“Mi scuso con i colleghi per la voce”, ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato, aprendo il suo intervento in sede di replica dopo la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue. Ad accoglierla il presidente del Senato Ignazio La Russa. Assieme alla presidente del Consiglio è arrivato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
“Ho buoni rapporti con un sacco di gente e non prendo ordini da nessuno, dovreste esserne contenti, sono una persona libera che si confronta con tutti ma non prendo ordini da nessuno” ha detto Meloni in replica al Senato dopo le comunicazioni in vista del Consiglio europeo rispondendo in particolare al senatore a vita Mario Monti sul rapporto con Elon Musk. “Non so che film abbiate visto, credo che ci dobbiamo capirci su una differenza fondamentale tra noi e quello che abbiamo visto negli anni, abbiamo visto leader che pensavano che un buon rapporto” significava “eseguire pedissequamente quello che facevano gli altri”. “Io non consento ingerenze a nessuno, guardo solo all’interesse nazionale. Ma sono felice, senatrice Malpezzi, vedo che siete sovranisti, difendete la sovranità nazionale dalle ingerenze straniere: la considero una grandissima impresa di Elon Musk, anche più di essere arrivato sulla luna. Ero abituata quando chiedevate ingerenze di chiunque contro i vostri avversari politici” ha aggiunto la premier.
“Condivido le parole del senatore Dreosto sul ministro Salvini a cui va la solidarietà di tutto il governo” ha aggiunto Meloni riferendosi al leghista Dreosto che poco prima aveva definito “scandaloso” che il vicepremier Matteo Salvini rischia il carcere per “aver difeso i confini nazionali”, nel processo Open Arms. E’ quindi scattato un applauso nell’emiciclo.
‘Accordiamoci per il voto sulla manovra senza fiducia’
“Abbiamo cercato di fare del nostro meglio per presentare prima possibile” la manovra, “ho chiesto che ci fosse per il Parlamento il massimo tempo possibile, tutti sappiamo che ci sono dei vincoli, anche europei: so che la fiducia è stata posta in accordo con le opposizioni” ma “se ci fosse un accordo sui tempi senza voto di fiducia sarebbe preferibile, sarei contenta se ci mettessimo d’accordo di farlo senza voto di fiducia” ha detto Meloni.
‘Pd teneva ostaggio Fitto per difendere lo spagnolo’
“Avevo un dubbio e Alfieri me lo ha confermato: il Pd ha accettato che il commissario europeo italiano fosse preso in ostaggio per difendere il commissario spagnolo. Questo sarebbe gravissimo senatore Alfieri. Avevo il dubbio che fosse così, oggi lei mi dà la certezza. Ma gli italiani sappiano che il commissario italiano, indicato dall’Italia, è stato preso ostaggio per consentire l’elezione del commissario spagnolo. È molto grave”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato, in sede di replica dopo la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue, replicando al senatore del Pd Alessandro Alfieri.
‘Rimuovere le sanzioni alla Siria può avvicinare’
“Avrete letto che l’Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, apre alla rimozione delle sanzioni verso la Siria, un altro strumento che può essere utilizzato per avvicinare. Ma è ovvio che ci muoviamo in una situazione che a nessuno di è chiarissima” ha detto la premier Giorgia Meloni rispondendo al senatore di Iv Matteo Renzi.
Meloni a Renzi, lei era amico di Obama, si metteva lo stesso cappotto
“Che vuol dire sta con Milei? Penso sia una molto interessante, una novità nel panorama politico argentino, penso che sia la persona giusta in quel contesto ma non penso che quello che dice sarebbe replicabile in Italia: lei era amico di Barak Obama e si metteva il cappotto come lui, io sono amica di Milei ma non mi faccio crescere le basette”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica al Senato dopo le comunicazioni in vista del Consiglio europeo rispondendo a Matteo Renzi.
‘Pronta anche a dire no, non possiamo permetterci ideologia’
“Io sono abbastanza ottimista – ha detto la premier – pronta a fare la mia parte quando fosse necessario anche a dire di no, ma mi pare che dei segnali siano arrivati già dalla scorsa legislatura quando la Commissione rispetto ad alcune scelte è tornata indietro, ad esempio sui fitofarmaci, mi pare che piano piano si stiano facendo i conti con un approccio troppo ideologico, purtroppo l’ideologia non ce la possiamo permettere in questo tempo”.
‘Sull’automotive riflettiamo sul cambio nei consumi’
“Non dobbiamo dirci quanto l’automotive sia in crisi in Italia e tutta Europa. Come ho detto all’assemblea di Confindustria. Dobbiamo fare una riflessione su come stanno mutando i consumi nella nostra società. Siamo cresciuti in un mondo in cui l’auto definiva lo status sociale, ora non è più così. Quando cambiano i consumi, perché ci sia un’offerta efficace occorre che ci sia anche la domanda” ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato.
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