Reyer senza ritmo, Saragozza vince ed elimina le oro-granata

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Una Reyer forse mai così imprecisa nella sua storia recente cade in casa contro Saragozza e saluta l’Euroleague definitivamente, rendendo di fatto inutile la trasferta in Turchia in casa delle campionesse d’Europa del Fenerbahce. Partita controllata dalla squadra spagnola sin dai primi istanti, con le oro-granata che non hanno mai trovato modo di scardinare la rocciosa difesa ospite anche per un’evidente assenza di ritmo partita. L’ultimo match ufficiale in coppa della formazione di Mazzon risaliva al 18 dicembre contro le giallo-blu di Istanbul, mentre in LBF si è giocato il 21 dicembre a Derthona ed il 12 gennaio in casa contro Alpo, in quello che è stato poco più di un allenamento.

La partita del Taliercio è stata a dir poco imprecisa, con 45 palle perse combinate (26 per le spagnole) ed un punteggio che dice 39-44 al 40′, per un totale di 83 punti realizzati complessivi. In doppia cifra per la Reyer ci è andata Kuier con 10 punti e 5 recuperi, mentre Saragozza ne ha avuti 9 da Atkinson, 7 da Pueyo e 6 con 9 rimbalzi, 7 assist e 7 perse da Ortiz. Decisivo il break della squadra di coach Cantero nel secondo quarto e – poi – nel terzo periodo dopo che le padrone di casa erano rientrate ad un solo possesso di disavanzo con un 7-0 di parziale. Nel freddo Taliercio (pochi spettatori con pubblico scarsamente partecipe) non è mancato il tifo incessante della frangia più calda del tifo reyerino che ha sostenuto Pan e compagne, chiamate a ripartire dalle loro certezze, di gioco, mentali e non solo.

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Reyer-Saragozza, le chiavi del match

Partita decisamente pasticciata quella del Taliercio tra Reyer e Saragozza, con le spagnole che hanno imposto fin da subito il loro gioco estremamente fisico ed aggressivo, portando le padrone di casa a perdere fiducia ed a non trovare mai un minimo di abbrivio per cercare il ritmo partita. Proprio questa situazione penalizza notevolmente la squadra di Mazzon: l’ultima uscita ufficiale di una certa rilevanza è datata 21 dicembre, di fatto oltre 20 giorni fa. Per giocarsi al meglio le proprie opportunità ci voleva sicuramente maggior precisione, situazione figlia dell’essere fuori ritmo partita.

Il controllo agevole dei rimbalzi poi ha permesso alla squadra di Cantero di costruirsi tante seconde opportunità: sono 52 i rimbalzi per le spagnole, contro i 35 di Pan e compagne. Peggior prestazione al tiro dal campo e non solo per le campionesse d’Italia, che chiudono con il 25,4% dal campo (7% dall’arco), a cui si aggiungono gli 8 assist di squadra e le 19 palle perse. Di positivo – però – c’è la pressione difensiva mostrata da Venezia, che ha concesso alle ospiti solo 44 punti ed ha recuperato ben 17 possessi sui 26 persi da Ortiz e compagne.

Come detto, Saragozza è stata molto brava nel giocare su ritmi paludosi, non dando mai la possibilità alla Reyer di entrare in partita con tutti e due i piedi: giochi farraginosi, tante imprecisioni, voltaggio del match estremamente basso e – soprattutto – difficoltà nell’arginare la fisicità spagnola. Le oro-granata non hanno mai trovato la scintilla che potesse far deflagrare la partita, anche se quando ci sono riuscite è stato prodotto un 7-0 in pochi secondi che aveva riacceso le speranze: brave lì poi le ospiti a trovare un pesante 0-12 che spezzasse le gambe a Venezia. Con questo ko le lagunari sono eliminate, in un torneo che comunque si può giudicare positivamente.

LISA BERKANI AL RIENTRO DOPO QUALCHE PROBLEMA



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