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(AGENPARL) – Roma, 27 Dicembre 2024
(AGENPARL) – ven 27 dicembre 2024 Confabitare, associazione dei proprietari immobiliari, si fa portavoce delle preoccupazioni e delle richieste dei cittadini di Piazza dell’Unità. La piazza, già messa a dura prova da urla e schiamazzi fino a tarda notte, dall’impatto di attività rumorose come concerti ed eventi politici, e dal traffico urbano ed aereo, rischia di vedere ulteriormente compromessa la qualità della vita dei residenti a causa del Progetto del Comune Nodo Piazza dell’Unità con le Linee Verde e Rossa dei Tram. Il Progetto del Comune prevede il passaggio di Tram (lunghi metri 35, peso 35/40 tonnellate a vuoto, circa) su tre lati della piazza (Nord, Ovest e Sud) con un tracciato che i residenti ritengono altamente invasivo e penalizzante per un’area già afflitta da problematiche di inquinamento acustico. Inquinamento che, peraltro, aumenterebbe con il passaggio di un Tram quasi ogni 2 minuti, dalle 5 del mattino fino alle ore 1,30 di notte, circa. Dopo mesi di richieste di confronto inascoltate,
i residenti, rappresentati da Confabitare, propongono una soluzione più razionale e sostenibile: far passare il Tram in diagonale attraverso la piazza, come avveniva fino agli anni ’60. “Se i Tram devono proprio passare dalla Piazza, che passino in diagonale, lontano dalle case” – dice il Geom. Oriano Muzzolon, portavoce dei residenti. “Il percorso migliore è quello che i Tram facevano in passato, senza le quattro curve in più previste nell’attuale Progetto del Comune. Curve che, al passaggio dei Tram, darebbero origine a stridori i quali, per la particolare conformazione della piazza (metri 66 x 122, altezza media degli edifici residenziali metri 25 circa), verrebbero uditi, per riflessione, da tutti coloro che hanno affacci sulla piazza medesima ed immediate vicinanze, indipendentemente dal punto di provenienza”. Le soluzioni con un tracciato più lineare avanzate dai Cittadini con le Osservazioni al Progetto del Comune, comporterebbero un minor impatto acustico ambientale
e non si avrebbero le vibrazioni che potrebbero compromettere la stabilità e il valore degli edifici storici circostanti. Gli interventi su sottoservizi e le manutenzioni future delle Linee non avrebbero particolare incidenza sui futuri bilanci comunali. Le perizie tecniche che Confabitare ha fatto eseguire, dimostrano che l’attuale progetto del Comune comporterebbe un maggiore valore di alberi abbattuti, fra cui alcuni centenari di pregio, rispetto a quello delle ultime due soluzioni proposte dai Cittadini con le Osservazioni al Progetto. “L’alibi degli alberi”, aggiunge Muzzolon “non può giustificare un progetto che penalizzerebbe la vivibilità della piazza, con possibili impatti sulla la salute psicofisica dei cittadini come documentato da studi di vari enti (CNR, ISS, Direttive Europee ed OMS. Questo anche se con valori inferiori al limite di legge di 70 decibel (valore aumentato dal Comune con le mappe acustiche strategiche a gennaio 2022)”. L’Idasc-Cnr
(Istituto di Acustica e Sensoristica “Orso Mario Corbino”) ha sviluppato metodologie innovative per la caratterizzazione acustica degli ambienti (di vita e di lavoro, esterni e interni) e per l’analisi delle reazioni soggettive degli individui esposti, in relazione ai parametri acustici misurati. Gli obiettivi di queste indagini sono quanto mai diversificati: dal determinare nei veicoli e nelle macchine industriali l’esposizione vibro-acustica e le reazioni fisiologiche dell’individuo operatore, a misurare l’impatto acustico sulla popolazione in aree predefinite, valutando i benefici degli interventi di risanamento acustico (per es. barriere fonoassorbenti su tratti di strada e asfalti di nuova concezione). Viene quindi richiamata l’attenzione del Comune di Bologna sulla necessità di adottare il percorso diagonale per il Tram, ascoltando le istanze dei cittadini e valorizzando una soluzione storicamente, economicamente ed ecologicamente più sostenibile. Si chiede inoltre
di ridistribuire le attività rumorose come concerti ed eventi di varia natura in aree più adatte, per restituire alla piazza, funzioni di aggregazione rispettose delle sue peculiarità e del suo contesto residenziale. “Bisogna scegliere la strada che garantisca una buona qualità della vita per i residenti” – dichiara il presidente di Confabitare Alberto Zanni – “invitiamo il Comune a rispettare le voci dei cittadini e a collaborare per una soluzione condivisa che rispetti la loro salute”.
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