BioDesign Foundation, interventi a favore della biodiversità

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plastica abbandonata
Immagine da Depositphotos

Sull’onda della formula di Luigi Colani, BioDesign Foundation pianifica interventi per proteggere la biodiversità. E a primavera un convegno scientifico…

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A Roberto Guerini, presidente e fondatore della BioDesign Foundation, piace ricordare la formula 90/10 di Luigi Colani, designer tedesco vicino alla New European Bauhaus.

Secondo Colani, tutto dovrebbe basarsi al 90% sull’ispirazione dalla natura, mentre il 10% è trasformazione umana. “In generale – commenta Guerinila geniale intuizione di Colani è che le soluzioni alla maggior parte dei problemi umani risiedono in un’osservazione attenta della natura“.

E da qui parte la BioDesign Foundation in tema di difesa della biodiversità e gli ecosistemi concentrandosi in primis “sul problema posto dalla dispersione della plastica in natura: infatti questa, se non correttamente riciclata, si decompone, divenendo microplastica, causando seri danni alla biodiversità, di cui anche noi facciamo parte“.

Molti gli interventi di pulizia, di azioni di clean-up portati già avanti anche a fianco della Marina Militare, Guardia Costiera e Guardia di Finanza, oltre alla Protezione Civile e al costante coinvolgimento delle federazioni sportive, associazioni e aziende locali.

Dobbiamo agire con urgenza – riprende Gueriniper risolvere il problema della plastica dispersa in natura“. E su quest’onda la fondazione parte da assunti accademici. Gli stessi che ritroveremo a primavera alla base di un convegno che riunirà ricercatori nazionali e internazionali per presentare gli sviluppi più recenti nella ricerca sulla microplastica.

L’idea – ci spiega Guerininasce dalla scarsa consapevolezza collettiva rispetto all’agire con urgenza per risolvere il problema della plastica dispersa in natura. Il convegno internazionale sulla microplastica mira a portare al di fuori della nicchia accademica tutta la conoscenza legata ai danni da esposizione alla microplastica“.

roberto gueriniroberto guerini

Su quali basi scientifiche sarà condotto il convegno?

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Dal primo incontro con Raffaele Marfella docente del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Avanzate Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli, conduttore del primo studio che ha dimostrato il nesso di causalità tra la microplastica e patologie cardiovascolari, il convegno ha iniziato a prendere forma concretamente.

Il gruppo di ricerca dell’Università della Campania fornirà il contributo teorico essenziale al successo dell’evento, che nel 2025 vedrà la prima edizione, ma che sarà replicato ogni anno per monitorare gli sviluppi e continuare a fare luce sulla questione.

Da questo rapporto con il Marfella è anche nata la collaborazione con il Centro di Ricerca sulle microplastiche, sempre promosso dall’Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli.

Lo scopo di questa collaborazione è di sinergia e reciproco supporto, con il fine di facilitare la ricerca e trovare i fondi per equipaggiare il centro di macchinari all’avanguardia. La necessità di cambiare velocemente e ben chiarita anche dal sottotitolo del convegno: Non c’è nulla di immutabile tranne l’esigenza d cambiare.

Nel frattempo avete anche rilasciato una app: The Custodians. Di cosa si tratta?

The Custodians App è una piattaforma per geolocalizzare, segnalare e coordinare gli interventi per risolvere tutte le sfide ambientali che la terra sta affrontando.

È una piattaforma di citizens science che abilita chiunque a essere parte del cambiamento, fornendo in maniera decentralizzata le informazioni dei luoghi in cui sono presenti cumuli di rifiuti e plastica dispersi in natura, scarichi idrici anomali o perdite di idrocarburi, tra i vari esempi.

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Disponibile su tutte le piattaforme, The Custodians App è facilmente e gratuitamente scaricabile: ogni persona può quindi vedere, su una mappa interattiva, tutte le segnalazioni che già sono state effettuate, per scoprire magari che proprio vicino a casa sua c’è un grosso cumulo di rifiuti.

Soprattutto, l’utente potrà fare direttamente le segnalazioni, diventando a tutti gli effetti un custode del futuro. Con uno strumento in mano per far emergere la problematicità dell’inquinamento e degrado ambientale di cui quotidianamente si fa esperienza, chiunque nel proprio piccolo può dare inizio ad un grande cambiamento.

Con The Custodians App si trasformano i problemi in sfide, soluzioni e azioni.

Crediti immagine: Depositphotos





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