Dieci anni di Edilcassa Veneto, verso l’edilizia del futuro

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Festa grande venerdì 15 novembre a Villa Braida, a Mogliano Veneto, dove Edilcassa Veneto, la Cassa Edile artigiana veneta ha festeggiato con l’evento “LA BILATERALITÀ ARTIGIANA IN VENETO PER L’EDILIZIA DEL FUTURO” il suo decennale di costituzione, dopo la fusione delle preesistenti CEAV e CEVA, avvenuta nel 2014.

“La celebrazione dei dieci anni di Edilcassa Veneto rappresenta un momento importante per tutto il settore dell’edilizia artigiana- spiega il Presidente degli Edili di Confartigianato Imprese Padova Nicola Zanfardin-. E’ fondamentale continuare a investire nella formazione delle maestranze e nell’innovazione tecnologica, elementi indispensabili per garantire la competitività delle nostre imprese. La collaborazione tra le parti sociali, rafforzata in questo decennio, è la chiave per affrontare le sfide future con determinazione e lungimiranza. È solo attraverso un dialogo costruttivo che potremo dare risposte concrete ai bisogni del settore, contribuendo allo sviluppo economico e sociale del nostro territorio.”

Durante il convegno dedicato alla celebrazione dei 10 anni dalla fondazione di Edilcassa Veneto, sono stata premiate delle aziende che, con costanza e professionalità, sono iscritte da molti anni e hanno sempre rispettato gli standard di regolarità. Tra queste eccellenze, è stata premiata anche una nostra azienda artigiana associata: Impresa Edile Melato geom. Francesco e Ilario Srl.

Nel suo saluto iniziale, il presidente di Edilcassa Veneto Giovanni Lovato ha sottolineato “la lungimiranza di chi ha voluto dieci anni fa la fusione di CEAV e CEVA, che permette di fare massa critica ed economia di scala, utilizzando al meglio le risorse nel fornire le prestazioni, grazie anche ad un ottimo rapporto consolidato negli anni tra le parti costituenti, datoriali e sindacali, che pur nel rispetto delle rispettive esigenze di rappresentanza operano nel dialogo, in sinergia e con obiettivi comuni. Ne deriva il beneficio di una contrattazione sempre aggiornata: ne abbiamo tanti esempi, a partire dalle prestazioni garantite durante il Covid (2 milioni e 400 mila euro equamente suddivisi tra lavoratori e imprese e tutti utilizzati), così come nelle erogazioni di contributi di solidarietà dopo eventi calamitosi. La consapevolezza di essere la principale cassa edile artigiana in Italia, e tra le prime in assoluto, rappresenta un orgoglio ma anche una grande responsabilità per migliorare sempre, con uno sguardo al futuro ed alle trasformazioni epocali in atto nel nostro settore. Siamo passati tra pandemia e superbonus ed ora abbiamo di fronte la Direttiva Case Green; sono cambiate esigenze e aspettative delle maestranze, c’è il problema della mancanza di manodopera, c’è il rischio del faticoso passaggio generazionale: c’è insomma la necessità di ammodernare il mondo dell’edilizia. Al contempo, avvertiamo forte la responsabilità, affidataci dalla normativa, di essere un vero presidio di legalità per un settore nel quale c’è chi cerca scappatoie per delegittimare le casse edili, pur a discapito della sicurezza dei lavoratori e della salute delle imprese”.

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Nel ricordare la figura del direttore Michele Adami, prematuramente scomparso due mesi fa dopo una lunga malattia, il presidente Lovato ha rivolto il suo “plauso e ringraziamento a lavoratrici e lavoratori di Edilcassa Veneto, per averne supportato l’assenza con applicazione e grande senso di responsabilità”.

