Inquinamento, sviluppo sostenibile, turismo, crisi climatica – Tg Ambiente

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Le città europee sono ancora troppo inquinate; 2) Sviluppo sostenibile, bando da 3 milioni per i progetti di ricerca; 3) Il turismo all’aria aperta vale 8 miliardi; 4) L’Italia è sotto scacco della crisi climatica

In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress:

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

1) Le città europee sono ancora troppo inquinate: L’inquinamento atmosferico e acustico continua a rappresentare una grave minaccia ambientale per la salute dei cittadini europei. È l’allarme lanciato dalla Corte dei Conti europea, che sprona Bruxelles e gli Stati membri ad ‘intensificare gli sforzi’ per rispettare norme più rigide nei prossimi anni. Le città europee – evidenzia la Corte – sono “troppo rumorose” e i livelli di inquinamento atmosferico “eccessivi”. Tre quarti dei cittadini europei vivono in aree urbane e sono esposti a rischi significativi. Secondo l’Agenzia europea per l’Ambiente, l’inquinamento atmosferico uccide circa 250.000 persone all’anno in Europa e l’esposizione prolungata a un rumore eccessivo può avere effetti negativi sulla salute, come disturbi del sonno, ansia, disturbi cognitivi e problemi di salute mentale, che ogni anno sono all’origine di 48.000 nuovi casi di patologie cardiache e di 12.000 decessi prematuri in Europa. Un altro problema, spesso trascurato, è l’inquinamento urbano. Secondo la Corte è impossibile valutare i progressi conseguiti nel ridurre questo tipo di inquinamento. Il monitoraggio delle emissioni acustiche è lacunoso e tardivo nella maggior parte degli Stati membri, per cui non si riesce a definire una tendenza. I dati indicano che è improbabile che venga raggiunto l’obiettivo di ridurre del 30% entro il 2030 il numero di persone che sviluppano patologie a causa del rumore generato dai trasporti. Le stime mostrano che potrebbe scendere, nella migliore delle ipotesi, del 19% e, nello scenario peggiore, potrebbe addirittura aumentare del 3% entro il 2030.

2) Sviluppo sostenibile, bando da 3 milioni per i progetti di ricerca: Promuovere l’interazione tra la ricerca e le priorità di attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile: è l’obiettivo dell’Avviso pubblico, pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. A disposizione di università, enti e istituti di ricerca, consorzi e fondazioni è previsto uno stanziamento di 3,15 milioni di euro per realizzare progetti di ricerca che supportino le istituzioni territoriali nell’attuazione dei tre Vettori di sostenibilità: Coerenza delle politiche, Cultura e Partecipazione per lo sviluppo green. I progetti contribuiranno a potenziare le capacità delle Amministrazioni di attuare i tre Vettori, in sinergia con gli ambiti di attività previsti dagli Accordi di collaborazione stipulati tra il Ministero e diverse Regioni, Province autonome e Città metropolitan. Le proposte dovranno essere presentate da un partenariato che includa almeno un’istituzione di livello territoriale, impegnata nei processi per l’attuazione delle strategie e delle agende per lo sviluppo sostenibile.

3) Il turismo all’aria aperta vale 8 miliardi: Il turismo all’aria aperta ha accolto in Italia, nel 2024, 11 milioni di arrivi e 68 milioni di presenze, dimostrando la sua capacità di attrarre un settore sempre più orientato a esperienze sostenibili e innovative. Sono alcuni dei dati resi noti dall’ENIT, l’Agenzia Nazionale del Turismo, in occasione della fiera internazionale di Utrecht, nei Paesi Bassi, dove ha presentato l’outdoor italiano come eccellenza nel panorama globale.

4) L’Italia è sotto scacco della crisi climatica: La crisi climatica mette sotto scacco l’Italia. Nel 2024, per il terzo anno consecutivo, nel Belpaese si sono registrati oltre 300 eventi meteo estremi. Un numero in costante crescita negli ultimi dieci anni. Lo scorso anno, gli eventi meteo estremi hanno registrato un +485% rispetto al 2015. A registrare gli aumenti più importanti sono stati i danni da siccità prolungata (+54,5%), i danni da esondazioni fluviali (+24%) ed i danni da allagamenti dovuti alle piogge intense (+12%). A scattare questa fotografia è stato l’Osservatorio Città Clima di Legambiente, realizzato con il Gruppo Unipol, che mette in fila i numeri della crisi climatica in Italia nel 2024, sottolineando come la penisola ancora una volta si sia fatta trovare impreparata. Il Nord Italia risulta il più colpito con 198 eventi meteo estremi, seguito dal Sud 92 e dal Centro 61. A livello regionale, con 52 eventi l’Emilia-Romagna è la regione più martoriata dalla crisi climatica, seguita da Lombardia (49), Sicilia (43), Veneto (41) e Piemonte (22). Tra le grandi città, la Capitale è quella più colpita con 8 eventi meteo estremi, seguita da Genova (7) e Milano (6). Preoccupano anche i danni che gli eventi meteo estremi stanno causando in generale sui trasporti. Interruzioni e sospensioni causate non solo da piogge intense, allagamenti e frane dovute a intense precipitazioni, ma anche dalle temperature record e dalle forti raffiche di vento. Per l’associazione Ambientalista, il Governo Meloni non ha messo in campo strategie di prevenzione e non ha stanziato risorse economiche necessarie per attuare le azioni prioritarie del PNACC, il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici. “Auspichiamo che nel 2025 da parte dell’Esecutivo ci sia un’assunzione di responsabilità diversa nella lotta alla crisi climatica – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – servono più risorse economiche e interventi su prevenzione, mitigazione e adattamento. È urgente approvare anche una legge per fermare il consumo di suolo, problema affrontato in modo ideologico col DL Agricoltura vietando il fotovoltaico a terra, e il DPR per facilitare il riutilizzo delle acque reflue depurate sui terreni agricoli. Le vere minacce per l’agricoltura italiana sono, infatti, la crisi climatica e la cementificazione, non il Green Deal europeo”.

 



Source link

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link