Hub Hotel e Istituto “Patrizi-Baldelli-Cavallotti” alleati su alimentazione, sostenibilità e formazione

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Giovani e ragazzi, la loro alimentazione quotidiana, uno sguardo al pianeta intero e ai grandi temi della sostenibilità, dell’impatto sui cambiamenti climatici, dello spreco e del recupero delle eccedenze. Sono stati questi alcuni dei temi dell’incontro formativo dal titolo “Nutri la mente e il pianeta: educazione su cibo e spreco alimentare”, che si svolto stamattina presso l’Hub Hotel di Gubbio.

L’iniziativa, rivolta agli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo livello, è stata concepita per sensibilizzare i giovani sulla riduzione dello spreco alimentare, promuovendo comportamenti responsabili e consapevoli; la sostenibilità ambientale e alimentare, in linea con gli Obiettivi 2030 dell’Onu per la fame zero, il consumo e la produzione responsabili, la lotta contro il cambiamento climatico; e ancora, la sensibilizzazione sul legame tra scelte alimentari e benessere globale, con particolare attenzione agli impatti sul clima e sulle risorse naturali. Gli studenti eugubini presenti, provenienti da alcune classi della “Mastro Giorgio – Nelli”, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con esperti del settore e di approfondire tematiche fondamentali per il loro futuro, tenendo anche conto dei fabbisogni formativi e professionalizzanti del territorio eugubino e umbro.

La galleria fotografica dell’incontro

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La prima iniziativa dopo la firma del protocollo

Si tratta della prima iniziativa che nasce dal protocollo di intesa siglato tra l’Istituto di istruzione superiore “Patrizi-Baldelli-Cavallotti” di Città di Castello e Hub Hotel di Gubbio. Un accordo per promuovere iniziative di valorizzazione del territorio e rafforzare le opportunità formative e professionali per gli studenti. La firma, avvenuta nel dicembre scorso alla presenza della dirigente scolastica, prof.ssa Valeria Vaccari, e di mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Gubbio e di Città di Castello, ha segnato un passo significativo nella costruzione di un modello di collaborazione tra il mondo della scuola e il tessuto economico-sociale locale.

Come nasce l’intesa tra Hub Hotel e alberghiero tifernate

Il protocollo sottoscritto si basa sull’impegno condiviso delle parti a rafforzare il legame tra istruzione, lavoro e comunità, perseguendo obiettivi fondamentali come la valorizzazione dell’identità storico-culturale del territorio dell’Alto Tevere umbro, promuovendo iniziative che ne preservino la memoria e lo sviluppo; il supporto alla formazione professionale e all’orientamento lavorativo per i giovani, con particolare attenzione alle categorie svantaggiate; la promozione di un’ospitalità sostenibile e inclusiva, che metta in rete le eccellenze locali e le risorse del territorio; la sensibilizzazione sulle tematiche della sostenibilità e dell’Agenda 2030 dell’Onu, con riferimento agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdgs). Le finalità del protocollo trovano espressione in un ampio ventaglio di attività e progetti concreti, che includono: l’organizzazione di eventi culturali e formativi, come seminari, convegni, contest e concorsi; lo sviluppo di laboratori e moduli didattici innovativi, per integrare le competenze trasversali nel percorso di apprendimento; la collaborazione per progetti di ricerca e sviluppo in partnership con istituzioni nazionali e internazionali; iniziative per la promozione del turismo religioso e sostenibile, valorizzando il patrimonio artistico, spirituale ed enogastronomico locale.

Il “videoracconto” dell’incontro con i ragazzi

Rughi: “Hub Hotel contro gli sprechi”

