A Catania feste “col botto”: sequestrati 6.200 kg di materiale. Come “maneggiare con cura”

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Fuochi d’artificio e consigli della polizia dopo controlli, 6.200 kg di materiale sequestrato
e quattro arresti

Oggi, ufficialmente, cominciano le feste natalizie. E la speranza è che queste vacanze possano regalare spensieratezza, divertimento ma senza incidenti. Soprattutto legati all’uso non corretto di fuochi e botti. Troppe volte illegali. La polizia ha avviato già da novembre un doppio programma operativo sul fenomeno illegale legato ai fuochi d’artificio. Uno operativo e uno educativo. Repressione e prevenzione vanno di pari passo.

«I botti vanno utilizzati e maneggiati in modo corretto. Non farlo può diventare davvero pericoloso». Non ci gira intorno Antonino Ciavola, dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura. «In linea generale i fuochi d’artificio vanno utilizzati solamente dagli adulti, ma ci sono delle tipologie che possono essere utilizzate anche dai minori, almeno di 14 anni, ma sempre con l’assistenza di un adulto», spiega.

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Il dirigente delle Volanti, assieme ai poliziotti del nucleo artificieri, è stato protagonista di una campagna di sensibilizzazione proprio sull’utilizzo degli artifizi pirotecnici riservata ai ragazzi che è stata pianificata dal questore Giuseppe Bellassai. «Noi da circa un mese – afferma Ciavola – abbiamo svolto vari incontri nelle scuole. Abbiamo incontrato circa 2100 studenti degli istituti scolastici di più quartieri della città, anche di quelle zone dove interveniamo contro la vendita in strada di botti e fuochi». Il vicequestore avverte: «La vendita deve essere sempre autorizzata. Se si vende senza autorizzazione si commette quindi un reato. Ma bisogna essere anche consapevoli che l’acquisto in una bancarella abusiva di un fuoco d’artificio di cui non si conosce la provenienza rappresenta un ulteriore e più serio pericolo. E troppe volte questi rischi vengono sottovalutati». Ecco perché il giorno di Capodanno si leggono sui giornali quelli che sembrano bollettini di guerra piuttosto che i resoconti di una festa.

«Il nostro obiettivo – continua Ciavola – è stato quello di raggiungere le famiglie e i minori. Abbiamo cercato di dare consigli e strumenti per poter sensibilizzare a un uso corretto di qualsiasi materiale esplosivo». Il dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico ama essere chiaro e concreto. «La cosa importante che la gente deve comprendere è che anche un fuoco d’artificio lecito se non è trattato in modo adeguato può diventare pericoloso come un fuoco fatto artigianalmente, pensiamo alle “caramelle” , “le bombe carta” e le cosiddette “cipolle”». Una delle prime regole è quelle di non alterare il contenuto.

I fuochi d’artificio sono realizzati con dell’esplosivo, quindi la loro integrità è la garanzia del loro funzionamento. E la normativa fissa, infatti, anche delle precise regole «nelle varie fasi di trasporto: dalla fabbrica che lo produce alla rivendita autorizzata». Ciavola chiarisce: «Anche la caduta di una scatola con all’interno artifizi pirotecnici ne può compromettere la funzionalità e di conseguenza possono accadere incidenti».

Quando si parla di incidente si può parlare di un incendio, ma anche di ferimenti. «Una cattiva conservazione provoca un malfunzionamento. Ma anche il cattivo utilizzo può essere pericoloso: il fuoco può esplodere in mano». Per questo Ciavola raccomanda di tenere sempre una certa distanza: «Evitare il contatto diretto con le mani». Un piccolo consiglio pratico: «Invece del solito accendino, usate l’accendino da cucina che assicura una minima distanza». E ancora: «Non raccogliere i fuochi inesplosi».Parallelamente gli agenti delle Volanti, sempre con l’ausilio prezioso degli artificieri, ha fatto ispezioni, perquisizioni, denunce e arresti. «Abbiamo fatto – spiega Ciavola – i controlli nelle fabbriche e alcune sono state sanzionate perché avevano più fuochi del previsto o avevano fuochi che non erano autorizzati a tenere. Abbiamo avviato una serie di attività investigative per arginare il business delle vendite clandestine di botti che in questo periodo natalizio è in forte crescita. Le ispezioni hanno anche riguardato gli hub di spedizione, che hanno collaborato al massimo. Ricordiamo infatti che esistono anche delle precise prescrizioni anche per le spedizioni. E abbiamo deciso di agire anche su questo fronte – argomenta Ciavola – visto che i botti vengono acquistati sempre più spesso su internet».Andiamo ai numeri.

Nelle ultime due settimane la polizia, precisamente l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, ha denunciato 7 persone, arrestate 4, sequestrati 6.200 chili di artifizi. Inoltre sono state controllate 6 aziende di fuochi d’artificio, 8 trasportatori, 3 hub di spedizioni e sono state effettuate 12 perquisizioni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA





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