“In questa ricorrenza – ha aggiunto il vicepresidente di Edilcassa Francesco Andrisani – abbiamo pensato di fare un bilancio dell’attività di Edilcassa Veneto, verificando la sua efficacia e i risultati raggiunti, interrogandoci su come fare ancora meglio nella fase di radicale trasformazione del settore delle costruzioni. Da un recente studio della Fondazione di Vittorio sul “Contrasto al lavoro povero e dialogo sociale”, emerge in modo inequivocabile che il contratto edile è il più adeguato a tutelare il lavoratore sotto tutti i profili e che il problema sorge quando si riescono a trovare delle scappatoie all’ombrello protettivo della bilateralità. Si tratta dunque di affinare sempre più procedure di contrasto ad ogni forma di elusione contrattuale ed in primis della “piagaʺ del dumping contrattuale, senza lasciare ai furbi di turno lo spazio di applicare nella propria impresa contratti non adeguati. Emerge però altresì che il lavoro in edilizia sia visto come un lavoro faticoso, di basso livello, poco incline all’innovazione, pericoloso, e per questo senza appeal soprattutto per i giovani. Bisogna impegnarsi per smentire questa narrazione assolutamente ingenerosa di un lavoro che, se svolto nel rispetto delle regole e dei contratti, può regalare soddisfazioni professionali importanti. Tra Pnrr e Case Green ci sono prospettive molto ambiziose, ma un’altra priorità su cui ci dovremo concentrare è quella di pensare ad un’edilizia del futuro che si identifichi in una sola parola d’ordine: qualità! Dobbiamo puntare ad un nuovo modello di sviluppo del sistema delle costruzioni che sviluppi un’occupazione più stabile e remunerativa per le maestranze e che lo porti ad operare in sicurezza e nella legalità: il principale strumento a nostra disposizione per raggiungere questo obiettivo è quello di tipo contrattuale. Dovremo rinnovare i contratti di lavoro puntando a creare prestazioni e percorsi formativi mirati a soddisfare le nuove esigenze professionali dell’edilizia e sarebbe opportuno affidare agli Enti Bilaterali, in primis alle Casse Edili, la gestione di ulteriori capitoli della contrattazione collettiva oltre ad istituire nuovi strumenti di controllo e governo del settore in materia di sicurezza e legalità”.

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Il modello rappresentato da Edilcassa, con Luca Romano

Il dottor Luca Romano, direttore di Local Area Network, ha analizzato IL MODELLO RAPPRESENTATO DA EDILCASSA VENETO, ECCELLENZA NELLA BILATERALITÀ NAZIONALE.

  • I numeri. Le imprese aderenti sono aumentate del 24%, da 3.890 a 4.830; e i lavoratori addirittura del 51%, da 11.281 a 17.089. Si consolida la presenza di imprenditori stranieri (dal 16% al 30%), i lavoratori stranieri passano dal 41% al 50%. Aumentano le fasce d’età estreme: + 213% sotto i 21 anni, + 244% sopra i 60 anni: una conseguenza della carenza di manodopera. Tra gli operai crescono i “comuni” (+97%), gli altri meno; tra gli impiegati crescono quelli inquadrati al livello medio – basso.
  • Prestazioni e servizi per oltre 2 milioni nel 2023. Gli interventi assistenziali sono numericamente stabili nel decennio (da 4.734 a 4.894), ma siccome nello stesso periodo i lavoratori iscritti sono aumentati del 50% la consistenza dei contributi passa da € 1.210.000 a ben € 2.069.000 (l’importo medio sale da € 256 a € 423).
  • Per gli operai, la voce più consistente sono le erogazioni nei confronti delle famiglie con figli studenti (oltre mezzo milione di euro), a seguire sostegno alle famiglie con figli alla scuola materna, affitto per sostenere i giovani, i contributi per prima casa, caro energia. La caduta verticale per le prestazioni sanitarie si spiega con il passaggio determinato dal CCNL dalla cassa al fondo Sanedil.
  • L’assistenza riservata agli impiegati è di entità molto più contenuta, per la differenza tra le due tipologie di posizione lavorativa, e con una triplicazione del contributo medio.
  • L’impegno finanziario più consistente è quello per l’Anzianità Professionale Edile (APE), premio collegato all’anzianità lavorativa, e il dato conferma l’anzianità media e la continuità contributiva dei lavoratori: è cresciuta da sei a sette milioni di euro; il numero di beneficiari è passato da 7.524 a oltre 10.000.
  • Infortuni e malattie. Per gli interventi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, Edilcassa ha un’anagrafica dettagliata e completa sull’infortunistica, le malattie e le relative assenze dal lavoro. Gli infortuni sul lavoro (5.856 nel decennio), sono scesi dal 4,6% ai 4,3%. Per la durata degli infortuni, solo il 20% riguarda fino a 5 giorni, ben il 71,8% da 5 a 90 e il 7,5% anche oltre i 90 giorni. C’è invece un aumento delle malattie (+ 27,7%). Νella percentuale di malattie il 2020 è un anno spartiacque: prima la media raramente supera il 40%, dopo spesso si avvicina al 60%. Il rapporto di ore di assenza totali con quelle dovute a infortunio o malattia è 18% a 82% nel 2023 ed è stabile.

