Asp Reggio Calabria, Straface: «In un solo anno risparmiati 4 milioni di euro»

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REGGIO CALABRIA – «All’Asp di Reggio Calabria si è passati da una situazione letteralmente disastrosa, con infiltrazioni mafiose, bilanci mai presentati e impossibili da redigere, personale e strutture ridotte all’osso, ad una vera e propria risalita virtuosa ed in controtendenza».

«Basti pensare che per la prima volta non è classificata dall’Agenas come l’ultima d’Italia e neanche tra le ultime cinque e in un solo anno sono stati risparmiati 4 milioni di euro»

È con queste parole che la Presidente della Terza Commissione sanità del Consiglio Regionale Pasqualina Straface ha definito quella di oggi una giornata storica perché ha consentito di mettere in luce i risultati dell’Asp di Reggio Calabria, illustrati nel corso dell’audizione di ogg dalla direttrice Lucia di Furia. 

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Straface in particolare ha espresso soddisfazione per lo «straordinario impegno di risanamento messo in campo, con risultati oggettivi, innegabili e sotto gli occhi di tutti».

«Siamo di fronte – ha sottolineato complimentandosi con la Direttrice alla guida dell’Asp da due anni – a grandi sforzi compiuti, ma soprattutto siamo di fronte alla consapevolezza che con lo stesso impegno e con la stessa determinazione saranno affrontate e vinte le tante le sfide ancora in campo per i prossimi mesi ed anni.

Stiamo parlando di una delle aziende sanitarie calabresi che in questi anni hanno rappresentato l’emblema del fallimento di tutte le politiche sanitarie regionali, ma che oggi vive una nuova stagione ed ambisce ad essere – così come la stessa direttrice al Furia ha sostenuto – tra le migliori d’Italia.

È esattamente, questo – ha detto la Presidente nel corso dell’audizione – lo spirito e l’entusiasmo che condividiamo e che ci deve spingere tutti a non lesinare sforzi nella direzione di una progressiva normalizzazione dell’offerta sanitaria per tutti i calabresi.

Finalmente dopo anni di buio, si è riusciti a rifare i bilanci del 2022 e del 2023 che sono stati approvati dal collegio sindacale, con delle prescrizioni e anche approvati dalla Regione Calabria. E adesso si sta lavorando per il 2024, con l’assunzione, da quanto abbiamo appreso, di una società per la certificazione del bilancio.

È stato rimesso ordine negli intricati bilanci aziendali, con un obiettivo dichiarato: la normalizzazione sul versante economico, amministrativo, tecnico e miglioramento delle risposte assistenziali ai cittadini.

Per la prima volta si assiste oggi ad una riduzione del debito dell’azienda di 91 milioni, che è passato dai 203 milioni di euro del 2020 agli attuali 112 mln previsti per il 2024.

Si tratta di un risultato incoraggiante, che appare ancora più straordinario se si tiene conto che nessun presidio sanitario, dagli ospedali alle case di cura, sono stati chiusi in questi 2 anni! Anzi, i dati testimoniano un lieve aumento dei ricoveri e un consistente aumento degli accessi ai pronto soccorso, che indicano un ritorno della fiducia dei cittadini verso la sanità pubblica.

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Il miglioramento dell’offerta sanitaria è testimoniato sia dall’aumento del personale assunto, ben 1042 professionisti fra cui i medici cubani (che non sono una soluzione, servono a tamponare e ci hanno reso la possibilità di tenere aperti i nostri ospedali), sia dall’utilizzo dei fondi PNRR, nel rispetto dei tempi previsti, per l’acquisto di nuovi macchinari e l’ammodernamento delle strutture; sia dall’attenzione che l’ASP ha posto sulla salute mentale dei cittadini ed in particolare della neuropsichiatria infantile.

Come la stessa dottoressa ha evidenziato pubblicamente nei primi concorsi, svolti nel 2022, facevano la domanda due persone e poi forse se ne presentava uno o nessuno. Adesso, quindi, nonostante resti difficile reperire professionisti, la situazione è quindi ribaltata. E si continueranno a fare i concorsi.

Altra conferma di questa rivoluzione in corso sono i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che registrano quasi tutti un trend positivo, risultato che testimonia un netto miglioramento in termini qualitativi.

Quello della direttrice Di Furia è stato finora un lavoro che non ha posto attenzione solo ai bilanci e al rientro del debito, ma anche e soprattutto al garantire cure e assistenza medica ai cittadini, restituendo dignità al personale sanitario, alle strutture e ai pazienti.

Siamo di fronte ad un obiettivo e ad un metodo – ha concluso la presidente Straface – che è al centro dell’azione e del programma del Presidente Occhiuto e di questa Giunta regionale che sta rivoluzionando un sistema sanitario ereditato in stato comatoso.

All’ASP di Reggio, infatti, si è anzi tutto investito sul capitale umano, sulla costruzione di una squadra motivata, puntando sulla collaborazione di tutte le componenti, quella amministrativa, i medici di medicina generale, i medici convenzionati, gli specialisti.

Con un duplice messaggio, ancora una volta di metodo: da una parte, razionalizzare, efficientare e guardare al futuro, restituendo fiducia e speranza nelle istituzioni e nella garanzia del diritto alla salute; dall’altra, investire sul territorio e sulla prevenzione», ha concluso Straface.

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