Negli ultimi anni il Comune di Cascina ha investito molto nelle politiche abitative, tra welfare, ristrutturazioni di alloggi comunali e un nuovo passo nelle assegnazioni di case popolari, nonostante i forti tagli del Governo centrale
Tutto questo nonostante, dal Governo centrale, siano stati tagliati drasticamente i fondi destinati alle politiche abitative. “Un Comune da solo non può fare molto e servirebbe un aiuto da parte del Governo – ha dichiarato il sindaco Michelangelo Betti –. Il diritto alla casa è uno dei pilastri fondamentali di una società giusta e inclusiva, un principio riconosciuto a livello internazionale e sancito da molte costituzioni e un elemento chiave per garantire dignità e benessere a ogni individuo. Per questo deve diventare un perno dei governi: se alle amministrazioni locali non arrivano risposte dall’alto, difficilmente si potranno dare soluzioni congrue ai bisogni della cittadinanza. Invece ci troviamo di fronte a un Governo che non dà risposte alle emergenze: abbiamo assistito a uno smantellamento delle politiche abitative, con tagli ai contributi affitti, alle morosità incolpevoli e con la riduzione dei finanziamenti agli enti locali. Il tutto mentre i bisogni e le povertà sono aumentati, lasciando i Comuni completamente soli insieme ai servizi sociali territoriali ad affrontare queste emergenze”.
Nonostante ciò, il Comune di Cascina è riuscito a dare risposte concrete sul tema casa. “Il ripristino degli alloggi popolari è stato fin da subito uno dei fronti su cui abbiamo lavorato – ha detto l’assessora Giulia Guainai –, perché abbiamo trovato un buon numero di abitazioni libere ma non assegnabili per le condizioni in cui versavano. Nell’arco degli ultimi due anni abbiamo conferito ad Apes 300.000 euro di fondi comunali per sistemare questi alloggi, con rifiniture di qualità e in alcuni casi un’attenzione anche all’abbattimento di barriere architettoniche. Tra la fine dell’anno e il primo trimestre del 2025 saremo in grado di assegnare 10 appartamenti che si vanno a sommare agli altri 10 già assegnati nel corso di questo anno. In pratica, nel giro di 18 mesi avremo consegnato un numero di case pari alle assegnazioni del precedente mandato amministrativo. Questi importanti investimenti hanno permesso non solo di aumentare il numero di alloggi a disposizione ma anche di consegnarli in ottime condizioni ricorrendo solo in poco occasioni ad assegnazioni in autorecupero, una misura di sostegno in più a nuclei che da anni attendevano riconosciuto il diritto alla casa”.
In un quadro generale difficile sul fronte casa, l’amministrazione cascinese è riuscita comunque a mettere a segno interventi importanti. “Stiamo lavorando su tanti fronti per quanto riguarda le politiche abitative – ha aggiunto Giulia Guainai –. Sull’emergenza abitativa, per esempio, stiamo portando avanti diversi interventi legati al progetto Pinqua grazie al finanziamento Pnrr ottenuto tramite la Regione Toscana. Il Progetto C.A.S.C.I.N.A. con i suoi 12 lotti, darà risposta a coloro che si troveranno in un momento di difficoltà: anziani, disabili, ma anche quelle nuove emergenze date da un lavoro sempre più precario. Prima di procedere con i lavori, abbiamo trovato nuove abitazioni a tutti i nuclei interessati dalle progettualità Pnrr: anche in questa circostanza abbiamo voluto dare un segno di attenzione ai cittadini guardando alla dignità dell’abitare senza fermarci a una soluzione di albergazione transitoria”. Un risultato raggiunto grazie al lavoro portato avanti dal personale dell’ufficio Sociale e Casa e dalla professionalità del Progetto Abitare Solidale, una coprogettazione avviata in SdS con Arnera e Il Simbolo. “Un lavoro incredibile che ha portato a risultati straordinari. Nell’ottobre 2023 è stata approvata la nuova graduatoria degli alloggi popolari del Comune di Cascina, con 143 ammessi. Nonostante gli sforzi fatti, siamo riusciti, ad oggi, a scorrere la graduatoria solo del 10%: un numero che può sembrare piccolo, ma che significa molto per il territorio e che nasconde grandi investimenti. Quando siamo arrivati alle fine del 2020, nel settore casa non abbiamo trovato alcuna progettualità, in un periodo di profonda emergenza, in piena pandemia e con un aumento esponenziale delle povertà. I primi anni sono stati dedicati allo studio per capire i bisogni di Cascina, lavorando sugli investimenti per le ristrutturazioni del patrimonio ERP e al bando Pinqua con il progetto ‘C.A.S.C.I.N.A.’ (Comunità d’Area e Servizi di Cooperazione Intercomunale per un Nuovo Abitare): un modo per dare risposte a 360° alle politiche abitative”. Grazie a questo “siamo riusciti ad assegnare un numero importante di alloggi popolari – ha aggiunto Giulia Guainai –: con quelle che arriveranno entro la prossima Pasqua, saranno una trentina le abitazioni popolari assegnate alla popolazione cascinese dall’inizio del mandato. E quando finiranno i lavori del Pnrr la risposta sarà ancora più congrua ai bisogni dei cittadini. Un risultato corale per il quale ringrazio tutta la giunta e il consiglio comunale, a partire dal sindaco Betti che ha creduto fortemente nelle politiche abitative, per continuare con l’assessora Masoni (edilizia e patrimonio) e il vicesindaco Masi (lavori pubblici). Ma coinvolgo tutta la giunta perché la qualità dell’abitare parte sì dalla casa, ma la ritroviamo all’interno di una comunità in grado di cogliere opportunità in ambito sportivo, culturale ambientale e scolastico”.
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