L’Abruzzo rilancia la sua viticoltura con il nuovo “Modello Abruzzo”: un viaggio tra tradizione e innovazione

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L’Abruzzo, regione d’Italia ricca di contrasti naturali, dall’Adriatico alle vette del GRAN SASSO e della MAIELLA, è famosa non solo per i suoi paesaggi mozzafiato, ma anche per la sua viticoltura. Con il “Modello Abruzzo“, presentato in occasione della vendemmia 2023, il Consorzio tutela vini d’Abruzzo ha avviato un sistema innovativo di denominazioni, puntando a valorizzare i vitigni autoctoni e a portare i vini abruzzesi su palcoscenici internazionali. Questa iniziativa offre anche un quadro più chiaro e accessibile per i consumatori, contribuendo a raccontare le storie di un territorio unico.

Il Consorzio tutela vini d’Abruzzo e il “Modello Abruzzo

Un sistema di denominazioni per il vino abruzzese

Il debutto del “Modello Abruzzo” segna una tappa significativa nell’evoluzione della viticoltura regionale. Il nuovo schema prevede la suddivisione del territorio in quattro sottozone: TERRE DELL’AQUILA, COLLINE PESCARESI, COLLINE TERAMANE e TERRE DI CHIETI. Queste sottozone non solo differenziano i vini, ma ne esaltano anche le caratteristiche legate al terroir, ossia l’insieme dei fattori naturali e culturali che influenzano la produzione vitivinicola.

Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio, evidenzia come le sottozone siano state pensate per “collegare strettamente i vini al loro territorio d’origine”.” La distinzione delle bottiglie permette ai consumatori di esplorare un mondo di sapori ed esperienze, con ogni etichetta che porta con sé una storia unica di passione e tradizione. Il MONTEPULCIANO D’ABRUZZO continua a rappresentare il vitigno emblematico della regione, ma il rinnovato interesse verso i bianchi autoctoni, come il TREBBIANO D’ABRUZZO, il PECORINO e il CERASUOLO D’ABRUZZO, sta arricchendo ulteriormente il panorama vinicolo abruzzese.

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Il valore del terroir e delle tradizioni locali

La scelta di suddividere il territorio in sottozone è un riconoscimento dell’importanza del terroir nell’eccellenza vinicola. Ogni zona ha le sue peculiarità climatiche e geologiche, che influenzano il carattere dei vini. Il Consorzio, tramite l’integrazione di tradizioni locali e pratiche moderne, si propone di raccontare le specificità di ogni bottiglia, rendendo il vino non solo una bevanda, ma anche un mezzo di espressione culturale. Questo approccio non solo tutela le varietà locali, ma incentiva anche il consumo consapevole e il turismo enogastronomico nella regione.

Dati di crescita e tendenze nella produzione vinicola

L’andamento dei vitigni autoctoni

I dati relativi alla produzione vinicola dell’Abruzzo nel primo semestre del 2024 mostrano un trend positivo. Con oltre 55 mila ettolitri di TREBBIANO D’ABRUZZO imbottigliati, il vitigno bianco sta guadagnando sempre più attenzione, segnalando un cambiamento nelle preferenze dei consumatori. Anche il PECORINO, con il suo profilo aromatico distintivo, sta riscontrando un crescente consensi nel mercato. Il CERASUOLO D’ABRUZZO, apprezzato per la sua freschezza e versatilità, emerge come un’opzione ideale per numerosi abbinamenti gastronomici.

L’emergere degli spumanti abruzzesi

L’innovazione non si limita ai vini fermi: anche il settore degli spumanti è in rapida crescita. L’ABRUZZO DOC SPUMANTE sta guadagnando notorietà grazie all’uso di vitigni autoctoni. Tra queste produzioni, il Trabocco si distingue come un simbolo autentico della regione. Il suo nome è un rimando diretto a una peculiarità abruzzese, i trabocchi, che rappresentano tradizionali strutture di pesca lungo la costa. Questo spumante esprime appieno l’identità e le emozioni legate alla vita marittima abruzzese, creando un legame profondo tra il vino e il territorio.

Sfide e prospettive future della vitivinicoltura abruzzese

Obiettivi e iniziative del consorzio

Il Consorzio tutela vini d’Abruzzo si sta impegnando attivamente per promuovere e difendere l’identità del vino abruzzese nel contesto internazionale. Questa missione si accompagna a un obiettivo di crescita sostenibile, in cui le comunità locali e i produttori lavorano insieme per dare risalto alla qualità e alla diversità dei vini della regione. Il “Modello Abruzzo” rappresenta l’inizio di un processo di valorizzazione che, oltre a tutelare le tradizioni, si propone di innovare e attrarre un numero sempre maggiore di appassionati e intenditori.

L’incidenza dei cambiamenti climatici e l’importanza della sostenibilità

Un altro aspetto cruciale per il futuro della viticoltura abruzzese è l’adattamento ai cambiamenti climatici. I produttori stanno iniziando a implementare pratiche agricole sostenibili per preservare il terroir e garantire la qualità dei vini. La cooperazione tra gli attori del sistema vitivinicolo abruzzese sarà determinante per affrontare queste sfide, mirando a una produzione che rispetti l’ambiente e le tradizioni locali.

Con il “Modello Abruzzo“, la regione non solo guarda al presente, ma si prepara ad affrontare le sfide di domani, proiettando i vini abruzzesi verso un futuro di successo e riconoscimento globale.



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