Forse, per il talento che ha Pullen ha raccolto meno di quanto gli spettasse in carriera. Esordio fra i professionisti nella Biella delle sorprese del gm Atripaldi nel 2011/12, poi Hapoel Gerusalmente, 9 gare in maglia Virtus Bologna, Barcellona, Brindisi, Khimki e vari passaggi al Cedevita. L’anno scorso per lui 14,7 punti con il 32% dall’arco che nella vincente campagna di Coppa Italia si sono alzati a 20 punti di media.
Matteo Gallo
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