UN WEBINAR DI CONFCOMMERCIO VICENZA SUL COLLEGATO LAVORO

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Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


giovedì 09 gennaio 2025


MANOVRA DI BILANCIO: UN WEBINAR DI CONFCOMMERCIO VICENZA SUL COLLEGATO LAVORO

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Il “collegato lavoro” della Finanziaria 2025 e alcune norme contenute nel Decreto Milleproroghe saranno al centro di un webinar di Confcommercio Vicenza rivolto alle imprese del commercio, del turismo e dei servizi della provincia di Vicenza.

L’appuntamento è on line per mercoledì 15 gennaio, alle ore 14.00 e la partecipazione è libera previa iscrizione sul sito ascom.vi.it (sezione “webinar, incontri, eventi”). 

Il vicedirettore di Confcommercio Vicenza Mirka Pellizzaro e i funzionari dell’Ufficio Relazioni Sindacali dell’Associazione approfondiranno in particolare temi di interesse per i datori di lavoro, come il periodo di prova nel contratto a termine, l’auto in uso promiscuo, l’esenzione per le retribuzioni in natura, l’obbligo di tracciabilità dei rimborsi spese, le dimissioni per fatti concludenti e il “licenziamento del lavoratore assente”, il congedo parentale, il Fondo Nuove Competenze e la sorveglianza sanitaria.

Per Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza, “quelle in materia di lavoro sono, per quanto riguarda le nostre imprese, le novità più rilevanti presenti in questa Legge di Bilancio che per il resto è stata soprattutto attenta a far quadrare i conti, con poche novità sul fronte fiscale per le piccole e medie imprese. È stata certamente positiva – continua il presidente Piccolo, analizzando la norma – la scelta di rendere strutturali l’accorpamento delle aliquote Irpef in tre scaglioni, così come la decisione di destinare risorse per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti e in generale a sostegno dei redditi medio bassi. Per le aziende, poi, l’idea di un’Ires premiale è corretta, ma i paletti posti ne rendono molto complessa l’applicazione; inoltre, per gli imprenditori individuali, che rappresentano una fetta importante nel Terziario di mercato, così come per i soci d’impresa, sarebbe stato utile trovare anche un analogo meccanismo che agisse sull’Irpef”. Bene poi, per il presidente di Confcommercio Vicenza “il fondo per sostenere gli investimenti delle imprese mirati allo sviluppo dell’offerta turistica, anche se attendiamo i decreti attuativi per capirne fino in fondo la portata”. Ancora una volta, però, manca all’appello una norma che per il presidente di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo poteva rappresentare un sostegno importante ai negozi: “non c’è la cedolare secca per i proprietari di immobili commerciali che riducono i canoni di affitto – conclude  – : una misura che sarebbe essenziale per sostenere le imprese del commercio di vicinato, soprattutto quelle collocate nei centri storici dove i canoni di locazione sono particolarmente elevati. L’auspicio è che questa agevolazione fiscale, richiesta da tempo dal settore, trovi quanto prima una sua applicazione normativa”.

Altra “dimenticanza” sulla quale il presidente Piccolo invoca un intervento governativo riguarda la categoria degli agenti e rappresentanti di commercio: “Serve l’innalzamento del limite di deducibilità per l’acquisto di un’auto nuova, fermo dal 1986 ad una cifra, quasi 26 mila euro, che non è più realistica a fronte dei costi medi necessari per entrare in possesso di un’auto in grado di garantire gli standard richiesti da chi percorre, mediamente, 60 mila chilometri l’anno. La legge di Bilancio non accoglie questa richiesta, ma urge dare risposta a questi professionisti che svolgono un ruolo essenziale nella nostra economia”, conclude il presidente Piccolo.

Le novità Fiscali nella legge di Bilancio 2025
Se per le novità in materia di lavoro contenute nella legge di Bilancio vi invitiamo dunque a partecipare al webinar del 15 gennaio, vediamo da vicino, in estrema sintesi, i contenuti della parte fiscale.

    Carta di credito con fido

    Procedura celere

     

