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Sembra il profilo di un suprematista bianco quello di Taleb Al Abdulmohsen, che alla guida di una Bmw ha seminato morte nel mercatino di Natale di Magdeburgo, uccidendo cinque persone, tra cui un bambino di 9 anni, ferendone oltre 200 persone, 41 delle quali versano in condizioni critiche. Nessun italiano tra loro, ha assicurato la Farnesina. Ostile all’Islam, alla cancelliera Angela Merkel per aver aperto le porte della Germania ai profughi in fuga dalla guerra siriana, amante dei fucili d’assalto Ar-15 e sostenitore dell’estrema destra tedesca: è questo il profilo dell’attentatore medico saudita, che è stato arrestato poco dopo il folle gesto. Chi è e cosa c’è all’origine del suo gesto.
Quali sono le ragioni che hanno spinto il medico psichiatra al folle gesto
Le ragioni che hanno spinto il medico psichiatra attivo nell’assistenza ai rifugiati a compiere la strage non sono ancora chiare ma, ha spiegato il procuratore capo locale Horst Walter Nopens, potrebbero essere riconducibili all'”insoddisfazione” nutrita per il trattamento riservato dal governo tedesco ai suoi connazionali in cerca di asilo. “Opposizione militare saudita. La Germania perseguita le donne richiedenti asilo saudite, dentro e fuori la Germania, per distruggere le loro vite, la Germania vuole islamizzare l’Europa”. Così si descrive il 50enne, medico psichiatra, sul suo profilo X, che sullo sfondo ha l’immagine di un modello di Ar-15 tra i più letali.
Nelle ore successive all’attentato che ha sconvolto la Germania e il mondo intero, sono emersi alcuni dettagli che restituiscono maggiore chiarezza su quanto accaduto nella cittadina tedesca. L’uomo, da quanto emerge, critica la Germania perché, a suo dire, ha un’apertura eccessiva alla cultura e alla religione dei suoi luoghi d’origine. Quelli da cui lui, ateo, è scappato.
L’impegno per le donne e poi il cambiamento
Dopo aver ricevuto asilo in Germania, ha fondato il forum wearesaudis.net, diventato presto un punto di riferimento per gli atei e per le donne saudite che vogliono scappare dal regime e “dagli stupri dei loro tutori maschili”. Il suo impegno gli è valso una certa notorietà, tanto che ha raccontato le sue attività in articoli e interviste su media internazionali come Bbc o Al Jazeera. In un’intervista del 2009, rilasciata al quotidiano Frankfurter Allgemeine, si definiva “il più grande critico dell’Islam di tutta la storia”. Da un certo punto in poi, la presa di distanza dall’Islam si è trasformata in un aperto rifiuto della politica tedesca sull’immigrazione.
Medico saudita e attivista anti-Islam: chi è Taleb Al Abdulmohsen, l’attentatore del mercatino di Natale a Magdeburgo
Lo psichiatra sembrava aver perso fiducia nella Germania e così si radicalizza. Su X attacca sempre più spesso la Germania, accusata di “dare la caccia ai rifugiati sauditi all’interno del Paese e all’estero per distruggere le loro vite”. Sostiene che la Germania voglia “islamizzare l’Europa”, e arriva persino postare una foto dell’ex cancelliera Angela Merkel con la scritta in inglese “Ho distrutto l’Europa”.
Trasferitosi nel 2006 con un permesso di soggiorno permanente per completare la sua specializzazione, l’uomo – simpatizzante del partito di estrema destra tedesco AfD e di Elon Musk – non era noto agli 007 tedeschi ma un anno fa era stato classificato come “persona a rischio” dalle autorità locali. E, dalle prime ricostruzioni, sembra che Riad avesse avvertito Berlino della sua pericolosità. Per quattro volte, tra il novembre del 2023 e il settembre del 2024, le autorità saudite avrebbero avvertito la Germania sulla pericolosità di Abdulmohsen, sostenendo che potesse rappresentare una minaccia per i diplomatici di Riad. Ma nessuno agisce. Lo rivela il Wall Street Journal, citando fonti della sicurezza e del governo tedeschi, secondo cui Berlino ignorò quegli avvertimenti, perché pensava che i sauditi lo avessero preso di mira per aver ripudiato l’Islam, considerato un reato nel regno in teoria punibile con la morte.
Negli ultimi mesi Taleb Al Abdulmohsen aveva mostrato segnali di instabilità: da ottobre non si presentava al lavoro giustificando le assenze con ferie e malattia. Dopo il suo arresto, sui media era circolata la notizia che fosse risultato positivo al test antidroga, circostanza tuttavia non confermata dal capo della polizia ancora in attesa dei risultati degli esami medici “fisici e mentali”.
La visita del cancelliere Scholz sul luogo dell’attentato
È stato un atto “terribile e folle”, ha scandito il cancelliere Olaf Scholz dal teatro della strage a otto anni di distanza dall’attentato – quella volta di matrice islamica – di Berlino. Questo è il momento di “restare uniti” per “non lasciare vincere chi semina odio”, ha esortato il socialdemocratico, che è stato accolto sul luogo della tragedia anche da qualche fischio, a due mesi dal voto del 23 febbraio. Un appello sostenuto dalla solidarietà giuntagli da tutto il mondo in un coro unanime di condanna alla violenza: a partire dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha espresso la vicinanza dell’Italia al popolo tedesco inviando un messaggio al suo omologo Frank-Walter Steinmeier, fino ad arrivare al presidente americano Joe Biden che ha forte a Berlino “tutto l’aiuto necessario”.
La commemorazione a 24 ore dall’attentato
A Magdeburgo, e nel resto della Germania, è il giorno del dolore dopo l’attentato che ha falciato la vita di 5 persone. Il mercatino è stato chiuso, le luci della festa si sono spente e centinaia di persone hanno deposto fiori e peluche su un memoriale improvvisato vicino al luogo della tragedia. Per tutta la giornata gli abitanti della cittadina della Sassonia hanno lasciato candele, fiori, biglietti e giocattoli per bambini presso la chiesa Johanneskirche.
Centinaia di fedeli, tra cui il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, hanno assistito nella cattedrale della città alla funzione commemorativa destinata ai parenti delle vittime, ai soccorritori e agli invitati. Una grande folla di persone si è radunata fuori dalla chiesa per assistere alla commemorazione su un grande schermo, deponendo fiori e accendendo candele. Altre centinaia di persone hanno occupato la piazza centrale della città, tra cui alcuni che hanno esposto striscioni di estrema destra.
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