Il Presidente Christian Giordano replica all’assessore Cupparo

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Cupparo abbia il coraggio di difendere il nostro territorio piuttosto che le ragioni partitiche

“La giunta regionale potrebbe ancora scongiurare il taglio degli istituti scolastici in Basilicata adottando le soluzioni proposte a tempo debito dalla Provincia di Potenza e tuttora attuabili. Cupparo abbia il coraggio di difendere il nostro territorio, piuttosto che salvaguardare le ragioni partitiche”

Lo dichiara il Presidente della Provincia, Christian Giordano, in merito alle mendaci accuse e alle gravi inesattezze diffuse dall’assessore Francesco Cupparo sul tema del dimensionamento scolastico.

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“Alle comunità di Avigliano e di Corleto, costrette a subire questi nuovi tagli, va tutta la nostra vicinanza. Scegliere di non tagliare rappresenta un atto di coraggio verso il nostro territorio, una decisione, l’unica, che potrebbe tutelarlo.

Nel corso del Consiglio Provinciale del 27 dicembre 2024, così come nella precedente commissione consiliare è stata assunta all’unanimità dei presenti (minoranza inclusa) una decisione ben precisa: salvaguardare il nostro territorio. Contestualmente, insieme alle motivazioni alla base della decisione, sono state fornite indicazioni tecnico – giuridiche utili a scongiurare ogni taglio. Cupparo, magari approfondendo la questione giuridica con il supporto di qualche avvocato, avrebbe potuto approvare il Piano con un numero ridotto di tagli, o addirittura azzerarli, richiamando semplicemente la circostanza che il dato relativo alla popolazione scolastica a disposizione del Ministero è errato, e dunque la ragione del taglio potrebbe non giustificarsi. In altre parole, avrebbe potuto dimensionare facendo riferimento ai numeri reali di alunni iscritti ai nostri istituti. 

In secondo luogo, si sarebbe potuto far riferimento al limite degli organici stabilito dallo stesso DM 127/2023 e dalle stesse linee guida, dato non così scontato come ha provato a rappresentarlo l’assessore Cupparo. In questa maniera ci sarebbero state due argomentazioni adeguatamente motivate utili a scongiurare l’ennesimo “ridimensionamento”. 

Le questioni sopracitate, poste all’attenzione della Regione Basilicata, rappresentano soluzioni e proposte di possibile e reale attuazione, tanto da essere adottate da altre regioni d’Italia che, applicandole, hanno scongiurando ogni taglio. È il caso della regione Sardegna che, sulla scia di quanto proposto qui dalla Provincia di Potenza, ha dimensionato sulla base dei dati reali e non in base a quelli del Ministero difendendo, così, i servizi dei suoi territori.

Si millanta, tra l’altro, una presunta latitanza dell’Ente Provinciale, perenne assente nelle interlocuzioni e nelle fasi preliminari. La Provincia ha, in realtà, comunicato tempestivamente a tutti i sindaci e a tutti i dirigenti scolastici l’avvio delle procedure chiedendo eventuali proposte data l’impossibilità di effettuare i consueti incontri sul territorio a causa dei tempi ristretti. Il Consiglio Provinciale, inizialmente convocato per il giorno 23, è stato rinviato dal momento che Cupparo aveva convocato il tavolo interistituzionale proprio quel giorno, comunicazione, tra l’altro, giunta solo poche ore prima. Ciononostante, la Provincia ha sempre garantito la sua presenza, anche durante l’ultimo incontro, nel corso del quale è stata ribadita la nostra posizione tra l’altro già trasmessa per iscritto qualche giorno prima a mezzo pec.

Si vede sempre la pagliuzza nell’occhio altrui e non la trave nel proprio visto che il reale ritardo è da imputare proprio alla Regione Basilicata che ha avviato la procedura solo a fine novembre, approvando le linee guida il 19 dicembre senza fornire criteri oggettivi per effettuare gli eventuali accorpamenti. Tanto è vero che la decisione di Cupparo sui tagli individuati è oggettivamente scriteriata e le comunità di Avigliano e di Corleto risultano essere immotivatamente penalizzate.

Ancora una volta le rappresentanze del governo regionale dimostrano di porsi a difesa dei propri partiti, e non dei propri territori. Le aree montane ed interne non possono essere gestite alla stregua delle aree metropolitane o di quelle che versano in situazioni migliori, così rischiamo solo di penalizzare ulteriormente ciò che resta della nostra terra.

“La storia non si fa con i se e con i ma” resta il fatto che, se la Regione Basilicata ci avesse ascoltato, si sarebbe potuto evitare ogni accorpamento invece ha preferito fare, ancora una volta, la cosa più semplice: tagliare, senza assumersene la responsabilità. L’assessore Cupparo, infatti, pur garantendo la sua presenza a tutte le riunioni, non ha trovato la soluzione per evitare il taglio. Questi sono i fatti, il resto sono solo chiacchiere.”

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