Anche se alcuni produttori puntano con insistenza sulla fascia alta del mercato, anche per quanto riguarda i tablet, c’è ancora qualcuno che pensa a quella parte di utenti che non hanno necessità di grandi prestazioni ma che soprattutto hanno un budget ristretto su cui contare. REDMI Pad SE 8.7 è la risposta a questa necessità, un tablet presentato qualche mese fa che abbiamo avuto modo di provare, giusto in tempo per le festività di fine anno.
È particolarmente appetibile grazie anche a un calo di prezzo che lo ha portato a essere uno dei tablet più economici sul mercato. Vale davvero la pena acquistarlo? Dopo averlo spremuto per alcune settimane, è giunto il tempo per rispondere a questa domanda e raccontarvi come funziona nella nostra recensione completa.
Qualità costruttiva accettabile
REDMI Pad SE 8.7 è dichiaratamente un tablet di fascia bassa e ne abbiamo una conferma già dal primo contatto. Anche se la qualità costruttiva è buona, i materiali sono economici: niente metallo per il frame o per la cover posteriore, entrambi in plastica. La cover posteriore ha una finitura zigrinata che migliora indubbiamente il grip ma ha lo svantaggio di trattenere le ditate (che non sono facili da rimuovere anche impegnandosi).
Le cornici non sono particolarmente ottimizzate, soprattutto quella superiore (che include anche la fotocamera frontale) e quella inferiore, ma siamo in linea con i tablet in questa fascia di prezzo. Lo schermo ha una risoluzione HD+ (1340 x 800 pixel), non eccelsa ma che non dà particolarmente fastidio, vista la diagonale relativamente ridotta.
Niente male la luminosità così come gli angoli di visione, che consentono di utilizzare il tablet senza particolari problemi in molteplici situazioni. Due gli speaker, posizionati sui lati corti, con una buona resa, ma per i più esigenti è possibile collegare anche un paio di cuffie cablate, vista la presenza di una presa da 3,5 millimetri.
Da segnalare la presenza di un carrellino con lo slot per la microSD, per chi volesse espandere la memoria interna, nel caso i 64 o 128 GB non dovessero bastarvi. In questo caso è possibile utilizzare schede di espansione con una capacità massima di 2 TB.
Prestazioni solo discrete
Per contenere i costi REDMI ha scelto un chipset datato, un MediaTek Helio G85, affiancato nel modello che abbiamo testato, da soli 4 GB di RAM, un taglio decisamente anacronistico nel 2024. Peggio ancora, da questo punto di vista, la memoria interna, 128 GB di tipo eMMC, una tecnologia che sinceramente non ci aspettavamo di trovare e che non utilizzano più nemmeno i peggiori cinesoni. Peccato perché le prestazioni generali ne risentono, nonostante restino accettabili.
REDMI PAD SE 8,7 non è certo un tablet pensato per giocare, nonostante riesca a difendersi in maniera dignitosa, anche se nei giochi più esigenti non mancano lag e scatti. Nell’uso di tutti i giorni le prestazioni sono comunque buone, ma lo scrolling non è sempre fluido (lo schermo ha una frequenza di refresh di 60 Hz) e il caricamento delle pagine è tutt’altro che fulmineo: leggere il sito di un qualsiasi quotidiano è un’esperienza a volte frustrante, anche collegandosi a una rete WiFi a 5 GHz, sintomo che il chipset non riesce a reggere adeguatamente il carico di lavoro.
Questo non significa ovviamente che il tablet sia inutilizzabile, il supporto allo standard Widevine L1 permette di accedere ai contenuti in streaming in alta definizione e in questo caso il risultato è sempre soddisfacente, grazie anche a una luminosità massima molto buona, forse uno degli aspetti migliori di questo tablet. Soddisfacente la resa audio, grazie al doppio speaker di cui vi abbiamo parlato poc’anzi.
I bassi si percepiscono bene, pur non essendo particolarmente potenti, ma anche alzando il volume al massimo (la potenza non è esagerata) non abbiamo sentito distorsioni nemmeno alle frequenze più elevate. Nonostante il tablet non sia particolarmente grande si percepisce bene l’effetto stereo e, insieme allo schermo, il comparto audio è sicuramente l’aspetto migliore di questo tablet.
In queste settimane lo abbiamo utilizzato molto anche per controllare i dispositivi domotici in casa, e da questo punto di vista il tablet si è rivelato sempre all’altezza, con uno schermo touch responsivo al punto giusto. Abbiamo provato, collegandogli una tastiera esterna, a utilizzarlo per scrivere alcuni articoli, incluso quello che state leggendo, e il risultato non è stato niente male. Viste le dimensioni dello schermo è impensabile utilizzare la tastiera a schermo, che finisce per nasconderne almeno metà, e in questo caso la soluzione migliore può essere una piccola tastiera Bluetooth con supporto per il tablet.
HyperOS, aggiornato in queste settimane alla versione 1.05, sembra quindi soffrire leggermente su questo hardware datato. Nemmeno raddoppiando virtualmente la RAM, sfruttando 4 GB dello spazio di archiviazione, le prestazioni migliorano in maniera apprezzabile, restando
Considerazioni finali
Se guardiamo REDMI Pad SE 8,7 dal punto di vista del prezzo di vendita, allora siamo di fronte a un tablet sicuramente invitante. Al momento di scrivere questa recensione è in offerta a meno di 100 euro, un prezzo difficilmente superabile. Però le memorie lentissime affiancate da 4 GB di RAM, a cui si aggiunge un chipset non proprio fenomenale, forniscono prestazioni appena discrete per l’uso quotidiano.
Se dovete regalarlo a un ragazzo delle elementari o, al massimo, delle medie, può avere un senso. Oppure potete utilizzarlo per fare shopping con uno schermo più grande rispetto al vostro smartphone. Altrimenti è meglio rivolgere altrove le vostre attenzioni.
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