Nell’ultima edizione del Rapporto Annuale ENEA sull’efficienza energetica si fa anche il punto sull’andamento dell’Ecobonus e del Bonus Casa nel 2023. E di fronte al numero degli interventi effettuati (complessivamente quasi 1,5 milioni) ed al fatturato miliardario generato. Eppure, nonostante dal documento emerga l’importanza delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, la Legge di Bilancio ha di fatto ridimensionato per il 2025 i bonus edilizi.
Ricordiamo che, mentre l’Ecobonus è dedicato espressamente al miglioramento dell’efficienza energetica, il Bonus Casa ha il fine più ampio del recupero del patrimonio edilizio esistente. Ma in entrambi i casi gli interventi che vengono effettuati implicano la trasmissione di dati all’ENEA, che si trova quindi nelle condizioni ideali per analizzarli nei suoi report.
Il meccanismo dell’Ecobonus
Nel Rapporto Annuale viene innanzitutto esposto il meccanismo che ha caratterizzato l’Ecobonus nel 2023, ovvero con “detrazioni dall’Irpef o dall’Ires, ripartite in 10 quote annuali di pari importo, con limiti di spesa o di detrazione legati al tipo d’intervento. Da quest’ultimo dipende anche l’aliquota di detrazione, che è pari al 50 o 65% ma raggiunge valori maggiori (70%-85%) per opere realizzate sulle parti comuni condominiali”.
E qui verrebbe da dire che si tratta di una sorta di messaggio ai posteri, considerato che dal 2025 – come previsto nell’ultima legge di bilancio – l’Ecobonus sarà fortemente ridimensionato, sia come perimetro di applicazione sia come aliquota di rimborso delle spese sostenute.
I dati relativi all’Ecobonus
I dati esposti relativi all’andamento dell’Ecobonus nel 2023 sono suddivisi per la tipologia di intervento effettuato (con la relativa incidenza percentuale sul totale) e comprendono il numero degli interventi che sono stati eseguiti, l’ammontare dei relativi investimenti nonché il risparmio energetico conseguito.
Ciò detto, si nota come i risparmi energetici conseguiti in virtù del ricorso all’Ecobonus nel 2023 sono derivati prevalentemente dagli interventi riguardanti la climatizzazione invernale (circa 322 mila interventi per 822,18 GWh/anno) e dalla sostituzione dei serramenti (184 mila interventi per 494,25 GWh/anno).
Coibentazione dell’involucro
Va inoltre segnalato che nel 2023 la coibentazione dell’involucro in regime di Ecobonus è stata invece oggetto di un numero molto più ristretto di interventi, 15.237, ma ha ovviamente portato a conseguire degli importanti risparmi energetici, per un ammontare complessivo pari a 270,80 GWH/anno.
Guardando agli investimenti che sono stati effettuati, a fare la parte del leone c’è la sostituzione dei serramenti, che ha avuto un valore complessivo di 2 miliardi e 424 milioni di euro, seguita da vicino dalla climatizzazione invernale, 2 miliardi e 67 milioni di euro, mentre la coibentazione dell’involucro ha registrato un totale di 712 milioni di euro.
L’analisi sul Bonus Casa
Per quanto attiene l’andamento registrato nel 2023 dal Bonus Casa, ENEA precisa che i dati raccolti ed esposti nell’ultima edizione del rapporto “si limitano agli interventi agevolati che comportano risparmio energetico e/o l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili”.
Analogamente a quanto fatto con l’Ecobonus, anche in questo caso viene ricordato il meccanismo di funzionamento del Bonus Casa in vigore nel 2023 (anch’esso oggetto di un ridimensionamento a partire dal 2025). Una misura che “agevola il recupero degli edifici residenziali esistenti, tramite una detrazione dall’Irpef in dieci quote annuali di pari importo, con aliquota di detrazione al 50%, applicata su un limite massimo di spesa di 96.000 euro”.
I dati relativi al Bonus Casa
Rispetto all’Ecobonus, la tipologia di interventi possibili ricorrendo al Bonus Casa è molto più variegata. Per ciascuno di essi sono stati ricavati i dati (se disponibili) relativi a:
- numero degli interventi realizzati,
- la superficie di intervento,
- la potenza installata,
- il risparmio energetico conseguito,
- l’energia prodotta (quest’ultima per l’installazione di impianti fotovoltaici).
Tra gli interventi in regime di Bonus Casa che nel 2023 hanno riguardato l’involucro degli immobili, la sostituzione degli infissi presenta la numerosità maggiore, con circa 49mila interventi effettuati che comportano un risparmio energetico complessivo pari a 74,92 GWh/anno.
Gli interventi sugli impianti
Prendendo invece in considerazione gli interventi che hanno riguardato gli impianti degli immobili, nel 2023 il numero più significativo è stato costituito dall’installazione delle pompe di calore. Si tratta di quasi 234mila interventi che comportano un risparmio energetico complessivo pari a 395,18 GWh/anno.
A seguire, troviamo le caldaie a condensazione (per le quali è fra l’altro prevista la cancellazione di ogni incentivo all’acquisto a partire dal 2025). Nel 2023 gli interventi sono stati più di 140mila, con un risparmio energetico complessivo pari a 275,75 GWh/anno. Da notare come pompe di calore e caldaie a condensazione insieme hanno contribuito per oltre l’81% del risparmio energetico totale realizzato con gli interventi in regime di Bonus Casa.
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