Pavia, mamma e bambino muoiono durante il parto al Policlinico San Matteo: «Crisi respiratoria». Indaga la Procura. Il papà: «Vi amerò per sempre»

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di
Davide Maniaci

Andreea Mihaela Antochi, 30 anni, di origini romene, avrebbe avuto una crisi respiratoria: inutili i tentativi di rianimarla e di salvare il piccolo con un cesareo d’emergenza

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Una donna e il bambino che portava in grembo sono morti durante il parto al Policlinico San Matteo di Pavia. La tragedia è avvenuta nella notte tra lunedì e martedì. Andreea Mihaela Antochi, 30 anni, di origini romene, era ricoverata nel reparto di Ostetricia.

Le cause della morte

I medici hanno cercato per oltre un’ora di rianimare la donna, che viveva a Villanterio col marito ed era in attesa del primo figlio. Era stata sottoposta alle procedure per il parto indotto già domenica e aveva cominciato a stare male nella notte tra lunedì e martedì. Nel corso del lungo travaglio ha avuto un’insufficienza respiratoria ed è andata in arresto cardiaco. Inutile e disperato il tentativo dei sanitari che hanno provato a salvare lei e a fare un cesareo urgente per far venire al mondo il bimbo: è nato vivo ma purtroppo è spirato dopo poche ore.




















































La foto sui social

Sui social un’amica ha postato una foto della giovane mamma in attesa, vicino a una culla decorata in azzurroseduta su un letto sul quale sono appoggiate delle scarpette da neonato accompagnate dalla scritta «Welcome Sasha», il nome del nascituro. I suoi amici stanno organizzando una manifestazione per giovedì mattina davanti al San Matteo «perché non è giusto che una donna vada a partorire e perda la vita insieme al figlio».

Gli accertamenti del San Matteo

La direzione del Policlinico San Matteo ha disposto un accertamento diagnostico per fare luce sulle cause della morte di madre e figlio. «Per tutta la comunità del San Matteo questa è una giornata di lutto – fa sapere il Policlinico in una nota -. La morte di una mamma e del suo bambino è un dramma dolorosissimo e il nostro pensiero accorato è tutto rivolto a chi non c’è più e ci stringiamo a chi ne piange la scomparsa. C’è un’indagine in corso a cui il nostro istituto garantisce piena collaborazione per i dovuti accertamenti. Per parte nostra, non possiamo fare altro che ribadire il valore e l’alta professionalità dei medici e di tutto il personale del San Matteo, che dedicano tutta la propria vita, con incredibile abnegazione, a salvare vite e a farne nascere di nuove».

L’indagine della Procura

Il marito della donna, Florin Catalin Lovin, ha sporto querela. La Procura della Repubblica di Pavia, diretta dal Procuratore Fabio Napoleone, indaga per i reati di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario e omicidio colposo. È stata disposta l’autopsia sulle salme.

La Procura ha disposto l’acquisizione di tutta la documentazione sanitaria relativa alla gestante. «Il procedimento penale prosegue al fine di accertare eventuali condotte colpose e individuare eventuali responsabilità dei sanitari che hanno avuto in cura Antochi e Lovin presso il suddetto nosocomio», si legge nella nota firmata dal procuratore.

Il papà: «Vi amerò per sempre»

«Grazie per i sette anni più belli della mia vita, quelli che ho vissuto con voi. Vi amerò per sempre. Addio, amori miei» ha scritto sui social Catalin Florin Lovin, marito della donna e padre del bambino. Oltre 150 i messaggi di condoglianze sotto il post.

È «un uomo distrutto», «sconvolto tanto da aver meditato il suicidio», ha detto il legale dell’uomo, Ferdinando Mauro Miranda. «La moglie del signor Lovin – spiega l’avvocato – era in ospedale già dalla scorsa settimana. Sabato ha cominciato ad accusare del malessere con dolori addominali, apnee, giramenti di testa, pallore. I medici hanno quindi cominciato a valutare l’ipotesi di non effettuare più un parto naturale ma un taglio cesareo. Nella notte tra lunedì e martedì, tuttavia, la donna è stata male, l’hanno portata in sala parto per un cesareo d’urgenza e lì è avvenuto l’evento infausto». «Si parla di un attacco cardio-respiratorio – prosegue il legale – il marito racconta di aver visto la moglie andare in apnea e diventare bianca cadaverica. Il bambino, invece, è nato vivo, tanto che c’è stato un certificato di nascita e poi uno di morte, nella medesima giornata. Il padre è comunque riuscito a dargli un nome e un cognome, Sasha Andrei Lovin, ma il neonato è morto poche ore dopo il parto». In vista dell’autopsia disposta dalla Procura, Miranda ha preannunciato la nomina «sia di un medico legale sia di un’ostetrica clinica. La querela è contro ignoti, noi non accusiamo nessuno, ma immagino che la lista degli indagati sarà molto corposa», conclude. 

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18 dicembre 2024 ( modifica il 18 dicembre 2024 | 20:23)

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