L’obbligo di pagare le tasse in Svizzera non sempre si esaurisce una volta oltrepassati i confini nazionali. Ecco alcuni aspetti fondamentali di cui tenere conto quando ci si trasferisce all’estero.
Trasferire il centro dei propri interessi all’estero e dimenticare gli obblighi fiscali in patria? La questione è molto più complessa di quanto sembri.
Potete trovare altri articoli utili sull’espatrio e sulla vita all’estero nella nostra guida all’emigrazione.
Dove pagano le tasse gli svizzeri all’estero?
Di norma chi emigra dalla Svizzera e lavora o percepisce una rendita AVS all’estero non deve più pagare le tasse nel Paese incastonato tra le Alpi, bensì presso il nuovo luogo di residenza.
Sono previste eccezioni per il personale diplomatico, le dipendenti e i dipendenti di organizzazioni internazionali e imprese di trasporto, le nomadi e i nomadi digitali nonché le lavoratrici distaccate e i lavoratori distaccati di aziende che hanno sede in Svizzera. Anche le persone che continuano a realizzare proventi in Svizzera possono rimanere soggette a un’imposizione fiscale limitata. Maggiori informazioni al riguardo nel seguito di questo articolo.
Assoggettamento inferiore a un anno in caso di trasferimento all’estero
Quando ci si trasferisce all’estero nel corso dell’anno, in Svizzera si applica ciò che tecnicamente viene definito “assoggettamento inferiore a un anno”.
In questo caso il reddito imponibile è determinato in base ai proventi effettivamente percepiti dall’inizio del periodo fiscale il 1° gennaio fino al momento della notificazione della partenza. Per la sostanza imponibile fa fede lo stato alla fine dell’assoggettamento.
Cosa devo fare se voglio lasciare la Svizzera per sempre?
Prima di lasciare la Svizzera è bene quindi presentare per tempo la dichiarazione dei redditi per l’anno in corso debitamente compilata, affinché l’ufficio delle imposte del Comune di residenza possa calcolare tutte le imposte dovute.
“Raccomandiamo di contattare l’ufficio delle imposte almeno 30 giorni prima della data del trasferimento all’estero dopo aver consultato il sito Internet del Comune di residenza”, afferma Urs Neuenschwander, responsabile della comunicazione presso la Direzione delle finanze del Cantone di Zurigo.
Come pagare le imposte
È importante, prima di trasferirsi all’estero, nominare una rappresentante domiciliata in Svizzera o un rappresentante domiciliato in Svizzera o fornire un indirizzo di recapito, a seconda di cosa richiedono le varie autorità fiscali. In alcuni Cantoni occorre versare, prima del trasferimento all’estero, tutte le imposte dovute, compresi i pagamenti provvisori.
In altri casi è possibile versare dal nuovo domicilio all’estero l’importo indicato sul conteggio delle imposte, come previsto per esempio dal Cantone di Berna: “L’Amministrazione delle contribuzioni spedisce i documenti con la procedura di tassazione all’indirizzo di recapito fornito e poi, nel corso del processo fiscale, anche il conteggio delle imposte”, spiega Dominik Rothenbühler, addetto stampa dell’Amministrazione cantonale delle contribuzioni.
Quali sono i rischi di tasse non risolte prima dell’emigrazione?
Qualora ci si trasferisca all’estero senza pagare oppure la fattura non possa essere recapitata, il credito a favore delle autorità resta in essere. Si rischia di incorrere in diffide, multe e procedure esecutive. Se si possiedono beni in Svizzera e questi sono noti all’autorità fiscale, quest’ultima può ordinarne la confisca. Al ritorno in Svizzera verrà ingiunto il pagamento delle imposte arretrate.
Quando continua a vigere l’obbligo di pagare le tasse in Svizzera?
Non sempre l’obbligo di pagare le tasse in Svizzera si esaurisce una volta oltrepassati i confini nazionali. Se si continua a realizzare determinati proventi in Svizzera oppure si possiede un immobile in patria, si resta assoggettati agli obblighi fiscali della Svizzera in maniera limitata. Per proventi realizzati in Svizzera si intendono, per esempio, i ricavi da beni immobili, titoli, rendite o prestazioni in capitale del 2° o 3° pilastro oppure i ricavi frutto dell’esercizio saltuario di attività lucrative indipendenti in patria.
In quest’ottica sono importanti le convenzioni stipulate dalla Svizzera per evitare la doppia imposizioneCollegamento esterno, che disciplinano quale Paese può prelevare le imposte su quali proventi. La Svizzera ha stipulato accordi di questo tipo con oltre 100 Stati, tra cui tutti i Paesi dell’UE e dell’AELS.
Spesso le imposte sulle rendite della cassa pensioni e sulle prestazioni in capitale svizzere, così come sui dividendi e sui redditi di interessi corrisposti sulle obbligazioni, sono detratte dal reddito in modo diretto e automatico. A seconda della convenzione per evitare la doppia imposizione è possibile richiedere un rimborso della cosiddetta imposta alla fonte.
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Come compilare la dichiarazione dei redditi
Se si possiede un immobile in Svizzera oppure si continua, sempre in Svizzera, a conseguire un reddito frutto dell’esercizio di un’attività lucrativa indipendente in relazione a un’organizzazione stabile, è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi in patria. È bene tenere presente quanto esposto di seguito.
- Occorre dichiarare la totalità delle entrate, dei beni e degli immobili a livello mondiale. È inclusa, per esempio, anche la casa nel nuovo Paese di residenza; quest’ultima non sarà tassata in Svizzera, ma il reddito e i beni a livello globale incidono sull’aliquota fiscale per via della progressione.
- Qualora non si diano in affitto i propri immobili in Svizzera è consigliato, a seconda del valore locativo, farsi tassare con le aliquote massime e presentare una dichiarazione dei redditi semplificata. “Se si possiede un piccolo rustico in Ticino in questo modo ci si potrebbe ritrovare a pagare qualche centinaio di franchi in più, ma si risparmierebbero i soldi per la consulenza e un bel po’ di tempo”, spiega a SWI Swissinfo.ch un esperto in tema di questioni fiscali internazionali.
- Se il valore locativo è alto oppure si continua a trascorrere molto tempo nella propria casa in Svizzera, è raccomandabile rivolgersi a una persona esperta per ottenere una consulenza. Qualora si trascorrano periodi prolungati in Svizzera, infatti, vi è il rischio di passare da un’imposizione fiscale limitata a un’imposizione fiscale illimitata senza rendersene conto. In questi casi è fondamentale la regola dei 183 giorniCollegamento esterno. “È importante segnarsi i giorni trascorsi in Svizzera e poter dimostrarne una prova in caso di dubbio”, chiosa l’esperto.
Il sito web dell’Amministrazione federale delle contribuzioniCollegamento esterno e quello della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionaliCollegamento esterno contengono ulteriori informazioni al riguardo.
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A cura di Balz Rigendinger.
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