Resoconto del convegno “Da Togliatti a Berlinguer. La via italiana al socialismo”

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Martedì 17 dicembre, in occasione del sessantesimo anniversario della scomparsa di Palmiro Togliatti e del quarantesimo anniversario della morte di Enrico Berlinguer, si è tenuto presso la sala conferenze dell’Hotel Serena il convegno organizzato dalla federazione reatina del Partito Comunista Italiano, dall’ANPI provinciale, dal Movimento Giovanile “Controvento”, dall’Associazione “Rieti città aperta” e dalla CGIL, sul tema “Da Togliatti a Berlinguer. La via italiana al socialismo”.

Dopo una breve presentazione del moderatore dell’iniziativa, Antonio Pietripaoli, si è proceduto alla visione del film “Cent’anni dopo”, di Monica Maurer e Milena Fiore, prodotto nel 2021 in occasione del centesimo anniversario della fondazione del Partito Comunista d’Italia. Il prof. Alexander Höbel, storico e docente di storia contemporanea all’università di Sassari, ha aperto il convegno tracciando un quadro storico dell’evoluzione del pensiero e della linea politica del Partito Comunista d’Italia, in cui, nei primi anni venti del novecento, prevalse la visione leninista raccolta e rappresentata da Gramsci, che venne eletto segretario nazionale, e Togliatti, su quella di Amedeo Bordiga. Un partito, dunque, non settario, granitico, avanguardia rivoluzionaria, ma proiettato verso la costruzione di una organizzazione di massa, calata sulle condizioni reali, disposto anche ad alleanze di natura tattica purché funzionali all’orizzonte strategico e cioè alla costruzione di una società socialista. Fu questo il motivo conduttore che portò il Partito Comunista d’Italia ad allearsi con tutte le forze antifasciste ed a rappresentare il cardine, politico ed organizzativo, della lotta di liberazione nazionale dal nazifascismo, ad avere un ruolo fondamentale per la realizzazione ed il consolidamento della democrazia nel nostro paese, a divenire lo strumento fondamentale attraverso cui i lavoratori assursero al ruolo di soggetto politico non solo attivo ed organizzato, ma protagonista di tante battaglie di civiltà e conquiste. L’elaborazione, il pensiero e l’agire politico del Partito Comunista guidato da Togliatti e da Berlinguer, vanno inquadrati all’interno di questo filo conduttore.

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A Corrado Morgia, autore del libro “Togliatti. Una biografia”, è toccato il compito di un approfondimento, richiamando spesso specifici tratti del suo libro, della figura di Palmiro Togliatti. Il Sen. Giorgio Mele, invece, si è fatto carico, anche in qualità di testimone diretto oltre che di studioso, di rappresentare il pensiero e la visione del compianto Enrico Berlinguer. Prima delle conclusioni, il rappresentante del Movimento giovanile “Controvento”, Emanuele Dionisi, ha voluto portare il suo contributo alla discussione. L’iniziativa si è conclusa con l’intervento del Sen. Luigi Marino, per anni Presidente del Gruppo dei Comunisti al Senato, che ha improntato il ragionamento sui più pressanti temi di attualità, rimarcando soprattutto il fatto di quanto restino attuali e quanto sarebbe necessario riappropriarsi degli insegnamenti, della visione e della capacità organizzativa del grande Partito Comunista Italiano. Immensa la soddisfazione degli organizzatori per la nutrita partecipazione a una iniziativa che, come asserito da Pietripaoli nel suo breve intervento di presentazione, “non vuole risolversi in una mera celebrazione, ma si pone soprattutto lo scopo di restituire a queste due imponenti figure la giusta e meritata collocazione nel solco della storia del movimento operaio nazionale ed internazionale”.



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