Guerricchio replica alla Fimmg: ”Farmacia dei servizi snellisce Servizio sanitario

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Nessun dispendio di risorse e non è una spesa indotta. Anzi… A sostenerlo il presidente di Federfarma regionale Antonio Guerricchio che replica alle accuse del presidente della Federazione dei medici di medicina generale Sant’Angelo https://giornalemio.it/salute-e-benessere/santangelo-fimmg-assessore-cosi-non-va-per-i-servizi-diagnostici-alle-farmacie/ circa i costi della Farmacia dei servizi e in relazione al fatto che la Regione Basilicata non ha convocato e sentito i medici prima di attivare questa procedura. Aspetto che tocca, e sul quale non c’è stata finora alcuna nota di precisazione, il dipartimento e l’assessorato regionale alla sanità. Federfarma precisa,inoltre,che le farmacie “offrono prevenzione seria, puntuale e certificata a Km 0 venendo incontro soprattutto alle esigenze dei cittadini utenti che risiedono in piccoli centri o comunque in comuni molto periferici da cui è difficile raggiungere strutture sanitarie importanti”. E questo aspetto mette le mani nella piaga sul taglio dei servizi nei piccoli centri soprattutto, aldilà degli annunci che si ”sta provvedendo” citanto il Pnrr, la riorganizzazione e nuove assunzioni. La realtà è un’altra…e su questo la coperta continua a essere troppo corta

REPLICA FEDERFARMA DOPO IL J’ACCUSE DI FIMMG
La farmacia dei servizi non è una spesa ‘indotta’ e non sovraccarica il Servizio Sanitario Regionale ma lo snellisce

In riferimento a quanto comunicato dal Segretario Regionale FImmg Antonio Santangelo sulle prestazioni erogate dalla cosiddetta ‘Farmacia dei Servizi’, interviene il Presidente Regionale di Federfarma Basilicata Antonio Guerricchio che si dice sorpreso e al contempo dispiaciuto per le esternazioni rilasciate dal segretario dei medici di medici generale relativamente all’erogaziine di servizi diagnostici indispensabili per molti cittadini.
“Dispiace doversi confrontare con il ‘j’accuse’ della FImmg Basilicata che se la prende con le farmacie e la sperimentazione della ‘farmacia dei servizi’ nella nostra Regione- dice Guerricchio- ma evidentemente non sono ancora chiare alcune caratteristiche fondamentali per l’erogazione delle prestazioni”. Va da sé che già da quindici anni le farmacie convenzionate possono eseguire servizi cognitivi correlati alla dispensazione del farmaco ma anche prestazioni di esami come prelievi ematici, telecardiologia, autospirometria, vaccini, test da materiale biologico seguendo le specifiche modalità, i termini e le condizioni dettate dal decreto legislativo 153/2009. La nuova funzione delle farmacie, nonché la loro importanza sul territorio è stata ribadita dalla Corte Costituzionale con sentenza 171/2022 e più volte dal Consiglio di Stato anche con l’ultima sentenza (la n.8343 del 16/10/24), motivo per cui anche i vari governi che si sono succeduti (Gentiloni, Conte 2, Draghi e Meloni) hanno messo a disposizione fondi ‘dedicati’ che la Conferenza delle Regioni ha ripartito tra i territori per poter effettuare la sperimentazione che, per la Basilicata come per il resto delle regioni italiane, dovrebbe concludersi il prossimo 31 dicembre. Quindi- chiarisce Guerricchio- “quanto dichiarato da FImmg è fuorviante e impreciso poiché la sperimentazione non costituisce alcun aumento della spesa regionale non avendo alcuna ‘spesa indotta’. Voglio pensare che il dottor Santangelo quando afferma che la farmacia ‘sovraccarica il sistema sanitario regionale’ non si riferisca alle prestazioni erogate successivamente dalle strutture del Servizio Sanitario Regionale in seguito al riscontro avvenuto in farmacia relativamente a diagnosi di infarto, a tracciati che hanno fatto emergere fibrillazioni atriali anche trascurate, o miocarditi in atto. Diversamente, sarebbe molto grave e il segretario regionale della FImmg dovrebbe assumersi la responsabilità di quanto asserito”. Guerricchio interviene anche su in altro punto: quello di un presunto ‘ricatto della scelta’, ovvero il timore di perdere il paziente a favore di chi soddisfa più rapidamente la richiesta. Il Presidente di Federfarma Basilicata, a tal proposito sottolinea che in tal caso non c’è alcuna responsabilità dei farmacisti lucani ma è del tutto evidente che è un problema interno alla categoria professionale a cui Sant’Angelo appartiene”.

Anche sulle costanti richieste da parte dei pazienti per effettuare elettrocardiogrammi, holter pressori, holter dinamici e spirometrie, “non siamo d’accordo con quanto dichiarato dalla federazione dei medici di famiglia poiché le farmacie non forniscono informazioni fuorvianti ma assolutamente in linea con quanto stabilito anche a livello regionale: occorrerebbe fare ‘formazione’ ai medici di medicina generale rendendoli anche edotti delle modifiche apportate sulle prestazioni della ‘farmacia dei servizi’ che- ricordiamo- da ottobre scorso in accordo con Regione Basilicata, garantisce a tutti i cittadini di sottoporsi ad esami strumentali recandosi in farmacia con prescrizione da parte del medico di famiglia.
In conclusione, da Federfarma Basilicata viene ribadito come, insieme ai tanti medici di medicina generale , le farmacie dislocate su tutto il territorio regionale “offrano prevenzione seria, puntuale e certificata a Km 0 venendo incontro soprattutto alle esigenze dei cittadini utenti che risiedono in piccoli centri o comunque in comuni molto periferici da cui è difficile raggiungere strutture sanitarie importanti.
Ufficio Stampa Federfarma Basilicata

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