LECCE – Si celebrerà il prossimo 28 febbraio, dinanzi alla giudice del tribunale di Lecce Anna Paola Capano, l’udienza preliminare per discutere la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura nei riguardi di 30 persone coinvolte nell’inchiesta sull’annullamento di multe e sul rilascio di pass Ztl in cambio di utilità, soprattutto elettorali.
Tra i principali destinatari dell’atto, firmato dai sostituti procuratori Massimiliano Carducci e Alessandro Prontera, ci sono: Luca Pasqualini, all’epoca dei fatti assessore al traffico, mobilità e alla polizia locale di Lecce; Antonio Finamore, in qualità di consigliere comunale, dal giugno del 2017 al maggio 2019, e poi quale consigliere d’opposizione dal 9 ottobre 2020; la convivente di quest’ultimo, Luisa Fracasso, nelle vesti di sovrintendente in servizio presso l’ufficio verbali della polizia locale, la collega dell’ufficio Ricorsi Loredana Valletta, l’addetto all’ufficio Verbali Carlo Corvino; Piervitale Frassanito, maresciallo in servizio all’ufficio Verbali della polizia provinciale. A questi è contestato il reato di associazione a delinquere. Tra le altre accuse mosse dagli inquirenti ci sono anche corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, soppressione, distruzione e/o occultamento di atti pubblici, accesso abusivo a sistemi informatici.
L’inchiesta
Secondo la ricostruzione accusatoria, Pasqualini sarebbe stato capo e promotore sino al 7 settembre del 2018, quando fu arrestato nell’ambito dell’inchiesta “case popolari”; avrebbe tutelato Fracasso e Valletta, in cambio del loro sostegno elettorale ottenuto mediante lo stratagemma della “neutralizzazione” dei verbali, arrivando a far rimuovere nel settembre del 2015, la commissaria divenuta “scomoda”, Luigianna Vizzi che quale responsabile dell’Ufficio verbali denunciò le condotte illecite al comandante Donato Zacheo.
Finamore e Fracasso sono indicati come organizzatori del sistema finalizzato a garantire al primo sostegno elettorale: insieme avrebbero redatto liste di elettori, tra cui persone sanzionate per violazione al codice della strada da “tutelare” attraverso l’eliminazione dei verbali oppure proponendo ricorsi in loro favore. Il primo avrebbe inoltre messo a disposizione la sede della sua agenzia di pratiche automobilistiche per gestire contravvenzioni e ricorsi di interesse del presunto sodalizio.
Non solo. La coppia avrebbe nascosto diversi verbali anche nella sua abitazione (come avrebbe appurato la guardia di finanza durante le perquisizioni svolte nel settembre del 2019) che avrebbero dovuto obbligatoriamente essere registrati nel sistema “Piemme”, ossia il sistema informatico che gestisce l’intero iter sanzionatorio. In altri casi, Fracasso avrebbe manipolato i dati indicati nel documento per consentire il pagamento di importi inferiori a quelli reali, oppure, anche usando il profilo dell’allora responsabile dell’Ufficio, Luigia Doria, sarebbe entrata nel sistema per variare lo stato degli atti in quello della “sospensione con richiesta di archiviazione” e precludere così la notifica.
Anche Valletta è ritenuta organizzatrice: avrebbe agito in sinergia con Fracasso e in insanabile conflitto di interessi, si sarebbe prestata a redigere in modo occulto ricorsi che avrebbe monitorato fino alla decisione avvalendosi di contatti presso l’ufficio del giudice di pace di Lecce, in particolare del cancelliere Antonio Sepa (indagato in concorso per aver sollecitato e ottenuto l’occultamento di una multa elevata alla convivente); col supporto di Frassanito, inoltre, avrebbe “sistemato” i verbali della polizia provinciale di suo interesse.
Quest’ultimo, così come Corvino, è considerato partecipe dell’organizzazione.
Gli altri ruoli
Quanto alle altre posizioni, c’è quella di Francesco D’Elia, funzionario dell’Agenzia delle Entrate, che, nell’agosto del 2019, si sarebbe “speso” per apportare correzioni, non consentite, nella procedura di registrazione dei contratti d’affitto a canone agevolato delle stanze di un immobile intestato alla figlia di Loredana Valletta, su sollecitazione di quest’ultima, evitandole un accertamento fiscale per 5.168 euro.
Così, la sovrintendente della municipale, per ricambiare il favore, si sarebbe spesa, per “sistemare” un verbale per alta velocità compilato dalla polizia provinciale, interpellando la collega, Luisa Fracasso addetta all’ufficio verbali, che a sua volta avrebbe chiesto l’intervento di Frassanito, in servizio presso la polizia provinciale. Quest’ultimo in particolare avrebbe omesso di trasmettere l’atto all’Agenzia delle Entrate e per l’effetto di procedere all’iscrizione a ruolo, malgrado il mancato pagamento della sanzione pecuniaria. La ricompensa per lui sarebbero stati i biglietti per lo spettacolo di Enrico Brignano.
Nel lungo elenco dei beneficiari indagati, c’è anche Massimo Scanu, amministratore della società di autosoccorso stradale “Area 52 srl”, che garantendo il suo voto e quello del suo entourage a Finamore, in occasione delle amministrative dell’11 e del 25 giugno 2017 e del 26 maggio 2019, avrebbe ottenuto la neutralizzazione dei verbali per infrazione al codice della strada elevati a conducenti del parco mezzi dell’azienda.
Stralciata la posizione di Francesca Vallone, all’epoca dei fatti in servizio all’ufficio traffico e mobilità, accusata di aver rilasciato pass ztl senza che ci fosse una istanza formale e senza una valutazione dei requisiti, ottenendo regalie in occasione del suo matrimonio. Questa rigettò gli addebiti, durante l’interrogatorio, all’esito del quale la giudice Silvia Saracino ritenne di non applicare alcuna misura interdittiva nei suoi riguardi.
Durante il confronto, la dipendente, assistita dagli avvocati Roberto Rella e Giuseppe Fornari, chiarì i rapporti di amicizia con alcuni degli indagati, e offrì precisazioni in merito all’elargizione di pass per le zone a traffico limitato. Nello specifico, spiegò che la procedura di assegnazione fosse stata eseguita in modo corretto: la concessione avveniva gratuitamente a seguito di una richiesta formale presentata dall’interessato.
La difesa
Ad assistere gli imputati, ci penseranno gli avvocati: Luigi Corvaglia, Amilcare Tana, Giuseppe Corleto, Roberto Rella, Antonio Bolognese, Massimiliano Petrachi, Ladislao Massari, Antonio Degli Atti, Fabio Domenico Corvino, Andrea Bortone, Stefano Bortone, Roberto Pascariello, Maria Cristina Brindisino, Maria Agnese Imparato, Francesca Cisternino, Marco Castelluzzo, Giulio Errico, Massimo Angelo Benedetto e Caterina Liaci; Piepaolo Schiattone, Vito Quarta, Ivana Quarta, Marco Pezzuto, Ubaldo Macrì, Leonardo Massari, Luigi Piccinno, Romeo Russo.
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