“Con la giornata di oggi – spiega Lorenzo Rughi della società Hub Gubbio srl – abbiamo inaugurato una serie di attività che intendiamo portare avanti insieme all’Istituto alberghiero di Città di Castello. Siamo un hotel, una struttura ricettiva di proprietà ecclesiastica che è radicata nel territorio da tanti anni e che con i giovani ha sempre lavorato nel campo della formazione. Quindi con l’istituto tifernate condividiamo tanti obiettivi. Proprio per questo a dicembre è stato siglato un accordo di collaborazione tramite il quale insieme metteremo in piedi tante attività, convegni, attività formative specifiche, attività che possono servire a noi e a loro per sviluppare ciascuno il proprio ambito di azione e di intervento. Noi siamo attenti a molti dei temi che sono stati trattati oggi, in particolare quello dello spreco alimentare. Cerchiamo di seguire delle linee guida anche nella nostra struttura per cercare di limitare al massimo lo spreco del cibo. Abbiamo adottato anche il sistema della filiera corta per l’approvvigionamento del cibo per la nostra struttura, abbiamo qui un orto che produce le verdure di stagione che servono al ristorante, quindi diciamo che con questa prima giornata inauguriamo una serie di attività che hanno al centro i giovani e siamo contenti della risposta che c’è stata oggi da parte delle scuole di Gubbio a questo appello e speriamo in futuro di collaborare proficuamente con l’Istituto Patrizi-Baldelli-Cavallotti”.

Giannelli: “Si potrebbe risolvere il problema della fame nel mondo…”

Tra gli interventi della mattinata, c’è stato quello di don Leonardo Giannelli, per vent’anni missionario della Chiesa eugubina in America Latina. “Che bello aver avuto l’opportunità – dice il sacerdote umbertidese – di partecipare a questa iniziativa che coinvolge le diocesi di Gubbio e Castello e gli enti che si occupano di educazione su temi turistici, ristorazione e spreco alimentare. Un tema che appassiona se pensiamo che lo spreco alimentare coinvolge un terzo del prodotto totale alimentare fatto nel mondo. Stamattina abbiamo scoperto insieme che, se solo un terzo di questo spreco diventasse utile, potremmo risolvere il problema della fama nel mondo. È importantissimo coinvolgere i ragazzi su questi temi, aprire il loro cuore al fatto etico che è dietro a tutto ciò e scoprire insieme che gestendo meglio comportamenti quotidiani potremmo veramente dare un apporto fondamentale. Io personalmente – racconta il sacerdote, responsabile del Centro missionario diocesano – l’ho vissuto e lo continuo a vivere nel rapporto con le missioni eugubine in Latinoamerica, dove abbiamo portato avanti tutto un percorso di formazione e poi attivazione di piccole imprese turistiche e dove questi temi li abbiamo fatti diventare un po’ il cuore della formazione dei ragazzi”.

Zara: “Gubbio ha bisogno di professionisti della ricettività”

“Come Istituto Patrizi-Baldelli-Cavallotti – racconta il prof. Luca Zara, uno dei relatori dell’incontro di oggi – qui a Gubbio abbiamo presentato alcune delle attività che facciamo ogni giorno con i nostri studenti e soprattutto quelle legate all’agenda 2030 dell’Onu. Quindi, in particolare, a tre obiettivi: lo spreco alimentare, la tutela e la salvaguardia del nostro pianeta e la riduzione di sprechi alimentari anche in un’ottica di sana alimentazione. Con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Gubbio abbiamo fatto una panoramica di questi argomenti, che sono quelli che trattiamo ogni giorno nella nostra scuola soprattutto nell’indirizzo enogastronomia e ospitalità alberghiera. L’istituto alberghiero a Città di Castello esiste ormai da 23 anni e gli studenti di Gubbio sono un po’ anche il nostro fiore all’occhiello perché molti degli ex studenti della nostra scuola oggi sono imprenditori e ristoratori qui nel territorio. Quindi oggi abbiamo voluto trasmettere anche alle nuove leve quello che è il lavoro nella ristorazione e nel turismo, che è la nostra missione, quello che insegniamo ogni giorno. Questa città ha grandi necessità di professionisti nel campo del turismo, dell’enogastronomia e di tutto ciò che è legato appunto alla ristorazione e all’hotelleria. Per noi – conclude Zara, che è coordinatore dell’indirizzo enogastronomia e ospitalità alberghiera dell’istituto – è importante farci conoscere in questa realtà eugubina, perché noi formiamo personale che poi speriamo sia impiegato nelle realtà ristorative di Gubbio, che spesso ci contattano proprio per avere personale qualificato”.



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