  • Confermate le tre aliquote per scaglioni per il calcolo dell’IRPEF da impiegare a decorrere dall’anno 2025:
    – fino a 28.000 euro, 23%;
    – oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%;
    – oltre 50.000 euro, 43%;
    con modifiche alle detrazioni per i redditi da lavoro dipendente. In particolare, per i contribuenti con redditi tra 75.000 e 100.000 euro, l’importo massimo detraibile sarà pari a 14.000 euro, mentre per chi supera i 100.000 euro il tetto scenderà a 8.000 euro (con riduzioni per chi ha meno di due figli a carico).
  • Riaperte le agevolazioni per l’assegnazione e la cessione di beni ai soci, per la trasformazione in società semplice e per l’estromissione dell’immobile dell’imprenditore individuale (imposta sostitutiva 8%).
  • Viene introdotta la possibilità “a regime” di rideterminare il costo d’acquisto delle partecipazioni, negoziate e non negoziate, e dei terreni posseduti da persone fisiche, società semplici ed enti non commerciali (imposta sostitutiva 18%).
  • Per l’accesso/permanenza al regime contabile “forfait” il tetto massimo rimane fissato a 85.000 euro, ma la flat tax sarà consentita a chi ha percepito redditi da lavoro o da pensione fino a 35.000 euro (rispetto ai precedenti 30.000).
  • IRES “premiale” ridotta dal 24% al 20% per le imprese che rispettano queste condizioni:
    – accantonamento di una quota non inferiore all’80% degli utili di esercizio;
    – almeno il 30% degli utili accantonati dovrà essere destinato agli investimenti di beni strumentali nuovi tecnologicamente avanzati utilizzati in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato;
    – il numero di unità lavorative non dovrà essere diminuito nel 2025 rispetto alla media del triennio precedente; 
    – incremento di lavoratori dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato (almeno 1% in più rispetto al 2024) e nessun ricorso alla cassa integrazione dal 2024. 
  • Estensione reverse charge per prestazioni di servizi effettuate tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali caratterizzati da un prevalente utilizzo di manodopera e beni strumentali di proprietà del committente, rese nei confronti di imprese che svolgono attività di trasporto e movimentazione merci e servizi di logistica.
  • Aumento dal 25 al 30% del limite di detassazione per le mance del personale di bar e ristoranti e aumenta la soglia di reddito al di sotto della quale la detassazione si applica: si passa da 50 mila e 70 mila euro.
  • Contributi e agevolazioni

    per le imprese

     

  • Auto concesse in uso promiscuo ai dipendenti: sostituito il criterio per la determinazione del valore del fringe benefit sulla base della tipologia di alimentazione. In particolare, viene stabilito che partecipa alla formazione del reddito un ammontare pari al 50% dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15.000 Km, calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle nazionali elaborate dall’ACI, al netto dell’ammontare eventualmente trattenuto al dipendente. Tale percentuale è ridotta al 10%, nei casi in cui i veicoli concessi ai dipendenti siano a trazione esclusivamente elettrica a batteria, ovvero al 20% per i veicoli elettrici ibridi plug-in.
  • Stretta per il bonus investimenti in beni 4.0, con l’abrogazione, dal 1° gennaio 2025, del credito di imposta beni strumentali immateriali 4.0, e la previsione di un limite di spesa per il credito di imposta beni strumentali materiali 4.0.
  • Bonus transizione 5.0: potenziata, con la semplificazione delle procedure, l’aliquota agevolativa per gli investimenti da 2,5 milioni a 10 milioni di euro e la cumulabilità con gli incentivi finanziati da fondi europei. Quanto al fotovoltaico, è previsto l’incentivo fino al 150% per moduli fotovoltaici ad alta efficienza prodotti nell’UE.
  • Bonus edilizi: modificato il vigente quadro normativo in materia di bonus edilizi, prevedendo la proroga delle detrazioni anche per le spese sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, entro nuovi limiti. In particolare si evidenzia che per le spese 2025: 
    – la detrazione “ordinaria” spettante per gli interventi di recupero edilizio / riqualificazione energetica / riduzione del rischio sismico è ridotta al 50% se i lavori sono eseguiti sull’abitazione principale dal proprietario / titolare di un diritto reale di godimento. Negli altri casi la detrazione è ridotta al 36%; 
    – il “Superbonus” del 65% (per condomini ed edifici con più unità immobiliari) riguarda esclusivamente gli interventi per i quali, alla data del 15.10.2024, risulta presentata la CILA / richiesta del titolo abilitativo per la demolizione e ricostruzione; 
    – non rientrano più tra le spese agevolabili quelle relative alla sostituzione dell’impianto esistente con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
    – Il credito d’imposta del 75% per “eliminazione barriere” è stato confermato per spese sostenute fino al 31.12.2025.
  • Bonus elettrodomestici: si potrà coprire il 30% del costo di un elettrodomestico ad alta efficienza energetica prodotto in Europa con un limite massimo di 100 euro a famiglia. Non deve essere confuso con il Bonus mobili, che viene confermato per le spese 2025, finalizzate all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, con limite detraibile di 5.000 euro come per il 2024. Abrogato, invece, dal 2025 il Bonus Verde. 
  • Rivista la tassazione sui proventi da rimborso o cessione a titolo oneroso di cripto valute (per plusvalori superiori a euro 2.000) prevedendo l’aliquota del 26%, con un innalzamento al 33%, a partire però dal 2026.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell’articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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