“Nella notte tra il 24 ed il 25 Dicembre a Lauria inferiore in uno dei luoghi più affollati del paese, a fare da sottofondo alla serata come se nulla fosse c’era Faccetta Nera, cantata e accompagnata da saluti romani.” E’ lo sconcertante episodio segnalato dalla pagina facebook della Rete degli Studenti Medi di Basilicata, con allegato video, accaduto nella cittadina lucana di Lauria di cui è sindaco Gianni Pittella, con una storia significativa di militanza socialista alle spalle. Giustamente per il “sindacato” studentesco “L’episodio rappresenta un fatto grave che merita una ferma condanna. Questo comportamento non può essere ignorato, né liquidato come un semplice scherzo o un atto di golardia, come in molti descrivono, poiché richiama simboli e pratiche legati a un passato di oppressione, odio e discriminazione.
La narrazione che tende a sminuire il significato profondo e offensivo di tali azioni va condannata allo stesso modo e con la stessa forza. Questa normalizzazione è particolarmente preoccupante, perché contribuisce a ridurre la consapevolezza storica delle nuove generazioni e a rendere accettabili atteggiamenti discriminatori.
Canti come Faccetta Nera non sono semplicemente vecchie melodie: sono simboli di un’ideologia che ha causato persecuzioni razziali, privazioni della libertà e crimini contro l’umanità. Questa apologia a tutti gli effetti, non può essere considerata innocua, poiché legittima e banalizza il fascismo.
Come Sindacato Studentesco, condanniamo fermamente quanto accaduto, chi lo giustifica e chi lo minimizza. In un contesto politico come quello attuale, con un governo guidato da personaggi politici che si rifanno in un modo o nell’altro al fascismo, l’antifascismo non è solo un valore etico e storico, ma un atto politico necessario.
La nostra risposta dev’essere chiara: difendere l’antifascismo, che significa opporsi a ogni forma di autoritarismo, intolleranza e discriminazione.
Chiediamo che sia fatta chiarezza su quanto accaduto e che i responsabili vengano individuati. Perché l’apologia del fascismo, non è solo dannosa, ma in Italia è anche reato.
Buone feste antifascite.” Una richiesta che molto probabilmente rimarrà inascoltata in un Paese che ha smarrito la memoria e la tragedia storica di cui è stato vittima da parte di chi intonava queste note e torna a farlo impunemente. Ogni tanto si ricorda -invano- che “Un popolo senza memoria è un popolo senza storia e senza futuro“, specie se spinta a comminare con il collo girato all’indietro. Già negli anni settanta Pier Paolo Pasolini ammoniva nei suoi “scritti corsari” come “la memoria si perde nell‘oblio dell’etere televisivo“, perdizione accelerata dalla superficialità, leggerezza ed indifferenza che porta con se la pervasività della rete. Alla base di tutto c’è una ignoranza della nostra storia che rischia di portare ad una tragica coazione a ripetere.
E intervenuta una nota congiunta di condanna dell’Amministrazione comunale di Lauria e dell’ANPI territoriale.
“L’Amministrazione comunale di Lauria (PZ) e l’ANPI sez. di Lauria-Valle del Noce esprimono insieme alla comunità tutta il proprio rammarico per i fatti di superficiale goliardia accaduti nella tarda serata tra il 24 e 25 dicembre nel centro cittadino. L’Amministrazione comunale e l’ANPI Lauria-Valle del Noce si dissociano da tali fatti che, per quanto complice il clima della festa, rappresentano forme di apologia del fascismo. Si esprime pertanto la più decisa condanna: quanto accaduto è infatti estraneo alla cultura della democrazia e della libertà individuale e sociale, danneggia l’immagine dell’intera comunità e, nella diffusione incontrollata dei canali social, inneggia a forme di emulazione tra le giovani generazioni, digiune di qualsiasi sentimento di memoria storica e di storia condivisa e dolorosa, ma non ripetibile. Oltre alla comune condanna, l’Amministrazione comunale e l’ANPI Lauria-Valle del Noce, nel richiamare i valori della concordia cittadina e dei valori costituzionali, esprimono l’auspicio che i responsabili possano riflettere sull’accaduto e maturare una più solida consapevolezza dei valori della cittadinanza e della Costituzione.”
Mentre con una ulteriore nota dell’ANPI provinciale Potenza sui fatti di Lauria si chiede che: “Si accertino tempestivamente le responsabilità di ciascuno dei soggetti coinvolti”. ”Nell’Ottantesimo anniversario della Resistenza, provoca profonda indignazione il contenuto del video girato la sera della vigilia di Natale in piazza del Popolo a Lauria e immediatamente divenuto virale sui social network. Le immagini riprendono dei giovani che nel corso di una affollata festa intonano “Faccetta nera” su tanto di base musicale, facendo nel contempo il saluto romano.
Analogamente a quanto già fatto dalla sezione ANPI Lauria Valle del Noce e dall’amministrazione comunale, come ANPI provinciale Potenza chiediamo che su tale grave episodio si accertino tempestivamente le responsabilità di ciascuno dei soggetti coinvolti, in attuazione della normativa vigente che vieta simili manifestazioni.
In attesa di conoscere gli esiti di tali accertamenti da parte degli organi competenti, manifestiamo dunque la nostra preoccupazione per il sempre più diffuso ripetersi nel Paese di simili condotte e ribadiamo la gravità di tali atti che, anche se circoscritti, danneggiano le comunità coinvolte, espongono al rischio emulazione e soprattutto offendono la memoria di tutti gli antifascisti che hanno dato la vita per la libertà e l’affermazione della democrazia nel nostro Paese.”
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