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Le tensioni tra Ucraina e Russia raggiungono un nuovo picco con l’annuncio da parte delle forze armate ucraine di un attacco su vasta scala in territorio russo. Questo evento segna un momento significativo nel conflitto, in corso ormai da quasi tre anni, con obiettivi mirati e una strategia di attacco che mostra un certo grado di audacia da parte di Kiev. L’operazione ha coinvolto diverse regioni russe e ha scatenato reazioni immediate da parte delle autorità di Mosca.
Dettagli dell’attacco ucraino
Secondo un post ufficiale dello stato maggiore delle forze armate ucraine, la notte scorsa è stata effettuata “la più massiccia” ondata di attacchi contro obiettivi militari russi, raggiungendo una distanza compresa tra i 200 e i 1.100 chilometri dentro il territorio della Federazione Russa. Fonti del Servizio di sicurezza ucraino hanno confermato che l’attacco ha colpito con successo impianti chimici, raffinerie e depositi di munizioni presso la base aerea di Engels. Diverse regioni sono state interessate, tra cui gli oblast di Saratov, Voronezh e Orel, così come il Tatarstan.
A dispetto della mancanza di dettagli specifici da parte del Ministero della Difesa russo riguardo al numero di droni utilizzati dagli ucraini, è stata riportata un’azione simultanea, in cui missili di fabbricazione occidentale hanno colpito strutture militari russe. Le forze di difesa russe hanno comunicato di aver abbattuto un totale di sei razzi Atacms, sviluppati negli Stati Uniti, insieme a sei missili da crociera britannici Storm Shadow, durante l’attacco che ha interessato principalmente la regione di Bryansk. Due ulteriori missili Storm Shadow sono stati intercettati nel Mar Nero.
Ritornano i combattimenti in Donetsk
A seguito dell’attacco ucraino, le notizie dalla regione di Donetsk rivelano che le forze armate russe affermano di aver riconquistato due villaggi precedentemente sotto il controllo di Kiev. Neskuchne e Terny sono stati dichiarati “liberati” dal Ministero della Difesa russo in un briefing, sottolineando un’importante azione strategica nel contesto del conflitto. Entrambe le località si trovano in aree critiche lungo la linea del fronte nel Donetsk, una delle regioni più colpite dalla guerra.
Questa dichiarazione da parte russa avviene mentre la battaglia per il controllo di diverse aree continua senza sosta. Le retrocessioni e le conquiste territoriali fanno parte di un ciclo continuo di attacchi e controattacchi, che ha caratterizzato questo conflitto dall’inizio.
Le dichiarazioni di Lavrov sulle garanzie di sicurezza
In una conferenza stampa recente, Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha dichiarato che Mosca è aperta a discutere le garanzie di sicurezza per l’Ucraina, ma solo nel contesto di un accordo più ampio. Ha sottolineato la necessità di eliminare le minacce provenienti dai confini occidentali della Russia, evocando un’interazione strategica che va oltre la questione ucraina.
Lavrov ha espresso una posizione favorevole verso i segnali provenienti dal presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo alla risoluzione del conflitto, evidenziando il suo scetticismo in merito al supporto militare americano a Kiev. La disponibilità di Trump a considerare una rapida conclusione della guerra ha attirato l’attenzione, vista la complessità della situazione attuale.
Tuttavia, nonostante le dichiarazioni ottimistiche di Lavrov, la Russia ha chiarito di non aver ricevuto proposte concrete per facilitare il dialogo tra le due parti. L’auspicio di Mosca sembra essere quello di attendere iniziative definitive una volta che Trump entrerà in carica e delineerà una posizione chiara riguardo al conflitto ucraino.
Il panorama politico e militare rimane instabile, con le forze russe in procinto di mantenere e possibilmente espandere il proprio territorio occupato, che attualmente comprende circa un quinto della superficie totale dell’Ucraina. La questione del ritiro dell’Ucraina dai territori occupati rimane un punto cruciale nelle discussioni future, mentre il quadro complessivo continua a evolversi.
Ultimo aggiornamento il 14 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano
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