Bilancio 2024 e le prospettive future della Fondazione Comunitaria del Vco – VCONews.it

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La Fondazione Comunitaria del Vco, guidata dal presidente Maurizio De Paoli, traccia un bilancio dell’anno appena trascorso, segnato da importanti scelte strategiche e dalla realizzazione di progetti con ricadute significative sul territorio. In questa intervista, De Paoli racconta i successi del 2024, le iniziative in corso e le prospettive per il 2025, evidenziando l’impegno della Fondazione nel coinvolgere la comunità e rispondere alle esigenze locali, dai giovani agli anziani.

Un bilancio di fine 2024 della Fondazione?

“Quello che si conclude è stato un anno caratterizzato da alcune scelte destinate a incidere in maniera significativa sul futuro della Fondazione. Dal 2006, anno in cui è nata, la Fondazione ha sempre avuto ospitalità presso altri enti, che ringraziamo. Abbiamo ritenuto fosse però giunto il momento di acquistare una sede di nostra proprietà, una stabile presenza nel cuore di Pallanza, in piazza Pedroni, dove contiamo di trasferirci entro la prossima estate. Un’altra scelta importante è stata quella di diversificare i nostri investimenti affidando il patrimonio (che è poi il patrimonio della comunità) a tre diversi gestori. Per noi avere delle rendite significa poter contare su più risorse da investire per sostenere progetti e iniziative del nostro territorio”.

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È dei giorni scorsi la notizia dei contributi Cariplo ai progetti emblematici, vogliamo ricordarli e spiegarne la ricaduta sul territorio?

“Si tratta di sei progetti che spaziano in vari settori: dal sociale (quello che vede impegnati i tre Consorzi dei Servizi sociali e alcuni Comuni) alla tutela del patrimonio artistico e culturale (Madonna di Campagna e Collegiata di Domodossola); dalle politiche giovanili (la parrocchia e il Comune di Omegna) alla promozione di forme di turismo sostenibile (il progetto della Provincia per la Ciclovia del Toce), per finire con il sostegno al volontariato (la sede dei Volontari del Soccorso di Villadossola, destinata ad ospitare anche Aib e Soccorso Alpino). I cinque milioni di contributi di Fondazione Cariplo sono destinati a concorrere a investimenti per almeno il doppio di questa cifra, con evidenti ricadute economiche, occupazionali e sociali. La Fondazione Comunitaria del VCO ha seguito l’iter di predisposizione dei progetti e delle richieste e si appresta ora a sostenere le campagne di raccolta fondi che i vari enti interessati si sono impegnati a promuovere, per dimostrare concretamente il coinvolgimento della comunità”.

Sempre in questi giorni, fondazione Cariplo informa che VCO è stato inserito in contributi per riassetto idrogeologico, avete svolto anche in questo caso il ruolo di soggetto agevolatore?

“In questo caso il compito della Fondazione Comunitaria è stato quello di promuovere nel nostro territorio la conoscenza delle opportunità date da questo Bando di Fondazione Cariplo. Siamo lieti che uno dei quattro progetti ammessi al finanziamento – quello del Comune di Macugnaga – riguardi il nostro territorio”.

Come sta andando la raccolta fondi per l’addestramento di nuovi vigili del fuoco volontari?

“Al momento non abbiamo ancora avviato l’eventuale campagna di raccolta fondi, perché per dare attuazione al Protocollo siglato in Prefettura tra il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e l’Associazione dei Vigili del Fuoco Volontari contiamo sulle risorse residue del Fondo Soccorso Sicuro, a suo tempo costituito per raccogliere i fondi (600 mila euro) che, uniti al contributo (1 milione e 400 mila euro) di Fondazione Cariplo, ci hanno permesso di acquistare i nuovi automezzi per i nove Distaccamenti dei Vigili del Fuoco Volontari”.

Avete costituito al vostro interno la Fondazione giovani, può spiegare meglio le finalità e le modalità di adesione?

“Siamo giunti alla seconda edizione del progetto. Per selezionare i 15 giovani partecipanti abbiamo pubblicato un bando che ha raccolto 23 candidature. La Fondazione ha lo scopo di fare conoscere ai giovani la Fondazione Comunitaria, le sue finalità e i suoi meccanismi operativi, facendoli protagonisti di una Fondazione di cui loro sono responsabili. I giovani seguono un corso di formazione e informazione che prevede un incontro mensile e hanno a disposizione un budget di 40 mila euro (grazie a un contributo di Compagnia San Paolo) per finanziare iniziative e progetti che ritengano utili al mondo giovanile”.

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Quanto riuscite a movimentare, finanziariamente, tra fondi, progetti e lasciti?

“Nel corso del 2024 abbiamo ricevuto donazioni per 1 milione e 180 mila euro: in parte risorse che Fondazione Cariplo eroga annualmente alle Fondazioni di Comunità da lei promosse; 635 mila euro sono stati invece raccolti grazie a circa 900 donazioni giunte dalla comunità. Nel corso dell’anno, grazie ai contributi Cariplo, alle donazioni e ai Fondi costituiti presso la Fondazione Comunitaria abbiamo erogatocontributi per 1 milione 663 mila euro”.

Il grado di adesione del territorio alla fondazione, non solo tra enti, parrocchie, associazioni ma anche tra la gente comune?

“Si tratta di un dato non facilmente quantificabile, ma ritengo, dal riscontro che ho parlando con la gente, che la Fondazione Comunitaria sia conosciuta ed apprezzata. Quest’anno la vasta Campagna Lasciti attuata sulla carta stampata e le affissioni ha sicuramente contribuito a diffondere l’immagine della Fondazione. Fondamentale per noi risulta la collaborazione di giornali (stampati e online), radio e televisione locale che ringrazio per l’attenzione che ci riservano e lo spazio che ci dedicano”.

Programmi e prospettive x il 2025, avete in programma progetti già decisi?

“Per rispetto al nostro Consiglio di amministrazione non posso fare anticipazioni. Spetterà infatti al nostro Cda decidere l’attività erogativa 2025. Quello che posso già confermare è che è tuttora operativo il Bando For Funding, che ha il vantaggio di premiare con un raddoppio le raccolte fondi a sostegno dei progetti ammessi”.

C’è qualche domanda che non è stata fatta alla quale ritiene sia importante dare risposta a un bisogno?

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“Nel 2025 mi piacerebbe aumentasse l’impegno su due versanti: giovani e anziani. Per i primi credo sarebbe importante riuscire a mettere in rete progetti e risorse (umane e finanziarie) per fronteggiare il disagio che le giovani generazioni stanno vivendo anche nel nostro territorio. Per gli anziani, vorrei che potessimo implementare il progetto La Cura è di Casa/Terzo Tempo, ampliandone la presenza e i servizi sul territorio”.





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