Museo civico di Palazzo Chiericati, inaugura oggi l’Ala Roi / Comunicati / Novità / Homepage

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Oggi viene aperta ufficialmente l’Ala Roi del Museo civico di Palazzo Chiericati.

Con la nuova sezione del museo intitolata al marchese e grande mecenate vicentino Giuseppe Roi, il Museo, una delle più importanti collezioni civiche del Veneto, offrirà d’ora in poi a vicentini e turisti un suggestivo viaggio nella storia dell’arte vicentina e veneta, completando, in modo organico e permanente, il percorso dal Duecento alla fine dell’Ottocento.

Questa mattina alle 10, in occasione della presentazione alla stampa, sono intervenuti il sindaco Giacomo Possamai, l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin, l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Spiller, la presidente della Fondazione Roi Francesca Lazzari, la direttrice dei Musei civici Valeria Cafà.

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«Aprire finalmente la nuova Ala Roi di Palazzo Chiericati rappresenta per la città di Vicenza e per tutti noi un momento di grande gioia – ha dichiarato il sindaco Giacomo Possamai -. Dopo tanti anni di lavori, riuscire a riconsegnare ai vicentini il loro Museo Civico così arricchito, è alla stesso tempo, un risultato straordinario e una grande emozione. Il cantiere di Palazzo Chiericati è stato uno dei primi progetti di cui ci siamo occupati dal nostro insediamento: volevamo aprire l’ala del Palazzo il prima possibile – ha sottolineato il sindaco Giacomo Possamai – perché erano già passati troppi anni dalla sua chiusura. Il cantiere che ha interessato l’intero museo, comprensivo della palazzina cinquecentesca ma anche di due corpi di fabbrica uno novecentesco e l’altro ottocentesco, infatti, è stato piuttosto complesso perché suddiviso in stralci e in momenti progettuali differenti. Un percorso articolato che dimostra la complessità dell’intervento che ci consegna oggi un vero e proprio capolavoro e un’operazione culturale a beneficio dell’intera città. Un percorso iniziato diversi anni fa e portato avanti dalle precedenti amministrazioni rappresentate qui oggi da Francesca Lazzari, ora presidente della Fondazione Roi, e da Jacopo Bulgarini d’Elci, entrambi assessori alla cultura con Achille Variati. Lo splendido risultato che vediamo oggi – prosegue il sindaco -è stato possibile grazie al sostegno economico della Fondazione Roi che ha consentito lo sblocco e la conclusione dei lavori. Alla Fondazione il nostro grazie certi che il loro impegno resterà vivo nella memoria di tutti noi con l’intitolazione al Marchese Roi proprio di questa splendida nuova Ala».

«Con l’apertura dell’Ala Roi chiudiamo un anno molto intenso, che ha visto impegnati i nostri uffici con entusiasmo collaborando perché tutto questo fosse possibile: donare ai cittadini ulteriori elementi di conoscenza della storia e dell’arte della città in ambienti curati e accoglienti. II traguardo a cui siamo arrivati oggi è frutto di un lavoro di anni che ha coinvolto varie amministrazioni che ringrazio» – è intervenuta l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin.

«Oggi raggiungiamo un traguardo fondamentale ma il lavoro dei nostri uffici non finisce qui – ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Spiller -. Tutt’oggi siamo impegnati nel recupero delle ex barchesse che diventeranno deposito e nuovo locale per i servizi e poi sull’ala verso corso Palladio per ampliare le funzioni del museo. Il risultato che vediamo oggi è sicuramente fruttoso per la città ma anche per l’immagine di Vicenza nel mondo»

«La riapertura dell’ala ottocentesca consolida il Museo di Palazzo Chiericati nel suo ruolo storico di baricentro del sistema museale vicentino – è quindi intervenuta la presidente della Fondazione Roi Francesca Lazzari –. Il Museo recupera funzionalità interna e, con essa, potrà intensificare le proposte di eventi espositivi di portata nazionale e internazionale. Lo scopo perseguito è la realizzazione di un itinerario ideale che colleghi lungo una unica traccia le multiformi espressioni della memoria storica e della ricerca in atto, questa e quella elementi inscindibili e fondanti del sistema museale. Palazzo Chiericati è il luogo dove le memorie storiche di Vicenza e del suo territorio trovano dimora – ha detto -, una sorta di grande anagrafe dove la comunità può riconoscere e trovare le tracce indelebili della propria identità. A questa impostazione, ben nota ai padri fondatori dei musei civici, non era certo estranea l’idea che il positivo progredire del mondo e delle nostre città doveva trovare il modo di salvaguardare e fare utilmente uso delle sue memorie. Di questo era fermamente convinto anche il marchese Giuseppe Roi a cui le nuove sale sono dedicate. Questa necessità non è oggi mutata. Se, allora, il museo riesce a collegare a sé città e territorio, esso diventa non solo custode di memorie, scrigno di testimonianze del passato, ma, capovolgendo il suo ruolo classico, può davvero diventare centro propulsivo e comunicatore, banco di prova di una strategia di città che innova ridefinendo la memoria di sé. Ecco quindi il senso della convinta partecipazione della Fondazione Roi in questa operazione di rinnovamento del museo, sicura di interpretare non solo l’indirizzo che il marchese Roi ha impresso alla sua fondazione, ma anche il suo messaggio più profondo. Ecco quindi anche il senso della dedica della nuova ala al marchese Giuseppe Roi».

