Con le conclusioni affidate all’assessore comunale ai Lavori pubblici Pasquale Squillace si è chiusa questa sera alla Camera di Commercio di Catanzaro il “Forum dell’Abitare 2025” che per due giorni ha riunito esperti, istituzioni, professionisti per esplorare strategie innovative di rigenerazione urbana, tecnologie per la transizione energetica e politiche per favorire un abitare più sostenibile.
Il Forum è stato organizzato all’interno del Programma Nazionale Italia in Classe A, promosso dal Mise (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) e realizzato da Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile), in collaborazione con il Comune di Catanzaro, Confapi e diversi enti territoriali e con il nutrito gruppo di ricerca DE-Sign. Nell’ambito delle azioni individuate da Enea in Calabria, svolte anche in coordinamento con la regione Calabria, le soluzioni individuate in due zone assimilabili delle città di Cosenza e Catanzaro, possono tracciare un percorso per rendere i quartieri più resilienti, confortevoli, rispettosi dell’ambiente e, contemporaneamente, risultare rispondenti uno standard urbano superiore all’attuale.
Al centro dei lavori, in particolare, il Masterplan di rigenerazione urbana dei quartieri Corvo e Aranceto di Catanzaro, configurandosi come modello pilota per il territorio, strumento utile per intercettare fondi pubblici, apripista anche per altre aree urbane.
Il programma è stato distribuito nei due giorni di mercoledì 15 e giovedì 16, ripartito in due sessioni, mattutine e pomeridiane, avvalendosi anche di diversi contributi arrivati da remoto.
Il tema generale dell’incontro “Architetture ed ecosistema urbano” è stato declinato anche nei dettagli tecnici partendo dal notevole lavoro edito dalla stessa Enea, “AAA Humanizing Energy”, contenete principi generali della transizione energetica e diversi case history di interventi effettuati o ipotizzati in diversi contesti nazionali.
I contributi da parte Enea sono arrivati da Ilaria Bertini direttrice dell’Agenzia nazionale, Silvia Di Turi, Antonio Disi, Monica Misceo, Francesca Hugony e Ilaria Sergi. Diversi e numerosi gli interventi dei rappresentanti degli ordini professionali, delle associazioni, degli enti territoriali, a iniziare dal presidente della Camera di Commercio interprovinciale Pietro Falbo e dal vice presidente della Regione Calabria, assessore Filippo Pietropaolo che ha offerto un quadro esaustivo degli interventi programmati e finanziati da parte regionale in funzione della transizione energetica, molti svolti in collaborazione con Enea.
L’intervento del sindaco Nicola Fiorita
Nella prima giornata è intervenuto, tra gli altri anche, il sindaco di Catanzaro. “Abbiamo svolto – ha detto i Nicola Fiorita – una riflessione sulla possibile evoluzione della città. Sul modo di starci dentro, sul modello di abitarla, attraverso una serie di parole guida che sono il risparmio energetico, la ricucitura tra i diversi quartieri, la razionalizzazione urbanistica.
“Enea ci offre un masterplan sulla trasformazione di due quartieri popolari, Corvo e Aranceto, che non sono mai stati oggetto di ripensamento dopo il loro insediamento di decenni fa, che si sono evoluti in modo diverso dall’idea iniziale. Può quindi aiutarci a portarli dentro la nostra idea di città, ovvero nel PSC”.
“‘Prove tecniche di rivoluzione urbana’ potrebbe essere il sottotitolo all’incontro di oggi. Dal punto di vista urbanistico il nostro obiettivo è ridefinirla secondo il criterio dei ’15 minuti’ per raggiungerla dal centro a ogni periferia e viceversa. La rigenerazione urbana non va comunque disgiunta dalla rigenerazione sociale che va attuata con azioni non slegate dai bisogni dei cittadini, e pertanto sorrette dalla forza dettata dalla loro sostenibilità”.
Il Masterplan per Corvo e Aranceto
Il Masterplan, accompagnato da uno schema grafico dettagliato oltre che da una robusta trattazione testuale, si sostanzia essenzialmente in interventi di riqualificazione energetica e mobilità sostenibile convergenti verso azioni di infrastrutturazione sociale, collegate con le strutture pubbliche e private esistenti e in divenire.
L’obiettivo è arrivare alla riqualificazione dell’esistente e alla promozione di un rinnovamento comportamentale tra i residenti, favorito dalla creazione di comunità energetiche autosufficienti attraverso il recupero di spazi pubblici, l’installazione di tetti verdi, l’adozione di tecnologie avanzate di isolamento termico che migliorino l’efficienza energetica e contribuiscano al miglioramento del benessere abitativo. Intervento chiave rientrano nell’ambito delle ‘Nature- based solution’: per esempio gestione delle acque meteoriche, aree verdi integrate, tecnologie per il sequestro di anidride carbonica.
L’intervento del dirigente comunale di Area tecnica, Giovanni Laganà
Il Masterplan, secondo il dirigente dell’Area tecnica del Comune di Catanzaro, Giovanni Laganà, si innesta in una programmazione di carattere più generale attivato e consolidato da parte comunale, dimostratasi, nei fatti, capace di finanziare gli interventi pianificati. “Tutto – ha detto l’ingegnere – all’interno della cornice che è il PSC ormai alle battute finali di approvazione, ma anche in una cornice più generale, la strategia di pianificazione nell’ambito della programmazione Por 21/27 che corrisponde tecnicamente alla nuova Agenda urbana”.
Anche da parte comunale si è fatto pratica di generazione urbana.
“Mi riferisco – ha ribadito Laganà – ai 15 milioni di rigenerazione urbana devoluti dal ministero dell’Interno che riguardano spazi riferiti a punti nevralgici della città: l’area Giardini Green in collegamento con l’ex scuola Mazzini, l’ex Gasometro. Il Masterplan di Enea è calibrato su due quartieri dove si è attivata un’altra tipologia di programmazione, il Pon Metro, già avviata. È chiaro che diventa uno strumento importantissimo. Per due ordini di motivi: 1°, ci offre spunti per attuare interventi di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico sugli immobili pubblici; 2°, offre parametri di interventi anche su edifici privati, nell’ambito dei regolamenti comunali, fornendo elementi innovativi che consentano anche ai privati di intervenire sui propri immobili”.
L’intervento dell’assessore all’Urbanistica, Giusy Iemma
Ha fatto parte del panel anche la vicesindaca e assessore all’Urbanistica del Comune. “L’approccio sperimentato a Catanzaro non può essere certamente sottovalutato, perché c’è la chiara volontà politica di capovolgere la visione e portare avanti un nuovo metodo che fa della concertazione e del confronto con il mondo accademico, delle imprese e delle professioni il proprio punto di forza. La sfida che parte da Catanzaro vale tanto perché unisce, in maniera trasversale, anche altri temi come la coesione sociale, la tutela ambientale, la mobilità e la qualità dell’abitare”.
Il contributo delle professioni, dell’alta formazione e delle associazioni di categoria
Diversi e qualificati gli interventi durante le sessioni. Citiamo, tra gli altri, il vicepresidente nazionale Confapi Francesco Napoli, il presidente per la Calabria dell’Istituto nazionale di urbanistica Domenico Passarelli, il presidente dell’ordine dei geometri Ferdinando Chillà, degli ingegneri Gerlando Cuffaro, degli architetti Etos Corapi, il direttore dell’Accademia di Belle Arti Virgilio Piccari che, con in docenti Simona Caramia e Giacomo Costa, ha anticipato l’impegno didattico e di ricerca sul tessuto urbano di Catanzaro, in funzione dell’”Etica ed Estetica dell’abbandono”.
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