Approvato il bilancio comunale in un clima costruttivo

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Procedura celere

 


È stato approvato nella serata di mercoledì 18 dicembre il bilancio previsionale del Comune di Piacenza. A favore le forze di maggioranza (Pd, Civica Tarasconi, Pc Oltre e Pc Coraggiosa), contro il centrodestra (Civica Barbieri-Liberi, Fratelli d’Italia, Lega). Alternativa per Piacenza si è astenuta, mentre risulta l’assenza dei Liberali Piacentini.

QUI CENTRODESTRA

L’aula ha prima esaminato e votato un centinaio di emendamenti, con un passo abbastanza celere. Nulla a che vedere con le tensioni tra maggioranza e opposizione di un anno fa. Tutto il dibattito, fin dalle battute iniziali in commissione, dopo le parole dell’assessore al bilancio Gianluca Ceccarelli, si è svolto in un clima che potremmo definire costruttivo.

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Diversi, comunque, gli spunti critici del centrodestra. «Insufficiente l’impegno sulla sicurezza – ha detto Luca Zandonella (Lega) -, la grande assente di un bilancio da trecento milioni di euro. Quella percepita e reale in città sta peggiorando, basta chiedere ai piacentini. È una Giunta “tassa e spendi”, inoltre temo proprio che si vorrà aumentare anche l’Imu sulle seconde case».

«Votiamo contro – ha ribadito Sara Soresi (Fratelli d’Italia) – per l’espansione della spesa corrente, per gli affidamenti e incarichi esterni e per le nuove assunzioni di personale che causano costi. Rimane il nodo delle fidejussioni dell’ente: queste andrebbero controllate tutte, non solo a campione».

«È il bilancio “giro di boa” della Giunta Tarasconi – la riflessione di Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) – che comprime lo sviluppo della città, aumenta l’indebitamento, conferma la pressione fiscale alta. Intanto non vediamo un’opera significativa di questa Amministrazione, che vive dei progetti Pnrr portati a casa da quella precedente».

Per Trespidi il dato politico della discussione è «l’imbarazzo nelle parole di Costanza De Poli (Pd) quando ha rivelato le tensioni nella maggioranza. La Giunta si è indebolita sull’urbanistica e sull’ambiente: l’assessore Fantini è stata “commissariata” dalla maggioranza, ad opera dei frondisti-ambientalisti. Ma anche il Pd si è indebolito, non è più l’architrave del centrosinistra. Sono gli ambientalisti a dettare la linea».

QUI CENTROSINISTRA

«Il dibattito e il confronto fanno parte dello stile del Partito Democratico – ha dichiarato Andrea Fossati (Pd) – ci chiamiamo con questo nome anche per questo. Abbiamo dimostrato di saperci accordare, al netto delle differenti opinioni. C’è un grande lavoro dietro al Pug, siamo sulla buona strada. Riconoscono un buon lavoro di maggioranza e opposizione in questo bilancio, proposte e dibattito di alta qualità. L’Amministrazione con gli investimenti dà slancio alla città, lo dimostrano la riqualificazione del Polisportivo e tutti gli altri progetti. Qua non facciamo melina».

«L’avanzo 2022 – ha fatto notare Luca Dallanegra (Civica Tarasconi) – fu di 20 milioni di euro, quello 2023 di 8 milioni. Significa che l’ente in questo mandato sta lavorando meglio e tanto. Il personale è tornato a essere sui numeri del 2017, sbagliato dire che il livello di assunzioni sia smisurato. Ora bisogna proseguire su questa strada. Le risorse spese migliorano la vita della città e di chi ci vive».

«Legittimo avere opinioni diverse – ha espresso Sandro Spezia (Pc Oltre) – ma qua i fatti sono incontrovertibili. La visione di città è chiara e va avanti grazie ai progetti messi in campo. Siamo sulla buona strada. Comunque il clima dell’aula mi è piaciuto, la presidente Paola Gazzolo non ha dimostrato mai cedimenti nella gestione dei lavori. La lettura di Trespidi sul centrosinistra, invece, è fantascienza».

IL PUNTO DI VISTA DI APP

«Il bilancio – ha preso la parola Luigi Rabuffi (Alternativa per Piacenza) – è il carburante della macchina comunale, le risorse vanno spese con oculatezza per dare benessere ai cittadini, ascoltando i bisogni e non gli interessi dei privati. Se penso al bilancio 2024, quello che approvammo un anno fa, è stato poi stravolto nel corso dei mesi da 19 variazioni. Comunque il bilancio si regge sui tributi che aumentano, svuotando le tasche dei piacentini, anche grazie alle multe (oltre 6 milioni). Stando ai calcoli, ogni piacentino dovrebbe pagare 66 euro di sanzioni. Molto, considerando che tanti non le pagano: qua rischia di saltare il bilancio». 

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