«Ciascuna delle 11 nuove sale è pensata per celebrare l’identità unica di Vicenza – è intervenuta la direttrice dei Musei civici Valeria Cafà -. È un racconto attraverso capolavori e opere di pittura, scultura e arti decorative che illustrano tre secoli di creatività, dal Seicento alla fine dell’Ottocento, intrecciando le vicende locali con quelle della grande storia e della storia dell’arte italiana ed europea. Molte opere tornano visibili dopo anni nei depositi, altre non sono mai state viste prima».

Dopo l’inaugurazione ufficiale prevista oggi alle 17 con il taglio del nastro, dalle 18.30 alle 23 (ultimo ingresso alle 22.30), il pubblico potrà visitare in anteprima, eccezionalmente con ingresso gratuito, le 11 nuove sale restaurate e completamente rinnovate che accolgono più di 300 opere, alcune delle quali mai esposte in precedenza.

Dal 21 dicembre la nuova Ala Roi del Museo civico di Palazzo Chiericati a Vicenza si potrà visitare con il consueto orario di apertura del museo, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, ultimo ingresso 17.30.

Sabato 21 e domenica 22 dicembre vengono organizzate visite guidate gratuite all’Ala Roi: la mattina alle 11 e alle 12, il pomeriggio alle 15.15, alle 16.15 e alle 17.15. Ogni visita durerà 45 minuti e accoglierà gruppi di massimo 25 persone che si fomreranno spontanemanete. Per l’accesso al museo è necessario acquisare il biglietto d’ingresso all’Ufficio Iat – Informazione accoglienza turistica, in piazza Matteotti 12, 0444320854, iat@comune.vicenza.it, aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17.30 (chiuso 25 dicembre e 1 gennaio) e all’Infopoint turistico in Basilica Palladiana dal martedì alla domenica.

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Nella sua nuova veste, l’Ala Roi propone ed il meglio dell’arte nelle sue diverse manifestazioni del Seicento, Settecento e dell’Ottocento, secoli fondamentali nella storia e nella produzione artistica del territorio.

Tra i capolavori esposti, le pale di Tiepolo e Piazzetta provenienti dalla chiesa vicentina dell’Araceli e il corpus dei bozzetti in terracotta della bottega di Orazio Marinali. 

Grande novità della nuova Ala Roi è l’affondo che si è voluto dedicare all’operosità di Vicenza e in particolare alla sua gloriosa tradizione produttiva tessile e serica, testimoniata tra le altre opere dalla Collezione Marasca. Si riconosce così che tali aspetti della storia economica della città ne hanno determinato il volto nobile e ricco – specialmente dal punto di vista architettonico – grazie a una società intraprendente che nell’industria e mercatura della seta ha trovato secolare alimento e successo.

Se Vicenza, nei secoli, non avesse goduto di imprenditori illuminati, famiglie dedite al collezionismo d’arte e una presenza ecclesiastica così attenta e culturalmente vivace, non avrebbe potuto produrre e riunire le meraviglie che lo scrigno del Chiericati oggi compiutamente propone. 

Sezioni specifiche sono riservate ai ritratti su rame, avorio, alla ceroplastica, sino alla sequenza, eccezionale, di bozzetti di Orazio Marinali e al gesso Trento di Canova.

A ricondurre alla Vicenza dell’epoca provvedono le vedute di Cristoforo Dall’Acqua.

L’Ala si chiude con gli ambienti dedicati all’Ottocento in un inedito intreccio tra le figure chiave della storia pre e post Risorgimentale e la nascita delle raccolte civiche. L’ultima sala è riservata al pittore vicentino Giovanni Busato autore di alcuni intensi ritratti. 

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La rinascita del Chiericati, voluta dall’Amministrazione Comunale di Vicenza, segna il compimento di un percorso lungo e complesso, avviato nel 2010 e mai interrotto, sindaco dopo sindaco, direttore dopo direttore. Un percorso unitario per impostazione, coerente negli aspetti storico artistici quanto in quelli allestitivi, come un museo moderno richiede.

La ricchezza delle architetture storiche palladiane, la chiara levità di quelle contemporanee, le scelte di illuminotecnica e di allestimento consentono oggi al visitatore di immergersi in epoche ed autori, secondo la personale scala di priorità, aiutato dai cinque colori di base dell’allestimento, dalla valorizzazione visiva delle opere principali e da tutti quegli accorgimenti che appagano le più diverse tipologie di visitatori.

La nuova Ala Roi è stata finanziata dalla Fondazione istituita dal marchese Giuseppe Roi nel 1988 con lo scopo di contribuire alla crescita e valorizzazione dei Musei Civici.



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