Con l’approvazione della legge numero 207 del 30 dicembre 2024 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027”, il nostro Legislatore è intervenuto in maniera decisa e trasversale sull’intero asset vigente di bonus e detrazioni in materia edilizia, di energia ed ambiente, concentrandosi sugli interventi di recupero e riqualificazione energetica degli edifici.
L’introduzione del limite reddituale
Tra le tante novità, spicca la previsione, prima inesistente, di un generale limite reddituale per accedere alle detrazioni fiscali, da parametrare ulteriormente rispetto al numero dei figli a carico.
Il nuovo sistema risulta, dunque, così strutturato: per coloro i quali hanno un reddito complessivo superiore a € 75.000,00, ma non superiore a € 100.000,00, il tetto massimo detraibile previsto è pari a € 14.000,00; per chi ha un reddito superiore a € 100.000,00, l’agevolazione ammessa in detrazione è pari a € 8.000,00.
Naturalmente, il calcolo del reddito complessivo rilevante ai fini della deducibilità, dovrà essere effettuato moltiplicando l’imponibile per un coefficiente che varia a seconda del numero dei figli a carico, secondo la seguente tabella:
- se non si ha nessun figlio a carico, il coefficiente è pari a 0,50;
- con un figlio a carico, il coefficiente è pari a 0,70;
- se i figli a carico sono due, il coefficiente è stabilito in 0,85;
- con più di due figli a carico, o con a carico un figlio con disabilità accertata secondo i parametri fissati dalla Legge 104/1992, il coefficiente è 1,00.
Legge di Bilancio 2025: il Bonus Ristrutturazione
In relazione al Bonus Ristrutturazione, la Legge di Bilancio, fermo restando il generale massimale di spesa individuato in € 96.000,00, distingue l’ipotesi degli interventi effettuati sulla prima casa, da quelli effettuati su altra tipologia di abitazione.
In particolare, si stabilisce che:
- per le abitazioni principale, ed in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, l’aliquota resta fissata al 50%; per le spese sostenute dal 1° gennaio 2026 e sino a tutto il 31 dicembre 2027, l’aliquota subirà un importante decremento di ben 14 punti percentuali, sino, cioè, al 36%;
- per le altre tipologie abitative (seconde case), invece, per tutto il 2025, l’aliquota è pari, sin da subito, al 36%; dal successivo 1° gennaio 2026, fino al 31 dicembre 2027, il coefficiente di detrazione scenderà al 30%.
La fine definitiva del Superbonus
Con la legge finanziaria in commento, si segna definitivamente la fine dell’agevolazione prevista dal decreto legge numero 34/2020 in quanto la detrazione, prevista nella misura del 65% per le spese sostenute entro il 2025, potrà essere utilizzata esclusivamente alle seguenti condizioni:
- per i condomini, alla data del 15 ottobre 2024, dev’essere stata adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
- per gli interventi non eseguiti in condominio, alla data indicata dev’essere stata depositata la CILA;
- infine, per gli interventi di demolizione/ricostruzione degli edifici, alla medesima data, dev’essere stata presentata l’istanza per l’acquisizione del relativo titolo abilitativo.
Ecobonus, sismabonus e bonus barriere architettoniche nella Legge di Bilancio 2025
In relazione all’Ecobonus, la disciplina viene sostanzialmente uniformata a quella del bonus ristrutturazioni, alla cui tabella sopra esposta si rinvia, con esclusione, però, dall’agevolazione, della sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche a combustibili fossili, ed a differenza degli impianti di riscaldamento ibridi e delle pompe di calore che restano ammesse alla misura della detrazione.
Mentre per il Sismabonus la disciplina risultante dalla Legge di Bilancio 2025, ovviamente entro i limiti di spesa previsti dall’intervento, ricalca, quasi fosse un unico regime, quello già esaminato per la ristrutturazione edilizia e l’Ecobonus, più articolato è il nuovo regime introdotto in relazione al bonus previsto per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Per l’intero anno solare 2025, ossia sino al 31 dicembre, viene confermata la detrazione al 75% delle spese sostenute per gli interventi su scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
Diversi sono i massimali, sulla base della tipologia dell’immobile. In particolare, il tetto massimo di spesa viene così individuato:
- € 50.000,00 per le abitazioni unifamiliari;
- € 40.000,00 per le abitazioni plurifamiliari fino ad un massimo di 8 unità;
- € 30.000,00, infine, per le abitazioni plurifamiliari, composte da oltre 8 unità.
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