Leggere il passato per costruire il futuro, con Federico Della Puppa

Il professor Federico della Puppa, Responsabile area analisi & strategie di Smartland, cura da anni l’Osservatorio congiunturale sul mercato delle costruzioni, in base ad una collaborazione (recentemente rinnovata per un nuovo triennio) tra Unioncamere del Veneto e Edilcassa Veneto: una analisi che permette di LEGGERE IL PASSATO PER COSTRUIRE IL FUTURO. Il decennio si può dividere in tre fasi. Dal 2014 al 2019 una leggera flessione, fino al 2017, sempre attorno allo “zero virgola”, per poi assestarsi sullo “zero”; poi la fase della pandemia con un “meno” arriva quasi al -15%, per poi ridurre il segno meno e invertire la dinamica con il superbonus. La terza fase, l’ultimo anno, è una crescita ma di nuovo dello “zero virgola”.  L’effetto vero sul mercato del superbonus si è sentito dal 2022 in poi: con i primi stop all’utilizzo della norma, il mercato è tornato a rallentare, arrivando al livello attuale, quasi 10% sopra il periodo pre covid, che garantisce un atterraggio morbido anche in caso di ulteriori flessioni. Il Pnrr potrà dare un aiuto, ma la vera sfida arriverà dalla Direttiva Europea “case green”. L’Osservatorio sul mercato delle costruzioni ha evidenziato cambiamenti epocali per il sistema delle imprese negli ultimi dieci anni. Primo: il settore, artigiano e non, in questi dieci anni ha perso l’8% delle imprese, ma quelle artigiane sono calate del -11,3%, e quelle non artigiane sono cresciute del +3,5%: la flessione si deve alle forme di impresa: le società di persone calano del -26,3%, le ditte individuali del -14,6%, le altre forme del -31,6%, mentre le società di capitali sono cresciute del +82,9%. Il settore artigiano ha perso -5.916 imprese (tra società di persone, ditte individuali e altre forme), che in assenza della crescita delle società di capitali, diventa un calo di -8.117 imprese. Un chiaro “campanello d’allarme” per il settore artigiano (che comunque rappresenta tre imprese di costruzioni su quattro in Veneto) ancora poco strutturato.

Ma il settore artigiano se da un lato ha perso la capacità di creare imprese, con una perdita media di 11 imprese a settimana, da un altro è stato capace di creare 4 società di capitali alla settimana (5 nell’ultimo anno). Stesso discorso per l’occupazione: quella dipendente è cresciuta ad un tasso doppio di quella indipendente. Nell’ultimo anno: 15 posti di lavoro al giorno (+27 nuovi posti da dipendenti contro una perdita di 11 indipendente). Ad oggi 6 addetti su 10 in Veneto sono assunti nel settore come dipendenti, e ciò dimostra che la struttura delle imprese di costruzioni in Veneto si sta consolidando. Dalle analisi dei bilanci proposte dall’Osservatorio su un campione di 1.000 imprese artigiane di capitali emerge la scelta di strutturarsi e darsi un’organizzazione, costruendo aziende più solide, ma soprattutto più performanti e remunerative. I bilanci evidenziano da un lato la forte crescita di fatturato (con picchi, dopo la flessione del 2020, fino al +31,1% del 2021, al +23,1% del 2022 e al +5,1% del 2023) e utili in crescita, come la capacità di generare liquidità aziendale, quasi raddoppiata tra il 2019 e il 2023 (dal 4,6% all’8,1%). In miglioramento anche gli indici relativi all’indipendenza finanziaria e di liquidità immediata.

Altro dato interessante: alla crescita di fatturato corrisponde anche una crescita in termini di produttività: il fatturato medio per addetto è passato da 142 mila euro del 2016 a 231 mila euro nel 2023, ovvero l’organizzazione aziendale porta una migliore produttività. Il confronto i fatturati evidenzia che la sfida per il futuro delle imprese artigiane nel settore non sia più quella del “piccolo è bello”, perché piccolo significa crisi.

 

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A conclusione della giornata, sono stati consegnati dei riconoscimenti agli ex presidenti, vicepresidenti e direttori di Edilcassa Veneto, in segno di gratitudine per la lungimiranza e la strada percorsa assieme.



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