I.C. Molise Altissimo, futuro senza dirigenza: scaricabarile della politica – Amolivenews

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Saia contro Di Lucente; Di Lucente contro Saia, Greco contro Saia e Di Lucente e la Dirigenza Scolastica critica contro la delibera della Giunta regionale n.605 del 27 dicembre 2024, con la quale è stato integralmente adottato il parere tecnico rilasciato dall’Ufficio Scolastico Regionale e che decreterebbe l’addio della dirigenza del Molise Altissimo di Carovilli inclusa tra le sei destinate ad essere soppresse dal prossimo anno scolastico (quattro per la provincia di Campobasso e due per quella di Isernia, a fronte di sessanta soppressioni complessive a livello nazionale). Uno scontro di dichiarazioni e missive che al momento non cambia lo status quo delle cose.

Non ci siamo fermati a osservare, ma abbiamo preso una posizione netta deliberando all’unanimità di tutelare tutte le autonomie scolastiche della provincia –afferma Saia- Attraverso questo atto abbiamo voluto inviare un messaggio chiaro indirizzato anche ai tavoli governativi romani: basta tagli ai servizi. Data la carenza di infrastrutture, la scarsa popolazione e i problemi legati all’isolamento, l’intero territorio provinciale può essere considerato area interna. In questo contesto, fermo restando il mantenimento delle scuole, che senso ha decidere di tagliare due dirigenze?

Il Consiglio provinciale, rappresentando tutti e 52 i Comuni di competenza, ha voluto tutelare tutte le autonomie evidenziando le contraddizioni sulla gestione delle risorse per le aree più periferiche. Difatti c’è un evidente cortocircuito governativo a Roma: da un lato si investe nelle aree interne con la SNAI, dall’altro si tagliano servizi essenziali come quelli scolastici, che rappresentano un pilastro fondamentale per la tenuta delle comunità che vi abitano”.

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L’assessore Andrea Di Lucente ha giustamente definito ‘pilatesco’ l’atteggiamento del presidente della Provincia di Isernia, Daniele Saia, che non ha espresso una posizione nei modi previsti dalla legge, limitandosi di fatto a lavarsi le mani su una questione così cruciale –afferma il regionale Andrea Greco-. La questione del dimensionamento scolastico non può essere affrontata con superficialità. Serve una politica che metta realmente al centro i territori e i loro bisogni, e non gli interessi di qualcuno, generando tra l’altro una pericolosa guerra di campanile assolutamente da evitare”.

Nella piena consapevolezza del fatto che la soppressione della dirigenza non coincida (almeno non nell’immediato!) con la soppressione dei plessi scolastici afferenti la stessa – comunica la Presidente del Consiglio di Istituto del Molise Altissimo, Antonella Tortolas’invitano tutti gli organi chiamati ad esprimersi, a vario titolo, sul dimensionamento scolastico e ad adottare le relative decisioni finali, a riflettere ulteriormente sui risvolti che tali decisioni avranno sulla vita delle persone interessate, a partire dagli studenti, dalle loro famiglie, dal personale scolastico, fino ad arrivare alle più ampie comunità comunali.

Il Consiglio osserva che la soppressione di dirigenze nell’ambito dello stesso contesto urbano può avere effetti certamente più limitati e meno impattanti rispetto alla soppressione di una dirigenza caratterizzata da una pluralità di comunità, che ha saputo fare della eterogeneità e complessità la propria cifra, elevando la cura e la tutela della diversità di persone e storie a punto di eccellenza della propria offerta formativa, assicurando costantemente percorsi di apprendimento in linea con i fabbisogni di ogni singolo iscritto.

La conferma della decisione di sopprimere la dirigenza del Molise Altissimo porterà inevitabilmente alla disgregazione di questa comunità scolastica, del valore aggiunto da essa rappresentato per tutti i comuni interessati, con il concretizzarsi del rischio che i plessi aggregati alle dirigenze dei centri più grandi perdano la loro specificità e la loro attrattività, appiattiti sull’offerta formativa di un centro di dimensioni troppo diverse per adattarsi alle esigenze dei centri minori.
A quel punto, certamente, non potrà che assistersi ad un significativo calo degli iscritti fino alla soppressione degli stessi plessi scolastici.

Ma a questo avrà contribuito, certamente, il sacrificio dell’autonomia scolastica richiesto, ancora una volta, alle persone che con le proprie scelte di vita, di lavoro e di istruzione per i propri figli operano quotidianamente per contrastare il declino delle aree interne e tutelare le risorse delle stesse a beneficio di tutti.”





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