La fotografia della provincia di Savona? Economia corporativa con settori parassitari e che ha dato un forte contributo alla vittoria della destra

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La provincia di Savona si è classificata al 69° posto perdendo 10 posizioni rispetto al 2023, risultato ottenuto attraverso questi passaggi di valutazione:

di Franco Astengo

Ricchezza e consumi 56° posto, Lavoro 94° posto, Giustizia e Sicurezza 91° posto, Demografia e società 92° posto, Ambiente e servizi 71° posto, Cultura e tempo libero 18° posto.

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Concentriamo la nostra attenzione al riguardo della classifica riguardante la qualità del lavoro nella Provincia di Savona: novantaquattresimo posto perdendo tra il 2023 e il 2024 trentaquattro posizioni piazzandosi all’ultimo posto della Province del Nord (La Spezia al 61° posto guadagnando 24 posizioni, Imperia al 40° posto guadagnando 37 posizioni, Genova 18° posto guadagnando diciotto posizioni in una classifica generale che, per quel che riguarda il lavoro vedo confermata al primo posto la provincia di Milano).

Un pesante 94° posto per la nostra provincia che va combinato con il 92° posto della classifica demografica: dove la provincia di Savona perde 26 posizioni ed è penultima nel Nord precedendo soltanto la provincia di Biella (Imperia si piazza una posizione al di sopra 91° posto perdendo 22 posizioni, La Spezia è 76a cedendo 25 posti, Genova al 62° posto perdendo 26 posizioni, in un quadro complessivo di declino che coinvolge tutta la Liguria in una classifica che vede al primo posto Bolzano davanti a Monza – Brianza).

Una situazione che si combina con la 94a posizione nella presenza di start up innovative (classifica che vede Trieste al primo posto, Genova al 10°, Imperia all’80° e La Spezia addirittura al 105° posto in una Liguria dove l’innovazione appare quasi completamente concentrata nel capoluogo).

Capoluogo genovese però in difficoltà nell’export (67° posto) con Savona al 63° , La Spezia al 70°, Imperia al 79°, in una classifica ancora appannaggio del “piccolo è bello” anni ’90 con Ascoli e Arezzo.

Evidentemente non appare sufficiente il 14° posto nelle presenze turistiche per sollevare il quadro economico della provincia di Savona che viene superata in questa classifica da La Spezia ma sopravanza Imperia e Genova (una valutazione che può essere giudicata di carattere quantitativo e non qualitativo perché considera il numero di presenze dilatato dai croceristi).

La provincia di Savona si piazza al 60° posto per laureati tra i 25 e i 39 anni superando Imperia relegata al 103° posto (con un evidente problema di “fuga dei cervelli” che comunque ci accomuna ) mentre in questa particolare classifica La Spezia si colloca al 49° posto e Genova al 17°.

Sui temi ambientali la provincia di Savona (ancora senza rigassificatore) si colloca al 61° posto precedendo al Nord Bergamo (vincitrice della classifica assoluta) Piacenza, Reggio Emilia, Sondrio, Treviso, Bolzano, Asti, Rovigo, Cuneo, Alessandria, Lodi, Pordenone, Imperia : in una graduatoria dove la divisione Nord/Sud non pare valere come in altre e dove si può notare la cattiva classifica di province dedite al turismo montano come Bolzano e Sondrio.

Bassissima posizione per la provincia di Savona al riguardo delle pensioni di vecchiaia al 102° posto (quindi non in corrispondenza con l’indicatore demografico) in una graduatoria dominata da Napoli e dalle province del Sud (la prima in classifica per quel che riguarda il Nord è Rimini al 40° posto).

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Ricchezza e consumi in provincia di Savona se la passano meglio del lavoro: 56° posto, con 6 posizioni di guadagno, migliore provincia della Liguria con La Spezia 62a (-3), Genova 65a (-10), Imperia 77a (+1). Un indicatore negativo perché mostra un accrescimento della rendita che nella città capoluogo si presenta come un tema atavico di ricchezza depositata nelle banche (senza investimenti) e di multi proprietà immobiliari (fenomeno anche questo antico ma che adesso può essere collegato alla scoperta di un certo numero di B&B abusivi).

In sostanza la fotografia di un’economia corporativa con settori parassitari e decremento demografico questa la provincia che ha dato un forte contributo alla vittoria della destra nelle recenti elezioni regionali (da ricordare che nella scarsità delle presenze industriali la provincia di Savona è comunque al 57° posto nelle ore di CIG autorizzate, quindi all’incirca alla metà della graduatoria nazionale).

Nelle classifiche del Sole 24 ore mancano sanità e infrastrutture (nella classifica delle disuguaglianze la provincia di Savona si colloca con il divario più netto tra ricchi e poveri rispetto a Imperia e La Spezia, mentre Genova si piazza tra le grandi città dove la concentrazione di ricchezza in alto si sta evidenziando maggiormente e aumenta il divario sociale.

Insomma: un quadro sostanzialmente negativo soprattutto per via dell’evidente deficit di produzione manifatturiera sul quale però i livelli di governo regionali e provinciali non sembrano riflettere più di tanto.

Franco Astengo



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