PostePay, arriva la batosta dall’Unione Europea: limitazioni e controlli più serrati sulle spese

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Giro di vite dell’Unione Europea sull’utilizzo delle carte prepagate per la gestione del denaro e i pagamenti: in cosa consiste e per quale ragione è stata presa questa decisione.

In questi anni tantissimi italiani hanno scelto l’attivazione di una carta prepagata al posto dell’apertura di un conto corrente. La motivazione di questa scelta chiaramente risiede nei minori costi di gestione e nella possibilità di ricaricare in maniera rapida e sicura questi comodi e flessibili strumenti di pagamento.

PostePay, arriva la batosta dall’Unione Europea: limitazioni e controlli più serrati sulle spese – abruzzo.cityrumors.it

Sempre più istituti di credito hanno poi aggiunto alle prepagate un codice iban, utile per fare canalizzare lo stipendio direttamente sulla carta prepagata e per farsi mandare bonifici da parenti e amici. Inoltre queste carte da semplici strumenti per il pagamento con pos e online, sono diventate via via sempre più simili alle carte di credito, permettendo il pagamento di utenze, di F24, tasse, la rateizzazione degli acquisti e ovviamente l’invio di denaro tramite bonifico.

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In Italia la carta prepagata più utilizzata è quella delle Poste Italiane, ovvero la PostePay nella sua versione standard e in quella Evolution (che possiede un iban). A partire da quest’anno il possesso di una PostePay potrebbe creare qualche grattacapo ai suoi possessori, specie se questa è l’unico strumento di pagamento utilizzato durante il mese.

La direttiva dell’Unione Europea sulle carte prepagate

Per anni l’utilizzo di queste carte prepagate è stato considerato da tutti un’alternativa comoda e flessibile ai pagamenti in contanti. Non solo l’attivazione di queste carte e la loro gestione ha costi irrisori, ma è possibile ricaricarle in qualsiasi momento per fare i pagamenti che interessano senza dover passare da una banca o da uno sportello delle Poste.

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La direttiva dell’Unione Europea sulle carte prepagate – abruzzo.cityrumors.it

Proprio la facilità con cui è possibile ricaricare queste carte senza che il movimento risulti tracciabile è ciò che ha acceso l’attenzione dell’Unione Europea che ritiene l’utilizzo delle carte prepagate una enorme zona grigia sul sistema di circolazione del denaro e dunque uno degli strumenti attraverso cui è possibile riciclare denaro e fare passare sotto silenzio pagamenti illeciti.

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Allo scopo di dare dunque un’ulteriore stretta sulla circolazione di denaro illecito, l’Unione Europea ha deciso di equiparare l’utilizzo delle carte prepagate a quello del denaro contante, con tutte le conseguenze che questa equiparazione ha sulla mole di transazioni e sull’entità delle stesse nel corso del mese.

Cosa cambia dopo la direttiva dell’UE sull’utilizzo delle carte prepagate

Il fatto che le carte prepagate vengano considerate dall’UE alla stregua del denaro contante implica l’introduzione di una serie di limiti più stringenti al loro utilizzo. In base alla nuova normativa dunque i pagamenti con carta prepagata saranno sottoposti agli stessi limiti dei pagamenti in contanti.

Pagamento online
Cosa cambia dopo la direttiva dell’UE sull’utilizzo delle carte prepagate – abruzzo.cityrumors.it

Superare quei limiti porterà inevitabilmente ad un controllo delle transazioni e potrebbe obbligare i titolari delle carte prepagate a giustificare i pagamenti e i movimenti, dando traccia evidente sia della provenienza del denaro ricaricato che giustificazione dei pagamenti effettuati tramite fatture o ricevute di pagamento.

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Qualora un istituto di credito – compreso Poste Italiane – dovesse riscontrare movimenti sospetti in base alle nuove normative c’è la possibilità che la carta possa essere sospesa e quindi tutto il denaro in essa contenuta bloccato finché il titolare non avrà giustificato le transazioni che hanno destato sospetto.

Sebbene appare chiaro che la finalità è quella di eliminare una volta per tutte la circolazione di denaro illecito e pagamenti non tracciabili che sono finalizzati all’elusione del pagamento di tasse, la nuova normativa potrebbe creare più di qualche grattacapo agli istituti di credito che dovranno aumentare i controlli e ai possessori delle carte prepagate che per non avere problemi potrebbero essere costretti ad aprire un conto (il che limiterebbe non poco la loro libertà di scelta).



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