Questa è una delle esercitazioni svolte dalle studentesse e dagli studenti che stanno frequentando il Laboratorio di giornalismo, tenuto dal Professore Maurizio Boldrini. Sono da considerarsi, per l’appunto, come esercitazioni e non come veri articoli.
Di Costanza Boldrini
Nel tardo pomeriggio dello scorso 27 novembre tutti gli studenti dell’università di Siena hanno ricevuto una mail da parte del Rettore che annunciava la sospensione delle elezioni delle Rappresentanze Studentesche, a causa di gravi comportamenti denunciati dagli studenti che, come ha scritto lo stesso Rettore Roberto Di Pietra “possono aver turbato il regolare svolgimento delle votazioni”.
Il giorno seguente le elezioni sono state ufficialmente annullate. I comportamenti cui fa riferimento la mail di annullamento del voto sono limitazione della libertà di voto e violazione della segretezza, permessi dalla modalità elettronica.
Da subito è stato chiaro il coinvolgimento di tre liste in particolare: Cravos, Link e Gioventù Universitaria.
Dalla ricostruzione che possiamo fare grazie alle mail inviate durante i giorni successivi all’accaduto e agli articoli pubblicati a riguardo, sarebbe stata la lista Link a denunciare i comportamenti scorretti al CUG, comitato unico di garanzia per le pari opportunità, anche se non direttamente l’organo competente per una situazione simile.
Gli intervistati che siamo riusciti a raggiungere però non hanno dato la stessa versione dei fatti e inoltre più i giorni passano più le informazioni di oggi sembrano contraddire quelle di ieri.
Nessuno dei candidati intervistati sapeva con certezza affermare se fosse stata l’associazione Link a denunciare, nemmeno il candidato della stessa lista come rappresentante di Scienze della Comunicazione, L. M.
È infatti difficilissimo trovare una fonte che dichiari precisamente chi e in che modo ha segnalato i comportamenti scorretti al CUG.
Lamentele dagli studenti ci sono state, questo è certo, dalle più gravi che sono quelle che hanno fatto scaturire l’annullamento del voto a cose meno gravi, ma da tenere comunque in considerazione, come una certa insistenza perpetuata dai militanti nei poli, nelle mense e nelle biblioteche.
Mentre tutte e tre le organizzazioni e anche tutti e tre gli intervistati (uno per ogni lista) sembrano essere d’accordo sul condannare gli eventuali comportamenti coercitivi che possono essersi verificati, non sembrano essere tutti d’accordo sull’annullamento delle elezioni, forse perchè alcuni di loro non credono che questi comportamenti siano avvenuti realmente.
Il candidato come rappresentante del dipartimento scienze della vita per Gioventù Universitaria M. D. ha dichiarato questo: “credo che si sia trattato di un qualcosa di programmato, chiunque sia stata la lista, che non si sa per certo, alla luce dell’evidenza della mancanza di voti, abbia fatto partire questa voce andando a giudicare l’operato degli altri pur di metterli in cattiva luce sebbene non si sa nemmeno se il loro operato sia stato tanto diverso o migliore, vero o non vero che sia.
L’annullamento delle elezioni, a parer mio è corretto sebbene penalizzante perchè in mancanza di nominativi e per essere il più imparziali possibile verso ogni lista la soluzione era unica e cioè annullarle, con la gravante peró di una certa diminuizione del numero di votanti e in generale anche un minor coinvolgimento e entusiasmo nelle liste stesse”.
Il candidato di Link citato prima, ha dicharato opinioni concordanti per quanto riguarda l’annullamento, ma esprimendo un disaccordo sulle modalità del voto, evidenziando come queste possono aver agevolato possibili coercizioni: “due anni fa il voto si poteva cambiare fino alla sera prima della chiusura dei seggi, se fosse stato così anche quest’anno forse avremmo potuto evitare questa situazione. Magari sono successe cose simili anche due anni fa, ma le persone potevano cambiare il voto. Era meglio”
Infine la candidata per il senato accademico della lista Cravos A. S. si trova in disaccordo su entrambi temi: “L’annullamento è stata una mossa a difesa dell’ateneo più che della comunità studentesca, perchè annullare le elezioni significa più che altro togliere la voce a tutti gli studenti che avevano già votato in modo regolare. A difesa della comunità studentesca sarebbe stata l’idea di aprire magari le votazioni per un’ altra giornata intera dando la possibilità anche di cambiare il voto o di annullare la scheda”. – e aggiunge – “mantenere le elezioni online è una scelta che Cravos ha criticato proprio perchè si aspettava che ci potessero essere situazioni difficili e una certa facilità nella coercizione del voto”.
L’università, in ogni caso ha deciso, oltre all’annullamento, di procedere con una denuncia in procura contro ignoti. Nuove elezioni sono state indette per i giorni 11, 12, e 13 dicembre.
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